Nella parte più settentrionale della Toscana, ecco la Lunigiana: un gioiello circondato dalle maestose Alpi Apuane e dagli Appennini settentrionali, una terra affascinante che è un incrocio tra una natura spesso ancora selvaggia e una storia plurimillenaria, in grado di offrire ai visitatori un’esperienza unica e indimenticabile. La Lunigiana si estende su un territorio collinare e montuoso, ricco di valli verdi, fiumi, torrenti, panorami spettacolari. La sua posizione strategica tra la Toscana, la Liguria e l’Emilia-Romagna l’ha resa un crocevia di culture e tradizioni. La Lunigiana è intrisa di storia, con radici che risalgono alla preistoria (le celeberrime ed enigmatiche statue stele sono il simbolo di questa terra misteriosa). I suoi tanti castelli medievali, come il Castello del Piagnaro a Pontremoli, il Castello Malaspina a Fosdinovo, il Castello di Terrarossa, il Castello di Malgrate e tanti altri raccontano storie di feudatari e battaglie (scopri qui dieci siti da non perdere in Lunigiana). Le strade lastricate e i vicoli tortuosi di città come Pontremoli e Fivizzano sono l’emblema del passato medievale che si fonde con il presente. La vista delle Alpi Apuane, con le loro vette maestose, è un’attrazione in sé, e il paesaggio circostante è punteggiato da castelli antichi e meravigliosi borghi. Quali sono i borghi più interessanti della Lunigiana? Ne abbiamo selezionati dieci, eccoli!
Capitale culturale della Lunigiana e porta della regione per chi arriva da nord, Pontremoli è una splendida cittadina dalla storia antica, che ha conosciuto un notevole sviluppo economico e sociale nel Seicento e per questo, nella parte bassa del centro storico, si presenta con eleganti infilate di palazzi nobiliari, dagli interni riccamente decorati (Pontremoli è una piccola capitale del barocco). La parte alta, invece, mantiene ancora intatto il suo fascino medievale. Pontremoli ha radici che si perdono nell’antichità, con tracce risalenti all’epoca romana (era nota in antico come Pons Tremolans). Tuttavia, è soprattutto il periodo medievale che ha lasciato un’impronta indelebile su questo affascinante borgo. I suoi edifici in pietra, i vicoli angusti, le antiche chiese sono testimonianze del suo illustre passato. Uno dei simboli più iconici di Pontremoli è il Castello del Piagnaro, una imponente fortezza che domina il borgo dall’alto di una collina. Le origini di questo castello risalgono all’XI secolo e offre una vista panoramica mozzafiato sulla città e sul paesaggio circostante. Al suo interno ospita il Museo delle Statue Stele Lunigianesi, che conserva il più importante nucleo esistente di statue stele. Da vedere poi la Concattedrale di Santa Maria del Popolo, la chiesa della Santissima Annunziata (interamente affrescata), la chiesa di San Geminiano, la spettacolare Villa Dosi Delfini, i palazzi nobiliari che si estendono attorno alla Piazza della Repubblica, il cuore pulsante del borgo. Pontremoli è anche una comunità viva che celebra le sue tradizioni e la sua cultura in vari modi: ogni anno, il borgo ospita il “Premio Bancarella”, uno dei più importanti premi letterari italiani. Questo evento attrae autori e appassionati di letteratura da tutto il paese e trasforma Pontremoli in un centro culturale vibrante.
