Le isole Tremiti sono un angolo di paradiso bagnato dalle acque dell’Adriatico. Le isole Tremiti si trovano al largo della costa del Gargano e tra insenature incantate, acque cristalline e natura incontaminata conservano le tracce di un passato importante. Castelli, monasteri, abbazie sono il lascito che una storia lunga secoli, e le cui origini si perdono nel mito, hanno lasciato alle isole Tremiti. L’arcipelago delle isole Tremiti, l’unico italiano nel mare Adriatico, è composto da cinque isole: San Domino, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa, ed è raggiungibile dalle coste di tre regioni (Abruzzo, Molise e Puglia) con collegamenti regolari da Vasto, Termoli, Rodi Garganico, Peschici e Vieste. Secondo la leggenda l’origine delle isole Tremiti risale a Diomede, l’eroe greco le cui gesta sono state raccontate da Omero e che ancora oggi sarebbe sepolto proprio sull’arcipelago. Quelle che un tempo erano conosciute anche come isole Diomedee sarebbero nate quando il re della città di Argo, e compagno di Ulisse, dopo essere fuggito dalla propria patria per scampare a una congiura ordita dalla moglie contro di lui arrivò sul Gargano e si sposò con la figlia del re Dauno. Qui, servendosi delle pietre portate dalla patria, si accinse a segnare i confini della Daunia, il suo nuovo regno. Dal carico rimasero inutilizzati tre grandi massi che Diomede gettò in mare e questi emergendo dall’acqua, diedero appunto origine alle isole di San Domino, San Nicola e Capraia. Diomede sarebbe poi morto durante un duello e Venere, ancora adirata per la sconfitta di Troia, trasformò i compagni di avventura di Diomede in uccelli, detti diomedee, destinati a piangere in eterno l’amico perduto e a vegliarne la sua tomba. Le origini di questo mito si possono ricercare ancora oggi alle isole Tremiti tra sentieri che si snodano tra boschi e prati con l’azzurro del mare come inseparabile sfondo, grotte, baie e calette dove andare a scoprire le meraviglie dell’Adriatico e poi ancora abbazie, monasteri e castelli che testimoniano le lunghe peripezie dell’arcipelago. Ecco sette cose da non perdere nel vostro viaggio alle isole Tremiti.
Imponente, maestosa, austera, da quasi mille anni l’abbazia benedettina di Santa Maria a Mare si staglia sulle acque blu intenso delle isole Tremiti. Assoluto gioiello dell’isola di San Nicola, la si raggiunge passando dal porto e, in questo caso, la prima cosa a colpire è il grande pozzo che serviva il refettorio dei monaci. Secolo dopo secolo il santuario è sempre stato il centro della vita religiosa dell’arcipelago e da sempre meta di fedeli e pellegrini. Al suo interno l’abbazia di Santa Maria a Mare conserva ancora oggi l’impianto originale con le sue tre navate che conservano autentici capolavori. Tra questi spicca sicuramente la statua lignea di Santa Maria a Mare, scolpita e dipinta interamente a mano e che rappresenta la Vergine con il Bambino i cui volti sono rappresentati con la pelle scura e che è particolarmente cara alla popolazione delle isole. Le navate si sviluppano invece in senso longitudinale dall’ingresso all’altare maggiore, mentre il corridoio, posto intorno al coro e all’abside, conserva un insieme suggestivo di immagini che si staglia in splendida posizione sullo sfondo.
Lunga quasi 3 chilometri e larga poco meno di due, l’isola di San Domino è la più grande dell’arcipelago delle isole Tremiti. Il blu del mare, il bianco delle spiagge e il verde dei boschi sono i colori dominanti su questo piccolo angolo di paradiso che si innalza dall’Adriatico fino ai 116 metri d’altitudine del colle dell’Eremita. Il grande protagonista dell’isola di San Domino è sicuramente il pino d’Aleppo che ricopre con una caratteristica pineta buona parte della superficie disponibile e che si accompagna a un ricco sottobosco di macchia mediterranea. San Domino è anche l’isola delle Tremiti meglio organizzata con numerosi hotel, residence e villaggi turistici. San Domino è però soprattutto il luogo ideale per chiunque sia alla ricerca di una vacanza a contatto con la natura. Qui non mancano i sentieri attrezzati che si inoltrano su e giù le pendici dell’isola, ma le attrazioni più ricercate sono spiagge, grotte, scogli e calette dove è possibile godersi tutta la bellezza del mare delle isole Tremiti.
San Nicola è il cuore delle isole Tremiti, è da sempre il centro politicamente e artisticamente più importante e, non a caso, è qui che si trova il Comune. Dall’aspetto severo, San Nicola presenta un’alta costa frastagliata ed è difesa da due grandi scogli a picco sul mare. Sulla sua sommità svetta poi, con il suo profilo inconfondibile, la grande abbazia di Santa Maria a Mare, conosciuta anche come la Montecassino in mezzo al mare. Oltre all’abbazia, però, è tutta l’isola a presentarsi come un grande monumento a cielo aperto che affiora dalle acque dell’Adriatico. Silenziosa testimonianza dell’importanza che le isole Tremiti hanno sempre avuto nel corso dei secoli restano ancora le imponenti fortificazioni che partono dalla marina e si propagano sino all’Abbazia di Santa Maria a Mare e oltre, con torri, muraglie e chiostri. Vicino al porticciolo si trova invece l’unica spiaggia ma soprattutto da qui parte la “Salizata”, una salita che conduce alla porta d’ingresso dell’isola. Subito fuori dal piccolo centro abitato si estende invece la zona archeologica del Pianoro dove si trova la presunta tomba di Diomede.
