Con una breve nota pubblicata sul proprio sito web, il Complesso della Pilotta di Parma ha fatto sapere, a proposito del caso sollevato dall’articolo pubblicato da Finestre sull’Arte che dava conto della sua partenza, qual è la contropartita in arrivo dalla Cina a fronte del prestito della Scapiliata di Leonardo da Vinci, una delle opere più riconoscibili del museo (probabilmente la più famosa assieme alla Schiava Turca del Parmigianino). Il museo ha lasciato partire per la Cina la Scapiliata in cambio di un finanziamento di 150mila euro che, spiega la Pilotta, “permetterà il restauro di tutte le opere che necessitano di interventi della Galleria Nazionale di Parma”.
L’opera, fa sapere il museo, rimarrà esposta per tre mesi allo Shanghai Museum, dove la mostra è in programma dal 10 dicembre 2023 fino al 4 aprile 2024. C’è dunque da dedurre che, se il prestito durerà tre mesi, l’opera tornerà indietro a mostra non ancora conclusa, dato che la rassegna dura di più. E c’è da domandarsi perché la Pilotta, che solitamente non lesina sulla comunicazione, non abbia dato tempestivamente notizia del prestito e non abbia diramato comunicati per informare stampa e pubblico della partenza di una delle sue opere amate. Adesso dunque la discussione si sposterà inevitabilmente su di un altro punto: può un museo privarsi per alcuni mesi di una delle sue opere più note se in cambio riceve finanziamenti per restauri? Il dibattito è sempre aperto.