Fivizzano è la più “toscana” delle città della Lunigiana. Governata dai Malaspina fino al 1477, passò poi a Firenze, alla quale legò le sue sorti: per questo nel suo centro storico i palazzi possono ricordare quelli del capoluogo della Toscana, e per questo si trovano disseminati per le sue strade i simboli dei Medici (tanto che la piazza principale del borgo si chiama Piazza Medicea). Seconda città della Lunigiana per abitanti (dopo Aulla, cuore economico e commerciale della regione), Fivizzano è un rifugio per gli amanti della storia, della cultura e della bellezza autentica. Uno dei tesori più notevoli di Fivizzano è il Castello di Verrucola, un’imponente fortezza che domina l’omonima frazione e le valli circostanti. Questo castello ben conservato rappresenta un simbolo tangibile della storia medievale della regione. La chiesa dei Santi Jacopo e Antonio, la principale del centro di Fivizzano, di origini medievali, presenta un grande stemma mediceo in facciata e ospita una Resurrezione di Lazzaro di Pietro Sorri. Il Museo di San Giovanni, allestito nell’omonima chiesa, ospita opere di artisti toscani rinascimentali come Zanobi Machiavelli, Andrea Guardi e altri.
Tra i principali e più celebri borghi della Val di Magra, Fosdinovo, con il suo impianto medievale perfettamente riconoscibile, è un luogo ricco di suggestioni. Fu capitale di un marchesato costituito nel 1355 ed estintosi nel 1797, sempre governato dai Malaspina che risiedevano nello scenografico Castello Malaspina, sicuramente il gioiello più splendente di Fosdinovo, struttura maestosa che domina il paesaggio circostante, visitabile. Da vedere poi la bella chiesa di San Remigio, e soprattutto l’Oratorio dei Bianchi, che si distingue per la sua straordinaria facciata rinascimentale interamente realizzata in marmo. La storia di Fosdinovo si fa strada attraverso i secoli, anche se è il periodo medievale che conferisce al borgo il suo carattere distintivo. Mentre ci si inoltra nelle strade tortuose di Fosdinovo, si è accolti da un’atmosfera di intimità e tradizione. Le case in pietra dai colori caldi, gli archi pittoreschi e le piazzette tranquille rappresentano un viaggio visivo nel passato.
Questo incantevole borgo è un tesoro nascosto che combina storia millenaria, panorami mozzafiato e autenticità. Mulazzo è un antico feudo malaspiniano, è nota per aver ospitato Dante Alighieri durante il suo esilio e anche per essere stata capitale di uno staterello autonomo che durò dal 1550 al 1776. Nella frazione di Lusuolo si ammira uno dei castelli più belli della Lunigiana, il Castello di Lusuolo, mentre nel centro si visitano la chiesa di San Martino, dotata di campanile a vela (elemento raro per le chiese di questa zona della Toscana), e il Museo Dantesco Lunigianese, dedicato alla permanenza del Sommo Poeta in Lunigiana.
Bagnone è una perla medievale che incanta i visitatori con il suo fascino senza tempo. Questo borgo sorge su di un monte che si erge vicino al torrente Bagnone, e si divide in due parti: Gutula, la parte più alta, abbarbicata attorno al castello, caratterizzata da stradine ripide e vicoli tortuosi, e Borgo, la parte bassa che si sviluppa lungo le sponde del torrente Bagnone. Il territorio fu abitato fin dall’età della pietra, ma è soprattutto l’epoca medievale che ha modellato la personalità di Bagnone. Le case in pietra dalle tonalità calde e gli archi suggestivi rimandano a un’epoca in cui i cavalieri erranti, le fiere e le avventure erano all’ordine del giorno. Uno dei punti focali di Bagnone è il suo maestoso castello. Situato sulla sommità del colle sul quale sorge il borgo, il Castello di Bagnone offre panorami spettacolari sulla valle circostante. Questo castello, risalente al Medioevo (anche se di medievale rimane solo la torre: la struttura fu poi trasformata in una dimora signorile della famiglia Ruschi-Noceti), offre poi una delle immagini da cartolina più note e amate della Lunigiana.
