Il Gargano: boschi, spiagge, paesi a picco sul mare e panorami unici. Il Gargano è il punto di partenza ideale per una vacanza che non preveda nessun tipo di rinuncia o compromesso. Il Gargano offre infatti acque cristalline e foreste rigogliose, paesi ricchi di storia e luoghi dove scatenarsi la sera, spiagge affollate e sentieri solitari. Non a caso lo sperone d’Italia è uno dei luoghi più amati da viaggiatori e turisti che ogni estate affollano la Puglia. Questo grande promontorio carsico abbracciato dal mar Adriatico su tre lati può contare su paesaggi sempre diversi, ma ugualmente suggestivi, da Vieste con il suo grande faraglione fino a Rodi Garganico, la baia di Pugnochiuso e ancora Peschici, i laghi di Lesina e Varano, l’imponenza di Monte Calvo e la silenziosa magnificenza della Foresta Umbra. Fin dall’antichità questi sono però sempre stati anche luoghi connotati per una grande spiritualità come testimoniano i tanti santuari che ne costeggiano la costa come l’interno, da quello di Monte Sant’Angelo fino a San Giovanni Rotondo. Ecco 10 luoghi da non perdere nella vostra vacanza sul Gargano.
La celeste basilica, come è anche conosciuto il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, ha origini antichissime ed è inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Il santuario (qui trovi un approfondimento su questo luogo) sorge lungo il tracciato dell’antica via Sacra Langobardorum, immerso tra la rigogliosa vegetazione tipica del Gargano e secondo la tradizione è stato teatro di diverse apparizioni del santo. Il santuario è disposto su più livelli con una facciata di stile romanico e l’inconfondibile campanile, a rendere però speciale la visita è la grande grotta sotterranea a cui si accede da una scalinata scavata nella roccia e che conserva numerosi capolavori.
Non c’è posto migliore per comprendere la ricchezza della storia e delle tradizioni del Gargano che il Museo Civico delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Monte Sant’Angelo. Questo grande spazio espositivo è dedicato alla memoria dello studioso locale Giovanni Tancredi ed è ospitato nel trecentesco convento di San Francesco, proprio nel cuore del paese. Percorrendo i tre livelli del museo il viaggiatore avrà la possibilità di toccare con mano alcuni degli elementi tipici di questo territorio e capire come sia stato plasmato dall’uomo nel corso dei secoli grazie ai numerosi reperti che raccontano della civiltà agricola e pastorale, ma che testimoniano anche le abitudini degli antichi pellegrini o i mestieri andati perduti.
Nel punto più settentrionale del Gargano si trova uno dei suoi gioielli più splendenti. Peschici è un borgo di mare abbarbicato su uno sperone di roccia le cui tipiche case bianche si affacciano sul mare Adriatico. Il suo centro storico sorge all’interno del perimetro delle antiche mura medievali, oggi visibili solo in parte, ed è dominato dal suo antichissimo castello costruito dai normanni tra il X e l’XI secolo a strapiombo sul mare. Passeggiando tra stretti vicoli e piazzette contornate dalle tipiche case bianche sulle cui mura spiccano tanti piccoli dettagli dipinti dai colori pastello ci si imbatte in tanti monumenti degni di nota che custodiscono antichi tesori tra cui l’abbazia di Calena, la chiesa del Purgatorio e la chiesa di Sant’Elia profeta.
Siponto è il nucleo iniziale dell’attuale Manfredonia, ma è stata soprattutto un importante scalo marittimo e una delle colonia romane più attive di tutta la regione anche se la sua storia affonda molto più indietro. Oggi qui si può visitare una grande area archeologica che testimonia l’importanza raggiunta da Siponto nel corso dei secoli prima che, attorno al XIII secolo, l’impaludamento del porto e due violenti terremoti, spingessero gli abitanti a spostarsi nella città nuova. Le vestigia di questo grande passato sono però ancora ben visibili e sono rappresentante dalla cattedrale di Santa Maria Maggiore. Si tratta a un edificio a pianta quadrata completamente risistemato nel XIII secolo e uno dei massimi esempi del romanico in Puglia. Al suo fianco si trovano i resti di una basilica paleocristiana a tre navate con pavimento a mosaico. Nei pressi del sito, subito vicino alla basilica, dal 2016 si trova l’opera Dove l’arte ricostruisce il tempo, installazione di Edoardo Tresoldi che ricostruisce l’antico tempio paleocristiano.
