Il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi torna sulla vicenda dell’acquisto del Concerto di Antiveduto Gramatica, la porzione mancante del Suonatore della Galleria Sabauda, scoperto lo scorso anno e poi acquistato dal Ministero della Cultura per i Musei Reali di Torino, dove si è ricongiunto al Suonatore. Poco dopo la presentazione dell’opera, Sgarbi aveva contestato l’acquisto, ritenendo i 350mila euro spesi dallo Stato eccessivi in relazione alle quotazioni dell’artista. Adesso il sottosegretario ha rivisto la sua posizione.
Lo ha fatto in occasione di una trasferta a Torino durante la quale ha voluto visitare i Musei Reali: le sue dichiarazioni sono state raccolte da Giorgio Mecca del Corriere della Sera, che ha sottolineato che il sottosegretario ha voluto recarsi alla Sabauda “anche per calmare le acque dopo la polemica sul prezzo pagato per il quadro di Antiveduto Gramatica”. Sgarbi ha detto al Corriere: “Avrei trattato per acquistarla a 50 mila euro in meno, ma scopro in questi giorni che il valore commerciale di questo pittore è aumentato. Quindi forse sono io che sono rimasto indietro. Sono comunque contento della visita, perché ho potuto conoscere chi lavora quotidianamente al museo, gente appassionata ed esperta. Tornerò presto, per l’inaugurazione della mostra su Leonardo”. Insomma, il caso può dirsi dunque chiuso e i Musei Reali possono esser dunque contenti per aver riunito due frammenti di un’opera che era stata smembrata secoli fa.
Concerto di Antiveduto Gramatica, Sgarbi smorza polemica: “valore commerciale dell'artista aumentato” |