Le 10 più interessanti scoperte storico-artistiche del 2021


La storia dell’arte ha riservato anche in questo 2021 diverse scoperte interessanti. Ecco quali sono state a nostro avviso le più importanti.

La storia dell’arte è una materia molto viva e anche nel 2021 ha riservato numerose scoperte. Ecco quali sono state a nostro avviso le più importanti.

1. Marzo. Una scultura di Emilio Greco nei depositi del Museo d’Arte della Città di Ravenna

A marzo, i depositi del Museo d’Arte della Città di Ravenna (MAR) hanno riservato una piacevole sorpresa: è stata infatti “riscoperta” un’importante scultura di Emilio Greco (Catania, 1913 - Roma, 1995), finora inventariata come opera di autore ignoto. La scultura, dalle linee sinuose ed eleganti, raffigura un nudo di donna e la sua presenza nella Pinacoteca del MAR è segnalata dalla fine degli anni Sessanta. Dopo un’attenta analisi, osservazione dell’opera e verifiche documentali, si è potuto constatare che si tratta proprio di un’opera di Emilio Greco. Leggi qui la storia completa.

Emilio Greco, Figura (1950; terracotta; Ravenna, Museo d’Arte della Città)
Emilio Greco, Figura (1950; terracotta; Ravenna, Museo d’Arte della Città)

2. Aprile. Agli Uffizi riemersi affreschi del Seicento dai lavori di realizzazione del nuovo ingresso

Nuovi spazi alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, con anche nuove scoperte: durante i lavori di recupero e di restauro di alcuni locali nell’ala di Ponente della galleria (la più vicina al Ponte Vecchio) sono riaffiorati due importanti affreschi del Seicento e altre pitture settecentesche. Sono due ritratti dei granduchi di Toscana: il primo affresco è un clipeo in cui è ritratto il granduca Ferdinando I, mentre il secondo, il più grande e il più integro, è un ritratto del giovane Cosimo II de’ Medici a figura intera e a grandezza naturale, con le allegorie di Firenze e Siena, da attribuire all’ambito del pittore Bernardino Poccetti (Firenze, 1548 - 1612). L’affresco sovrapporta è riaffiorato sotto l’intonaco di una sala. Leggi qui la storia completa.

Uno degli affreschi riaffiorati
Uno degli affreschi riaffiorati

3. Maggio. Due opere di Matteo Civitali

Sono esposte a partire da maggio 2021 e fino a maggio dell’anno prossimo, al Museo Nazionale di Villa Guinigi di Lucca, due opere inedite di Matteo Civitali (Lucca, 1436 - 1502), scoperte da Valentino Anselmi, funzionario Storico dell’Arte in servizio presso la Soprintendenza ABAP per le Province di Lucca e Massa Carrara, nell’ambito del progetto congiunto della Fondazione Banca del Monte di Lucca che si è fatta carico del restauro e dell’allestimento, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara e della Direzione regionale dei Musei della Toscana, che ospita l’esposizione temporanea al Museo nazionale di Villa Guinigi. Si tratta del Salvator Coronatus di Santa Maria Corteorlandini e della Madonna con bambino di Colle di Compito, che arricchiscono il catalogo del grande scultore rinascimentale. Leggi qui la storia completa.

Il Salvator Coronatus di Matteo Civitali
Il Salvator Coronatus di Matteo Civitali

4. Maggio. Un disegno inedito di Federico Faruffini che omaggia Dante Alighieri

A Ravenna è stato scoperto un importante inedito di Federico Faruffini (Sesto San Giovanni, 1833 – Perugia, 1869), uno dei più grandi artisti dell’Ottocento italiano, pittore, incisore e fotografo vicino alla Scapigliatura, allievo di Giacomo Trecourt e amico di Tranquillo Cremona: si tratta di un commosso tributo a Dante realizzato nel 1863, un disegno a inchiostro che finora non aveva un nome certo, e che si trovava in uno degli albi che per oltre un secolo hanno raccolto le firme dei visitatori nella tomba del Sommo Poeta. La scoperta è avvenuta a margine della mostra Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante. Leggi qui la storia completa.

Il disegno di Federico Faruffini
Il disegno di Federico Faruffini

5. Giugno. Un segnalibro di Vincent van Gogh (e, a ottobre, un suo disegno)

Due sorprese quest’anno da Vincent van Gogh. La prima a giugno, quando alcuni ricercatori hanno scoperto, all’interno di un romanzo un segnalibro disegnato da Vincent van Gogh. Rimasto nascosto per oltre 135 anni, è andato per la prima volta in mostra al Van Gogh Museum di Amsterdam (Leggi qui la storia completa). La seconda a ottobre, quando è stato scoperto un nuovo disegno di Vincent van Gogh, lo studio preparatorio per Worn Out (letteralmente “esausto”), il famoso disegno che l’artista realizzò nel novembre 1882 e che raffigura appunto un vecchio stanco, ricurvo, seduto su una sedia, che con le mani si copre il volto. Una delle tante opere dedicate ai deboli e ai poveri, in cui il tratto drammatico risulta ben evidenziato. Leggi qui la storia completa.

