Terminate le prime due fasi del restauro del Polittico dell’Agnello mistico di Jan e Hubert van Eyck (di cui abbiamo parlato nella terza puntata di questo focus: nella seconda abbiamo invece affrontato la campagna d’indagini e nella prima la storia dei restauri precedenti e i materiali, e sempre sulla nostra rivista trovate un lungo e dettagliato articolo sull’opera e sul suo significato), è momento di far partire la terza, che riguarderà il registro superiore del polittico aperto, ovvero la Deësis (le tre figure al centro: Cristo re in trono, la Madonna e san Giovanni Battista, che stando a diversi storici dell’arte sarebbero da ascrivere alla mano di Hubert van Eyck, an che se non vi è certezza) e gli scomparti con angeli musicanti e Adamo ed Eva. Il programma prevede le solite operazioni che si sono condotte nella fase due: pulitura, rimozione delle vernici superficiali e delle ridipinture, risarcimento delle lacune. L’ultima fase del restauro partirà a breve e si concluderà in autunno: sarà possibile vedere nuovamente il Polittico dell’Agnello mistico nella sua interezza, restaurato e con gli originali colori dei fratelli van Eyck, a partire dall’8 ottobre nella Cattedrale di San Bavone di Gent, il sito in cui l’opera è da secoli conservata.
Nel frattempo, è possibile vedere quanto fatto finora: fino al 30 settembre, la cattedrale ospita la mostra The return of the Lamb, nell’ambito della quale è possibile ammirare, fino al 30 aprile, il registro inferiore del polittico aperto, restaurato nella seconda fase. Gli scomparti del polittico chiuso, restaurati nella prima fase, sono invece protagonisti, fino al 30 aprile, della mostra Van Eyck. An optical revolution, la più grande rassegna mai dedicata a Jan van Eyck, allestita presso il Museum voor Schone Kunsten di Gent, dove peraltro è stato allestito il laboratorio in cui è stato eseguito l’intervento di restauro (come s’è visto nella seconda puntata di questo speciale, il pubblico poteva vedere in tempo reale i restauratori al lavoro). Finita quest’ultima mostra, i pannelli già restaurati si riuniranno e saranno esposti assieme nella rassegna The return of the Lamb, dopodiché, come detto, da ottobre tutti gli scomparti saranno mostrati assieme, e tutti restaurati, nel grande edificio di culto di Gent.
Il restauro, com’è normale attendersi, ha prodotto una gran mole di materiale, sia per gli studiosi (i numerosi studi scientifici che sono stati condotti prima, durante e dopo la campagna d’indagine, oltre che lungo tutto il restauro, e che continueranno a essere prodotti anche a intervento finito, hanno permesso di giungere a un grado di conoscenza del Polittico dell’Agnello mistico mai ottenuto prima), sia per il pubblico. I tecnici del KIK-IRPA (Istituto Reale di Belle Arti) di Bruxelles, che si sono occupati del restauro, hanno messo gran parte di questo materiale a disposizione del pubblico attraverso un sito web, Closer to van Eyck (http://closertovaneyck.kikirpa.be), con il quale è stato possibile convididere fotografie ad altissima risoluzione del polittico prima, durante e dopo il restauro, immagini dei professionisti al lavoro, dettagliati report e studi scientifici da poter scaricare in formato PDF, immagini delle radiografie e delle riflettografie, e anche qualche materiale d’archivio, come lo studio dello storico dell’arte Paul Coremans compilato nel 1953, a seguito del restauro del 1950-1951, e integralmente pubblicato su Closer to van Eyck.
Per mettere in piedi Closer to van Eyck è stato necessario il lavoro congiunto di diverse istituzioni, dietro coordinamento del professor Ron Spronk della Queen’s University di Kingston (Canada) e dell’Università di Radboud Nimega (Olanda): l’Opera della Cattedrale di Gent (Kathedrale Kerkfabriek Sint Baafs), il database Lukas Art in Flanders (un grande portale di immagini di opere d’arte fiamminghe conservate nelle Fiandre), il KIK-IRPA, l’azienda Universum Digitalis che si è occupata della realizzazione materiale del portale, l’azienda Visscher & Van Rijckevorsel filmproducties, la Libera Università di Bruxelles. Il tutto con il supporto dell’Università di Anversa, dell’Università di Gent, della Queen’s University e dell’Università Radboud. Anche la Getty Foundation di Los Angeles ha collaborato alla realizzazione della documentazione e alla sua messa online.
