Le 10 più interessanti scoperte archeologiche del 2022


Quali sono state le 10 scoperte archeologiche più interessanti e discusse del 2022 che si sta per concludere? La selezione della nostra redazione.

Come per il 2021, anche per questo 2022 la redazione di Finestre sull’Arte ha selezionato le dieci scoperte più interessanti, discusse e significative dell’anno che si sta per chiudere. Ecco quali sono state a nostro avviso, riportate in ordine cronologico.

1. A Roma scoperti i resti di tre piccoli mausolei (Gennaio)

L’anno comincia con la scoperta a Roma dei resti di tre piccoli mausolei nel quartiere Appio Latino, lungo l’antica via Latina: si tratta di edifici che appartenevano a un unico complesso funerario, databile secondo gli esperti a un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., riemerso durante gli scavi di archeologia preventiva in atto in via Luigi Tosti per la sostituzione di alcune strutture della rete idrica. Lo scavo, eseguito dalla ditta Archeo di Fabio Turchetta, è in un cantiere di Acea Ato2 spa e della società Sita srl ed è diretto dall’archeologa Angelina De Laurenzi della Soprintendenza Speciale di Roma. Leggi qui la storia completa.

A Roma scoperti i resti di tre piccoli mausolei (Gennaio)
A Roma scoperti i resti di tre piccoli mausolei (Gennaio)

2. Il tabellone da gioco di 4mila anni in Oman (Gennaio)

Sempre a inizio anno giunge dall’Oman la notizia di una curiosa scoperta, quella venuta alla luce alla fine di dicembre , quando si è conclusa un’altra stagione di ricerche archeologiche sul campo nella valle di Qumayrah, nell’Oman settentrionale, ma comunicata solo alcuni giorni dopo, ad anno nuovo: si tratta del ritrovamento di un tabellone da gioco di 4mila anni in una delle stanze dell’insediamento. Il tabellone è in pietra e presenta campi e buche contrassegnati. Giochi basati su principi simili si svolgevano durante l’età del bronzo in molti centri economici e culturali di quell’età. Leggi qui la storia completa.

Il tabellone da gioco di 4mila anni in Oman (Gennaio
Il tabellone da gioco di 4mila anni in Oman (Gennaio

3. Un grande anfiteatro romano vicino a Basilea in Svizzera (Febbraio)

In febbraio viene fatta un’iportante scoperta in Svizzera, nel cantone Argovia: nella cittadina di Kaiseraugst, circa cinquemila abitanti a 20 km da Basilea, è stato infatti scoperto un anfiteatro romano lungo le rive del Reno. I resti, rinvenuti dagli archeologi del Dipartimento dell’Istruzione, della Cultura e dello Sport del cantone durante i lavori di costruzione per un nuovo rimessaggio delle barche del Club di Canottaggio di Basilea, appartengono a un monumento che in precedenza era del tutto sconosciuto. Si tratta del secondo anfiteatro romano scoperto nel cantone, nonché del terzo della città romana di Augusta Raurica, l’odierna Augst, uno dei più grandi insediamenti romani nell’area nonché la più antica colonia romana sul Reno a noi nota, fondata nel 44 a.C. da Lucio Munazio Planco, luogotenente di Giulio Cesare, nelle terre della tribù gallica dei raurici. Leggi qui la storia completa.

Un grande anfiteatro romano vicino a Basilea in Svizzera (Febbraio)
Un grande anfiteatro romano vicino a Basilea in Svizzera (Febbraio)

4. Il ponte romano del II secolo a.C. a Roma lungo la via Tiburtina (Febbraio)

A Roma, nel mese di febbraio, uno scavo di archeologia preventiva al chilometro 12 di via Tiburtina ha condotto alla scoperta di un ponte romano di età repubblicana (databile al II secolo a.C. per via della struttura, fatta di grandi blocchi di tufo tipici del tempo, e del rinvenimento di reperti che risalgono a quest’epoca: si tratta di ritrovamenti ceramici). Si trattava del ponte sul Fosso di Pratolungo che era documentato dalla cartografia storica di età rinascimentale, ma che non era mai stato rinvenuto. Leggi qui la storia completa.

Il ponte romano del II secolo a.C. a Roma lungo la via Tiburtina (Febbraio)
Il ponte romano del II secolo a.C. a Roma lungo la via Tiburtina (Febbraio)

5. Il grande mosaico romano nel quartiere di Southwark a Londra (Febbraio)

A Londra, nel quartiere di Southwark, a poca distanza dal London Bridge, a febbraio viene scoperto un grande mosaico romano: secondo gli archeologi del Museum of London Archaeology (MOLA), autori della scoperta, si tratta del più grande mosaico romano scoperto nell’area della capitale britannica negli ultimi cinquant’anni. La scoperta è avvenuta nel quadro dello scavo di un progetto per il trasporto pubblico di Londra. Il grande mosaico, forse il pavimento di una sala da pranzo, include due pannelli decorati sistemati in un pavimento bordato con tasselli rossi. Leggi qui la storia completa.