Il segnalibro di Van Gogh
Il segnalibro di Van Gogh

6. Luglio. Un ciclo decorativo del Novecento a Villa Puccini, Torre del Lago

Una splendida scoperta quella fatta a luglio alla Villa Museo Giacomo Puccini di Torre del Lago, l’amatissima residenza del grande compositore Giacomo Puccini (Lucca, 1858 - Bruxelles, 1924): durante i lavori di restauro che da anni interessano diversi locali dell’abitazione, è emerso un ciclo di decorazioni a tempera, sino ad ora nascosto dalla sete che ricoprono le pareti della sala, al piano terra, chiamata dallo stesso Puccini Omnibus, dove componeva e riceva gli amici. Un ritrovamento del tutto inaspettato che ha emozionato l’intera équipe sul posto e lo staff della Fondazione Simonetta Puccini. Leggi qui la storia completa.

Le decorazioni scoperte
Le decorazioni scoperte

7. Settembre. Un importante dipinto del Seicento fiorentino, di Cesare Dandini, nella chiesa di un sobborgo di New York

La scoperta più rocambolesca dell’anno è quella avvenuta a New Rochelle, sobborgo di New York, dove è riemerso un importante dipinto di Cesare Dandini (Firenze, 1596 - 1657), una Sacra Famiglia con san Giovannino. L’opera è stata scoperta per puro caso da un insegnante di storia dell’arte del luogo, che l’ha sottoposta alla critica. Leggi qui la storia completa.

La Sacra Famiglia con san Giovannino di New Rochelle attribuita a Cesare Dandini
La Sacra Famiglia con san Giovannino di New Rochelle attribuita a Cesare Dandini

8. Settembre. Le scoperte sulla Pietà Bandini di Michelangelo dopo il restauro

La conclusione del restauro della Pietà Bandini di Michelangelo Buonarroti, a settembre, ha portato a nuove scoperte sull’importante opera. Il restauro ha confermato che l’opera fu realizzata con un marmo difettoso per la presenza di numerose microfratture, in particolare di una sulla base, che potrebbe aver “costretto” Michelangelo ad abbandonare la scultura. Ancora, l’enorme blocco di marmo su cui è scolpita proviene dalle cave medicee di Seravezza e non di Carrara come ritenuto fino ad oggi. Leggi qui la storia completa.

La Pietà Bandini prima e dopo il restauro
La Pietà Bandini prima e dopo il restauro

9. Ottobre. Il Real Infante di Giuseppe Sammartino

Una delle principali scoperte dell’anno è stata fatta alla Reggia di Caserta, durante i lavori di riorganizzazione di alcuni spazi di servizio, non aperti al pubblico e destinati a deposito. Proprio da questi depositi e dal loro riordino, voluto dalla Direzione Musei del Ministero della Cultura in vista dei riallestimenti degli Appartamenti Reali, è riemersa una scultura in pietra tenera, con venature rosate, raffigurante un bambino che dorme, apparentemente settecentesca. Un’opera di grande bellezza e di altissima qualità, tanto da portare la direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, a chiedere ai tecnici dell’istituto di studiare l’opera in modo da individuare il possibile autore. Il nome che è stato fatto dagli studiosi è quello di Giuseppe Sammartino (Napoli, 1720 - 1793), autore del Cristo velato che si trova al centro della Cappella Sansevero nel cuore della città. E il soggetto è stato identificato come il Real Infante Carlo Tito di Borbone-Napoli. Leggi qui la storia completa.

Il Real Infante di Giuseppe Sammartino
Il Real Infante di Giuseppe Sammartino

10. Dicembre. Un disegno di Albrecht Dürer (che era stato acquistato per 30 dollari)

Una storia che ha dell’incredibile: nel 2016, un collezionista acquista, in un’asta immobiliare a Concord nel Massachusetts (Stati Uniti), un disegno per 30 dollari, e cinque anni dopo diversi autorevoli esperti stabiliscono che si tratta di un’opera di Albrecht Dürer. Un gruppo di studiosi, esperti di Dürer e di Rinascimento tedesco, si è radunato a metà dicembre 2021 al British Museum di Londra per discutere sull’opera (che potrebbe valere qualche milione di euro): un disegno a penna venduto nel 2016 e raffigurante una Madonna col Bambino. Sotto alla veste della Vergine compare il monogramma di Dürer, quello formato dalle iniziali A.D., che si vede spesso nelle opere del grande artista del Rinascimento tedesco. E almeno due dei maggiori esperti dell’artista sono convinti della sua autografia. Leggi qui la storia completa.

Albrecht Dürer (attribuito), Madonna col Bambino e un fiore su panca (1503 circa; inchiostro di china su carta di lino, 162 x 164 mm)
Albrecht Dürer (attribuito), Madonna col Bambino e un fiore su panca (1503 circa; inchiostro di china su carta di lino, 162 x 164 mm)

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