Questa parte della Puglia è una delle più ricche di habitat differenti e biodiversità. Alle coste disseminate di spiagge dalla sabbia bianca e bagnate da acque cristalline si accompagna così una parte interna dove è il verde il colore dominante. Partendo dal livello del mare fino agli oltre mille metri d’altezza del Monte Calvo si passa così da foreste costiere di pini e lecci e da coltivazioni di mandorli, aranci e ulivi fino ai faggi e ai pini della Foresta Umbra che rappresenta il cuore del Parco Nazionale del Gargano. Si tratta di un’oasi di pace e tranquillità dove è possibile scoprire il territorio a passo lento, percorrendo i molteplici itinerari che consentono di ammirare da vicino le tante meraviglie nascoste tra le valli e le pendici, tra antiche masserie e borghi da fiaba.
Maestosa e austera la cattedrale di Vieste si trova nella parte più alta dell’antico borgo medievale e ne è sicuramente uno dei simboli più conosciuti. Considerata uno dei più fulgidi esempi dello stile romanico pugliese, la sua costruzione risale alla seconda metà dell’XI secolo anche se poi ha subito numerose modifiche come testimonia lo splendido campanile ricostruito secondo un gusto prettamente barocco sul finire del 1700. Tante le cose da vedere al suo interno tra cui la statua della Madonna di Santa Maria di Merino, una bella scultura in legno del 1300 che secondo la tradizione fu rinvenuta da alcuni marinai sulla spiaggia di Vieste.
Il castello svevo di Vieste sembra quasi alzarsi direttamente dal mare con la sua mole massiccia che si affaccia a strapiombo sulla scogliera. Come un’autentica punta di freccia quest’antica struttura ha rappresentato per secoli un inespugnabile caposaldo della difesa del territorio. Ancora oggi il castello è di proprietà della marina militare e per questo viene aperto al pubblico solo in rare occasioni, rappresenta comunque uno dei luoghi più scenografici sia da dove ammirare il panorama della costa sia da fotografare da lontano. Particolarmente suggestivo è come il castello domini la principale spiaggia di Vieste, quella della Scialara, dove, tra l’altro, si trova anche il Pizzomunno un solitario monolito considerato il simbolo della città.
Arte, storia, tradizioni, spiagge incantate e natura dirompente. Sono alcuni degli ingredienti che rendono assolutamente imperdibile una visita al piccolo borgo di Mattinata che si trova tra Vieste e Manfredonia. Qui si trovano sicuramente alcuni degli scorci più scenografici dell’intero Gargano come per esempio quelli offerti dalla baia di Mergoli, al largo della quale emergono dalle acque turchesi dei suggestivi faraglioni, o ancora la baia delle Zagare con la sua sabbia incontaminata incorniciata da pini e limoni. E’ però lo stesso paese di Mattinata a meritare probabilmente le maggiori attenzioni per come sia riuscito a conservarsi intatto e legato alle tradizioni della terra. Il rione Junno è il luogo più caratteristico grazie alla presenza delle pajare, costruzioni tipiche dalle facciate bianchissime e costruite una accanto all’altra senza lasciare nessuno spazio tra loro.
È il più grande lago costiero d’Italia e il settimo per estensione di tutto lo stivale, ha una lunghezza di circa 10 chilometri e si sviluppa per 7 all’interno del promontorio del Gargano mentre è diviso dal mare solo da una sottilissima striscia di terra. Fin da tempi antichissimi il lago di Varano è stato centrale per la vita di tutta questa parte della regione e rappresenta ancora oggi un’importantissima oasi naturalistica. Fenicotteri, martin pescatori, cormorani, svassi, aironi, morette, folaghe e beccaccini sono solo alcune delle numerose specie di uccelli che popolano questo meraviglioso posto per non parlare poi della ricchissima vegetazione che lo circonda.
Immerso nel verde di carpini e frassini il santuario di San Matteo, anche conosciuto come convento di San Giovanni, si trova a pochi chilometri da San Marco in Lamis ed è uno degli edifici di culto più importanti del Gargano. Dalla forma massiccia che richiama quasi quella di una fortezza medievale, conserva ancora evidenti le tracce del passaggio dei pellegrini che per secoli qui hanno trovato ristoro e riparo lungo la strada che li portava alla grotta dell’Arcangelo Michele a Monte Sant’Angelo. Oggi il santuario, oltre ad accogliere i viaggiatori, è centro di una fervente vita culturale grazie all’apertura di una grande biblioteca e di un museo che ne raccontano la storia e con essa quella dell’intero territorio.
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