Acque cristalline, panorami mozzafiato e angoli appartati dove rilassarsi lontani dalla calca. Uno dei tanti motivi del grande fascino delle isole Tremiti è sicuramente quello di essere una meta turistica molto conosciuta e apprezzata, ma di riuscire comunque a conservare, proprio per la sua natura selvaggia, ancora intatti tanti angoli nei quali è possibile godersi dello spettacolo offerto dalla natura in completa autonomia. Oltre alle spiagge più frequentate le Tremiti sono un susseguirsi di scogli, baie e calette raggiungibili a piedi o in barca che regalano esperienze assolutamente uniche nel loro genere. Di grande fascino sono poi anche le tante grotte che costellano l’arcipelago e tra queste una delle più incantevoli è sicuramente quella del Bue Marino. Per secoli questa grotta che si trova sull’isola di San Domino, ai piedi dell’imponente falesia conosciuta come Ripa dei Falconi, ha ospitato una colonia di foche e oggi è uno dei posti più suggestivi che vi potrà capitare di visitare alle Tremiti. La grotta si snoda per ben 70 metri e raggiunge una larghezza massima di 14. A rendere però speciale la grotta del Bue Marino è un fenomeno naturale che fa sì che la luce del sole, dopo aver attraversato le acque basse della cavità, ne tinga di azzurro le pareti stesse.
Non solo scogli, maschere, boccagli e passaggi in barca. Alle Tremiti non mancano certo le opportunità per chi è alla ricerca di una vacanza più rilassante e vuole semplicemente stendersi su sdraio e lettino di fronte alle acque color turchese di questo straordinario arcipelago. Per gli amanti della spiaggia e della sabbia bianca imperdibile è allora Cala delle Arene, il principale arenile dell’intero arcipelago. Cala delle Arene è una sottile striscia di sabbia bianca che si trova sulla costa orientale dell’isola di San Domino. La spiaggia si apre poco alla volta tra le rocce aguzze dell’isola e digrada dolcemente verso un mare paradisiaco. E’ l’ideale per un bagno rilassante e, grazie anche ai bassi fondali, è la metà preferita dalle famiglie. Essendo la principale spiaggia sabbiosa dell’arcipelago è anche quella più frequentata e può contare anche su numerose strutture ricettive. Non solo è qui possibile approfittare dei servizi dei lidi attrezzati, ma si trovano anche numerosi bar e ristoranti affacciati sul mare.
Come l’abbazia di Santa Maria a Mare è sempre stata il centro spirituale delle isole Tremiti, il castello dei Badiali ne è stato quello politico e militare. Situato anch’esso sull’isola di San Nicola, la sua costruzione viene fatta risalire al Duecento per volontà di Carlo I D’Angiò. Fortezza e ultimo baluardo difensivo dell’arcipelago in caso di invasioni e scorribande dal mare, a caratterizzare il castello dei Badiali è anzitutto l’imponenza della cinta muraria che ne fiancheggia l’entrata principale. Di grande rilievo sono anche le numerose opere di difesa costruite all’epoca dei monaci cistercensi. All’ingresso della fortezza si staglia poi il torrione di avvistamento angioino caratterizzato dalla sua inconfondibile pianta circolare caratterizzata e da una grande loggia con al centro un pozzo molto profondo che serviva per raccogliere l’acqua piovana. Si tratta di un vero e proprio capolavoro ingegneristico che in passato aveva anche la funzione di segnare l’ora attraverso l’inclinazione dei raggi solari.
Cala delle Arene, cala zio Cesare, grotta del Bue marino, spiaggia di Marinella, cala dello Spido, cala di Sorrentino, cala del Diavolo, cala del Cretaccio, cala del Faro, cala Matano e tante altre ancora. Sono questi i nomi di alcune delle migliori spiagge delle isole Tremiti. L’arcipelago si trova, d’altronde, all’interno di un’area marina protetta che fa parte del Parco nazionale del Gargano e praticamente ogni angolo di queste isole nasconde un luogo magico dove godersi della bellezza della natura. Se cala delle Arene su San Domino è sicuramente quella più frequentata e quella meglio attrezzata, per gli amanti della sabbia merita un passaggio anche, a San Nicola, la spiaggia di Marinella, raggiungibile via terra grazie a un sentiero abbastanza impegnativo oppure direttamente in barca dal mare. Sono numerose, d’altronde, le imbarcazioni a disposizione dei turisti sempre pronte ad accompagnarli alla scoperta dei luoghi migliori dove rilassarsi. Una menzione speciale tra questi la merita, sicuramente, cala di Sorrentino, a Capraia, conosciuta anche come la grotta dell’Amore, un’insenatura nascosta affacciata sulle acque color turchese. Perfetta invece per gli amanti della canoa o per chi ama nuotare è la cala del Cretaccio, sull’omonima isola, un angolo ancora selvaggio dove poter rilassarsi in mezzo alla natura.
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