Il progetto Closer to van Eyck (pubblicato nel 2012 e poi aggiornato nel 2018 con una nuova grafica e contenuti aggiornati, ma c’è comunque da sottolineare che si tratta di un sito in continua evoluzione) si compone di diversi elementi. Il “cuore” del sito web è, ovviamente, la documentazione fotografica del Polittico dell’Agnello mistico: le macrofotografie, disponibili per tutti gli scomparti del polittico (sia prima sia dopo il restauro), consentono una risoluzione che arriva a toccare i 100 miliardi di pixel (in pratica, è quasi come osservare il Polittico dell’Agnello mistico al microscopio, col vantaggio che non serve utilizzare strumentazioni sofisticate, ma è sufficiente adoperare un qualsiasi browser), e sono dotate di un’immagine thumbnail che indica la posizione del frammento rispetto al polittico e serve anche a dare un’idea del livello d’ingrandimento e della dimensione della porzione che si visualizza. Un altro strumento messo a disposizione dai tecnici che hanno realizzato Closer to van Eyck è l’utile visualizzazione comparata, che permette di vedere, fianco a fianco, due immagini di diversi momenti del restauro (oppure il dipinto e un’immagine riflettografica, o una radiografia), in modo da consentire raffronti momentanei, in tempo reale, con straordinaria semplicità, data l’interfaccia user friendly adatta anche a chi ha poca dimestichezza con gli strumenti web, o sistemi di visualizzazione datati o limitati. Fanno sempre parte della documentazione fotografica, ovviamente, le macrofotografie a raggi infrarossi, le riflettografie e le radiografie, anch’esse pubblicate per ogni singola porzione del dipinto e tutte ad altissima risoluzione. Non mancano anche le fotografie dello scomparto con i Giudici integri, a cui è dedicata una sezione apposita: si tratta della copia moderna dello scomparto del polittico rubato nel 1934 (i tecnici del KIK-IRPA avevano stabilito che anche per la copia era necessario un restauro).
Il “capitolo” sui Giudici integri fa parte della sezione degli Extras, che include un guida all’utilizzo del sito, le risorse scientifiche (come i report e gli studi in PDF), la presentazione del progetto VERONA (Van Eyck Research in OpeN Access), ovvero un sito web che contiene un database di immagini ad alta risoluzione di tutte le opere note di Jan van Eyck (anch’esso realizzato dal KIK-IRPA), l’indice delle singole immagini (con la possibilità di selezionare tipo e anche risoluzione misurata in pixel per centimetro), e una ricchissima sezione di video, una sorta di vero documentario sul restauro del polittico con interviste e approfondimenti sulle varie fasi dell’intervento (al momento disponibile solo in inglese e solo per le operazioni fino al 2012, ma i tecnici del KIK-IRPA hanno in programma di espandere a breve la sezione con ulteriori video). Infine, la sezione Learn more contiene interessanti riassunti sul progetto, sui metodi di documentazione, sulla ricerca attorno al Polittico dell’Agnello mistico e sullo stesso restauro, delineato anche qui nelle sue varie fasi.
Molti gli obiettivi di questo progetto: da un lato, la volontà dei restauratori era quella di far entrare il pubblico a... contatto diretto con un intervento di restauro, dal momento che non tutti sanno come si svolga un’operazione di questo tipo, quali siano le fasi e la strumentazione, cosa significhi condurre campagne di studi su di un’opera in vista di un restauro. Da un’altra parte, si tratta di uno strumento utilissimo anche per la comunità scientifica, che ha sotto mano, e in poco tempo (basta qualche clic), una vasta quantità di materiali, da raggiungere anche con grande facilità d’utilizzo (la semplificazione della navigazione è stata fin da subito uno degli obiettivi del sito web). Inoltre, per la prima volta nella storia del Polittico dell’Agnello mistico, sono state messe a disposizione di tutti le immagini tecniche (riflettografie e radiografie, oltre che macrofotografie a raggi infrarossi). Un aiuto importante in vista del completamento dei lavori, per continuare a mostrare a pubblico e studiosi, anche se solo “virtualmente”, quello che da ottobre si potrà finalmente veder riunito nella Cattedrale di San Bavone a Gent.
Nell’immagine sottostante: il registro superiore del Polittico dell’Agnello mistico aperto, protagonista della terza e ultima fase del restauro, che si concluderà nell’autunno del 2020.
Focus restauro del Polittico dell'Agnello mistico. Quarta puntata: ultima fase, mostre e documentazioni |