Un milione di dollari per la banana di Cattelan. Comedian, la celeberrima banana attaccata al muro con nastro da pacchi, opera del 2019 di Maurizio Cattelan (Padova, 1960) andrà infatti in asta da Sotheby’s, con stima 1-1,5 milioni di dollari. Sarà il momento clou della Now and Contemporary Evening Auction che si terrà a novembre a New York. Prima però l’opera sarà esposta in diverse città: il via sarà con una mostra di un giorno lunedì 28 ottobre a New York, a cui seguirà un tour mondiale che toccherà Londra, Parigi, Milano, Hong Kong, Dubai, Taipei, Tokyo e Los Angeles, prima di tornare a New York per l’esposizione prima dell’asta del 20 novembre.
Era il dicembre 2019 quando Cattelan presentò Comedian dal suo gallerista Perrotin ad Art Basel Miami Beach, e quell’opera diventò subito la più discussa del momento. “Per me”, avrebbe detto due anni dopo Cattelan, “Comedian non era uno scherzo; era un commento sincero e una riflessione su ciò che apprezziamo. Alle fiere d’arte, la velocità e gli affari regnano sovrani, quindi la vedevo così: se dovessi essere a una fiera, potrei vendere una banana come altri vendono i loro quadri. Potrei giocare all’interno del sistema, ma con le mie regole”. La sua apparizione iniziale sulla scena dell’arte contemporanea ha attirato folle, ha diviso spettatori e critici e ha causato un tale pandemonio da portare Perrotin a rimuoverla dal suo stand prima della fine della fiera. Venerata e fortemente contestata (e mangiata non solo una, ma due volte: la prima volta dal compianto artista georgiano David Datuna, la seconda da uno studente coreano), l’opera ha fatto notizia in tutto il mondo. Nessun’altra opera d’arte del ventunesimo secolo ha provocato polemiche, acceso l’immaginazione e sconvolto la definizione stessa di arte contemporanea come Comedian di Cattelan.
Comedian si colloca, secondo Sotheby’s, all’interno di un’eredità storico-artistica di capolavori concettualmente audaci che hanno ridefinito cosa potrebbe essere l’arte: da Fontaine di Marcel Duchamp, un orinatoio in porcellana readymade capovolto, montato su un piedistallo e firmato con uno pseudonimo nel 1917, passando per Erased de Kooning Drawing di Robert Rauschenberg del 1953, quando un artista leggendario deturpò l’opera di un altro per destabilizzare le nozioni di originalità artistica fino ad arrivare allo squalo sotto formaldeide di Damien Hirst del 1991 e a Love is in the Bin di Banksy, opera tagliuzzata dopo essere stato venduta nella sala d’asta di Sotheby’s nel 2018, creando così una nuova opera d’arte in tempo reale. E poi, l’onnipresente banana legata con nastro adesivo sulla copertina del New York Post ed è diventata un inevitabile fenomeno mediatico. L’opera venne concepita in un’edizione di tre esemplari più due prove d’artista: un esemplare è conservato nella collezione del Guggenheim Museum di New York.
“Le opere d’arte più influenti e radicali dell’ultimo secolo”, dice David Galperin, responsabile dell’arte contemporanea di Sotheby’s per le Americhe, “hanno avuto il potere di cambiare radicalmente la percezione della natura stessa dell’arte. In questo spirito, Comedian è un’opera provocatoria di puro genio. Equilibrando un profondo pensiero critico e un’arguzia sovversiva, questa è un’opera che definisce l’artista e la nostra generazione. Con un singolo gesto brillante, Cattelan ha scosso le fondamenta del mondo dell’arte e ha portato l’arte al centro della cultura popolare mainstream. Se nel profondo Comedian mette in discussione la nozione stessa del valore dell’arte, allora mettere l’opera all’asta questo novembre sarà la realizzazione definitiva della sua idea concettuale essenziale: il pubblico avrà finalmente voce in capitolo nel decidere il suo vero valore”.
Comedian di Cattelan ha effettivamente spinto il mondo a riconsiderare il modo in cui definiamo l’arte. Come detto, le origini di Comedian possono essere ricondotte al ready-made duchampiano: proprio come Duchamp trasformò un orinatoio in un’opera d’arte moderna fondamentale firmando audacemente il ready-made con uno pseudonimo, “R. Mutt”, Cattelan porta il banale nello straordinario sfruttando i sistemi di esposizione e ricezione dell’arte. Attraverso la sua presentazione e il suo contesto, Cattelan eleva l’oggetto quotidiano al regno dell’arte, seguendo le orme di Dada e Warhol, per i quali l’idea, o il concetto, era di fondamentale importanza, più importante del processo di creazione. Lo stesso titolo, Comedian, è un autoritratto dell’ex enfant terrible dell’arte contemporanea: un capolavoro raggiunto solo attraverso provocazione, umorismo e profanazione. Cattelan utilizza l’umorismo per sondare la distinzione tra arte e vita attraverso una sensibilità distintamente Pop. “Quando l’arte ci fa sentire qualcosa e ci mette in una posizione di disagio, è allora che ha un impatto”, ha detto Cattelan. E poi, se vogliamo, è anche un distillato della sua produzione artistica: una banana attaccata a un muro con del nastro adesivo, un mezzo che Cattelan ha utilizzato per la prima volta in A Perfect Day del 1999, che ha legato il suo mercante Massimo De Carlo a un muro. “In realtà”, dice l’artista, “penso che la realtà sia molto più provocatoria della mia arte... La prendo e basta; prendo sempre in prestito pezzi, briciole, in realtà, dalla realtà quotidiana”.
Maurizio Cattelan è tra i più brillanti provocatori dell’arte contemporanea. Ha costantemente sconvolto lo status quo del mondo dell’arte in modi significativi, irriverenti e spesso controversi. La propensione post-duchampiana di Cattelan per l’assurdo è evidente nelle sue critiche alle norme sociali e culturali, eseguite attraverso un’ampia varietà di media, dalla scultura e dalla tassidermia alla performance e agli sforzi curatoriali. Descrivendo il suo lavoro, la curatrice Nancy Spector ha scritto: “È ambizioso ma ironico; comico ma critico; e sfuggente ma immediatamente accessibile, data la sua sensibilità pop. Come un fuorilegge esperto, Cattelan naviga su una linea sottile tra ciò che è socialmente e culturalmente accettabile e ciò che non lo è”.
Cattelan ha esposto le sue opere in tutto il mondo: si ricordano le sue personali al Museum of Modern Art di New York (1998), al Centre Georges Pompidou di Parigi (2000), al Museum of Contemporary Art di Los Angeles (2003), al Musée du Louvre di Parigi (2004) e alla Menil Collection di Houston (2010). Nel 2011, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York ha allestito una grande retrospettiva del suo lavoro, intitolata All. Cattelan ha anche partecipato alla Biennale di Venezia (1993, 1997, 1999, 2002 e 2011) e alla Whitney Biennial (2004). Il record d’asta dell’artista è stato stabilito nel 2016, quando il suo Him è stato venduto per 17,2 milioni di dollari.