Un borgo murato intatto, percorrendolo sembra di essere finiti nel Medioevo: è Filetto, forse il borgo della Lunigiana che meglio ha mantenuto il suo aspetto antico, tanto da essere luogo privilegiato di rievocazioni storiche. Si trova a poca distanza da Villafranca in Lunigiana e nacque come villaggio fortificato per difendere la zona in cui si trova, il cuore della Lunigiana, dalle incursioni dei longobardi, tra il VI e il VII secolo. Il nome infatti, come quello della vicina Filattiera, deriva dal greco filaktérion, ovvero “luogo fortificato”. Le due porte monumentali attraverso le quali si accede a Filetto sono in grado di catapultare il viaggiatore in un’atmosfera unica: si visitano la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, il Palazzo dei Marchesi Ariberti, il Convento dei Frati Ospitalieri e, poco fuori dal borgo, la Selva di Filetto, magico e misterioso luogo degli antichi rituali dei Liguri Apuani, la popolazione che abitò queste terre prima che venissero focalizzate dai romani. La Selva, luogo di ritrovamento di numerose statue stele che attestano la sua importanza culturale per gli antichi lunigianesi, è oggi un parco ben tenuto dove si possono passare bei momenti di relax magari pensando a come doveva essere questo bosco al tempo dei Liguri Apuani.
Montereggio, piccolo borgo che conta solo qualche decina di abitanti, ha una storia molto affascinante perché è noto come il paese dei librai: per tradizione, infatti, le famiglie di Montereggio sono da tempo attive nel commercio dei libri. Una tradizione che risalirebbe, pare, all’epoca del Risorgimento: Montereggio già a quel tempo aveva una forte tradizione di commercio ambulante, e i suoi mercanti avevano cominciato a entrare in contatto con i carbonari che regalavano loro opuscoli chiedendo di diffonderli il più possibile. Sarebbe nata così l’idea di commerciare libri, e da quel periodo generazioni di librai ambulanti sono partite da questo borgo della Lunigiana alla volta del nord Italia con il loro carico di pagine, per diffondere storie e idee, esponendoli su apposite bancarelle che venivano allestite in tempi rapidissimi (da qui deriva il nome del Premio Bancarella, nato nel 1952). Ad agosto il borgo si anima grazie alla Festa del Libro, un appuntamento in cui i librai tornano a Montereggio per vendere la loro preziosa merce. Un monumento nel bel centro storico del panoramico borgo lunigianese ricorda l’epopea degli antichi librai.
Situata sul colle Vignale, Virgoletta è un altro borgo che ha conservato bene il suo aspetto antico: circondata dalle mura dell’antico castello a cui deve il suo nome (“Virgoletta” da “Verrucoletta”, ovvero una piccola fortezza), si distingue per le sue case in pietra, per il castello che sovrasta il borgo (inizialmente nato per scopi difensivi, poi diventato, a metà del Quattrocento, dimora gentilizia dei Campofregoso che tenevano il feudo di Virgoletta, e in seguito dei Malaspina), per l’elegante chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, risalente al Quattrocento.
Frazione di Aulla, ha origini medievali (nel 1185 divenne feudo dei vescovi di Luni), ma fu durante il Rinascimento che conobbe il suo periodo più prospero. Come Fivizzano, anche Caprigliola era un dominio mediceo (era passata ai fiorentini nel 1401), e nel 1556 il duca Cosimo I de’ Medici fece costruire attorno al borgo l’imponente cinta muraria che dall’alto fa assomigliare Caprigliola a una grande stella cometa. Nel borgo, situato sopra una roccia che si erge a 161 metri sul livello del mare, si ammirano la Torre Rotonda, il Cassero di Enrico da Fucecchio, la chiesa di San Nicolò.
Il castello di Malgrate, con la sua alta e slanciata torre circolare, è uno dei più belli e riconoscibili della Lunigiana. Il borgo si trova ai piedi del castello. Malgrate venne fondata nel Trecento dai Malaspina, e già nel 1351 veniva costituito il feudo di Malgrate, dal quale dipendeva anche Filetto. Le strade tortuose e le case colorate di Malgrate, borgo caratterizzato da due nuclei principali (uno medievale e uno secentesco), unitamente al suo castello contribuiscono a creare un’atmosfera che parla della Lunigiana più autentica.
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