Il grande mosaico romano nel quartiere di Southwark a Londra (Febbraio)
Il grande mosaico romano nel quartiere di Southwark a Londra (Febbraio)

6. Un insediamento preistorico in Sicilia (Giugno)

Nei pressi dell’abitato di Carcaci, piccola frazione del Comune di Centuripe in Sicilia, a giugno viene scoperto un insediamento preistorico di rilevanza archeologica nazionale, ancora tutto da studiare. La scoperta è avvenuta durante un sopralluogo del sindaco di Centuripe, Salvatore La Spina, e di alcuni volontari di associazioni del paese, in un’area collinare di proprietà privata nei pressi del quale la Srr Catania provincia nord realizzerà una discarica pubblica di alto valore ecologico. Leggi qui la storia completa.

Un insediamento preistorico in Sicilia (Giugno)
Un insediamento preistorico in Sicilia (Giugno)

7. Una delle più grandi concentrazioni megalitiche d’Europa scoperta in Andalusia (Agosto)

In Spagna, nei pressi di Huelva (Andalusia), viene scoperta in estate una delle più grandi concentrazioni megalitiche d’Europa: sono state infatti rinvenute le localizzazioni di 526 menhir, risalenti a un periodo compreso tra il VI e il III millennio a.C. Il sito megalitico di La Torre-La Janera, dove sono stati trovati questi monumenti preistorici, si trova compreso tra i territori municipali di Ayamonte e Villablanca, non lontano dal fiume Guadiana e dal confine col Portogallo, e la concentrazione si spande su di un’area di 600 ettari. L’indagine era partita nel 2018. Leggi qui la storia completa.

Una delle più grandi concentrazioni megalitiche d'Europa scoperta in Andalusia (Agosto)
Una delle più grandi concentrazioni megalitiche d’Europa scoperta in Andalusia (Agosto)

8. Le 24 statue di bronzo nel santuario romano di San Casciano dei Bagni (novembre)

È per distacco la più importante scoperta archeologica dell’anno. A San Casciano dei Bagni (Siena), dallo scavo del Bagno Grande, ovvero lo scavo del santuario romano scoperto nel 2021, sono state recuperate 24 statue in bronzo in ottimo stato di conservazione. Dell’esistenza del deposito votivo si sapeva già da diversi mesi, ma la scoperta è stata comunicata al pubblico a novembre, assieme a tutti i dettagli. Le statue votive, di piccole dimensioni (le cinque più grandi arrivano al metro di altezza), costituiscono, secondo l’archeologo Jacopo Tabolli dell’Università di Siena, un “tesoro assolutamente unico” rinvenuto assieme a diverse iscrizioni in etrusco e in latino, oltre a monete, e a offerte vegetali. L’importanza della scoperta è data non tanto dalle opere in sé quanto dall’eccezionalità del contesto. Leggi qui la storia completa e leggi qui la lunga intervista all’archeologo Emanuele Mariotti, direttore dello scavo.

Le 24 statue di bronzo nel santuario romano di San Casciano dei Bagni (novembre)
Le 24 statue di bronzo nel santuario romano di San Casciano dei Bagni (novembre)

9. Il nuovo tempio etrusco di Vulci (novembre)

A Vulci (Montalto di Castro, Viterbo), vicino al Tempio Grande, è stato individuato un altro tempio, finora sconosciuto, e ritenuto dagli esperti uno dei più grandi edifici sacri etruschi che si conoscano. La scoperta porta la firma di una équipe interdisciplinare guidata dagli archeologi Mariachiara Franceschini dell’Università “Albert-Ludwigs” di Friburgo e Paul P. Pasieka dell’Università “Johannes Gutenberg” di Magonza. L’edificio ha una dimensione di 45 per 35 metri e si trova a ovest del Tempio Grande, scavato per la prima volta negli anni Cinquanta. La scoperta è stata fatta nel 2020 e comunicata dopo due anni di studi e ricerche. Leggi qui la storia completa.

Il nuovo tempio etrusco di Vulci (novembre)
Il nuovo tempio etrusco di Vulci (novembre)

10. L’opera con la prima scena narrativa della storia, in Turchia (dicembre)

A dicembre viene scoperta in Turchia la più antica scena narrativa che si conosca: si tratta di un rilievo, di 11.000 anni fa, rinvenuto nel sito archeologico di Sayburç (sud-est del paese), che raffigura un uomo che si tiene il pene con la mano destra, inserito tra due leopardi che lo affiancano. Il rinvenimento della scena scolpita risale al 2021, ma la scoperta è stata pubblicata l’8 dicembre di quest’anno sulla rivista scientifica Antiquity, edita da Cambridge University Press. Leggi qui la storia completa.

L'opera con la prima scena narrativa della storia, in Turchia (dicembre)
L’opera con la prima scena narrativa della storia, in Turchia (dicembre)

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