Ha chiuso i battenti ieri l’edizione 2019 della Biennale di Venezia, May you live in interesting times, a cura di Ralph Rugoff (qui i nostri approfondimenti: tutti i premi, il commento al Leone d’Oro, la recensione della mostra internazionale, la recensione del Padiglione Italia, i migliori 10 padiglioni nazionali e i peggiori 10 padiglioni nazionali). In poco più di sei mesi di apertura, la Biennale ha totalizzato 593.616 visitatori, a cui si aggiungono i 24.762 visitatori del periodo di pre-apertura.
Dei quasi 600mila visitatori che hanno percorso la Biennale, i giovani sotto i 26 anni hanno rappresentato il 31% del totale, mentre il 17% si sono mossi in gruppo. Tra le celebrities che hanno visitato la mostra figurano, tra gli altri, Brad Pitt, Julie Andrews, Tim Robbins, Atom Egoyan, Lucrecia Martel, Rodrigo Prieto, Shin’ya Tsukamoto, Emir Kusturica, Laurie Anderson, Chiara Ferragni e Fedez, Susanna Nicchiarelli. Sono stati 4.554 gli studenti coinvolti nel progetto Biennale Sessions (visita da parte di gruppi di universitari: sono stati coinvolti 69 atenei, di cui 19 italiani e 50 stranieri), 34.858 i giovani che hanno partecipato alle attività educational (con 7.227 insegnanti coinvolti), 783 le scuole partecipanti alle attività didattiche (64 scuole dell’infanzia e nidi, 117 elementari, 65 medie e 537 superiori). Più di cinquemila i giornalisti accreditati nei giorni di preapertura. Per quanto riguarda web e social, il sito labiennale.org è stato visitato da 2.009.454 utenti dall’11 maggio al 23 novembre (+32,06% rispetto al 2017), ci sono state 3.284.774 sessioni (+41,16%) e 9.530.316 visualizzazioni di pagina (+37,56%). I fan su Facebook sono arrivati a 377.110 (+32.012 dall’inizio della Biennale, erano stati 319.770 alla chiusura della Biennale 2017), con 707.166 follower su Twitter e 470.835 su Instagram.
La Biennale, ha commentato il presidente Paolo Baratta, “ci ha invitato a considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità, invito che ci appare particolarmente importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione generato da conformismi e paure. Un titolo che così interpretato riassume anche le stesse ragioni d’essere di una Biennale. Ma al di là del titolo anche questa Mostra, come tutte quelle che si sono susseguite negli ultimi vent’anni, da quando La Biennale di Venezia è stata riformata, è stata segnata da una particolare sensibilità al tema del rapporto con il visitatore. Tutte le Biennali, infatti, hanno mirato innanzitutto a rendere partecipe il visitatore alla riflessione sull’arte e sull’indagine che gli artisti contemporanei sviluppano continuamente su se stessi. Si è mirato alla valorizzazione dell’incontro tra visitatore e opere, incontrate come nel momento del loro nascere, a promuovere l’ingaggio del visitatore, a promuovere conoscenza ma anche consapevolezza, a sviluppare rispetto e attenzione per l’autonomia dell’arte, e qui per le autonome parziali, ma trasparenti scelte del curatore. Si è interpretato il ruolo della Biennale come quello di un’Istituzione impegnata a promuovere una società libera, aperta e consapevole. Abbiamo apprezzato l’impegno dei paesi partecipanti cresciuti in numero (90) per lo spirito con cui hanno deciso di partecipare e hanno partecipato al grande dialogo sull’arte, che grazie alle loro scelte organizzative si sviluppa in un clima di straordinario pluralismo. I visitatori sono stati ancora una volta, nonostante le difficoltà delle recenti settimane, nell’ordine di 600.000, di cui una presenza di giovani ancora in crescita. I visitatori sono diventati il partner principale della Biennale. Da essi viene un contributo decisivo per il mantenimento di condizioni di autonomia e libertà. In tali difficoltà abbiamo avvertito in misura ancor maggiore la responsabilità che ci viene dall’operare in e a favore di una città che ci ospita e ci abbellisce e alla quale vorremmo sempre rendere almeno parte di quanto ci dona”.
Nell’immagine: l’opera di Haris Epaminonda, leone d’argento alla Biennale 2019.
La Biennale di Venezia chiude con quasi 600mila visitatori. Tutte le statistiche della 58ma edizione |