Borghi del Cilento, quali visitare: i 10 da non perdere


Quali borghi visitare in Cilento, terra ricca di natura, storia e cultura: ecco i 10 che non possono mancare.

Siti archeologici, cultura, alcuni degli scenari naturali più belli d’Italia e, ovviamente, borghi antichissimi. Questo è il Cilento, area della Campania meridionale in provincia di Salerno, in antico parte della Lucania romana. Dai tempi di Paestum alle spiagge di Marina di Camerota sono molti i luoghi da visitare in questa splendida terra: abbiamo deciso di concentrarci sui borghi più caratteristici e vi elenchiamo di seguito i dieci che secondo noi non devono mancare in un viaggio nel Cilento.

1. Castellabate

Castellabate è forse il borgo più noto del Cilento, reso famoso dal film Benvenuti al sud, che ne celebra tutta la sua pacata bellezza. Compreso nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ha una parte al mare, il litorale di Santa Maria di Castellabate che a sua volta merita una visita, e il borgo medievale che occupa una delle propaggini del monte Stella dominando il tratto costiero sottostante. Il suo centro storico è un intrico di vicoli, abitazioni di pescatori, sontuosi palazzi nobiliari che lo rendono uno dei borghi più sorprendenti del territorio. Nel centro da vedere, oltre al Castello dell’Abate da cui prende nome la città (fu fatto costruire dall’abate Costabile Gentilcore e oggi ospita una mostra permanente sul mare), la basilica romanica di Santa Maria de Gulia (anche se pesantemente rimaneggiata a partire dal Settecento), il settecentesco Palazzo Belmonte, il Belvedere di San Costabile (una terrazza che offre uno splendido panorama sul golfo), Palazzo Matarazzo (uno dei più grandi del borgo), la panoramica piazza 10 Ottobre. Il Palazzo della Torre Merlata ospita anche un Museo d’Arte Sacra.

Castellabate
Castellabate

2. Pollica

Cittadina di duemila abitanti immersa nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, Pollica ha origini molto antiche dato che la sua storia ha inizio nell’VIII secolo: all’epoca l’abitato si trovava poco più a nord dell’attuale, che risale invece a epoche successive. Da vedere, nel centro della cittadina, la seicentesca chiesa di San Nicola, e poi il Palazzo dei principi Capano che furono feudatari di Pollica prima dell’Unità d’Italia, il convento di Santa Maria delle Grazie dove si conservano tele di Nicola Malinconico (uno dei maggiori artisti del Seicento nell’Italia meridionale). Nel territorio comunale si trova anche un’oasi WWF, l’Oasi Blu la Punta, tra le frazioni di Acciaroli e Pioppi, nota perché in estate con escursioni nelle acque antistanti questo tratto di costa si possono vedere delfini scorrazzare per il mare.

Pollica. Foto: Comune di Pollica
Pollica. Foto: Comune di Pollica

3. Acciaroli

Caratteristico borgo adagiato sul mare, frazione di Pollica, è noto perché secondo una tradizione sarebbe stato uno dei borghi preferiti di Ernest Hemingway, che vi avrebbe addirittura soggiornato: mancano le prove al riguardo, ma gli abitanti sono orgogliosi di questa storia. Se insomma tocca dare poco credito a questa storia, ci si può consolare con le bellezze che il borgo offre: per esempio, la Torre Normanna del Duecento, simbolo più riconoscibile di Acciaroli, oppure la chiesa della Santissima Annunziata risalente al XVI secolo, e ancora il famoso porticciolo, per non parlare, naturalmente, delle magnifiche spiagge, tra le più belle della riviera cilentana. Anche il borgo di Acciaroli è compreso nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.

Spiaggia di Acciaroli. Foto: Comune di Pollica
Spiaggia di Acciaroli. Foto: Comune di Pollica

4. Agropoli

L’attuale centro storico di Agropoli ha una conformazione tipicamente medievale (è, anzi, uno dei borghi medievali più belli della provincia di Salerno), ma le sue origini sono antichissime dal momento che il territorio su cui sorge la città, la più popolata del Cilento dopo Capaccio Paestum, risulta abitato fin dalla preistoria. Nel borgo medievale si ammirano la grande porta seicentesca che dà accesso al centro, le mura in buona parte conservata, il Castello di Agropoli circondato da un fossato, la chiesa madre dei Santi Pietro e Paolo. Il locale Palazzo Civico delle Arti conserva anche un Antiquarium che raccoglie reperti archeologici in grado di raccontare la storia antica di Agropoli, dal neolitico fino ad arrivare al Medioevo.

Agropoli. Foto: Wikimedia/RealNordyNed
Agropoli. Foto: Wikimedia/RealNordyNed

5. San Mauro Cilento

Parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, San Mauro Cilento è noto per l’olio e i fichi, per i mulini ad acqua che si trovano nel territorio comunale, e per il suo centro che si sviluppa su due nuclei abitati, Casal Sottano e Casal Soprano. Nel Casal Sottano si ammirano il Palazzo, sede del potere amministrativo del borgo, la chiesa di San Mauro Martire con il suo coro settecentesco, il Museo dell’Eleousa in cui viene ripercorsa la storia della cittadina. A Casal Soprano ci si può invece inoltrare nel quartiere di Sorrentini, dove si trova anche la cinquecentesca cappella dell’Immacolata.

San Mauro Cilento
San Mauro Cilento. Foto: Associazione Nazionale Città dell’Olio

6. San Severino di Centola

La parte vecchia di questo centro, frazione del Comune di Centola, è uno dei borghi più scenografici del Cilento: è infatti aggrappato a uno sperone di roccia che dà sui paesaggi selvaggi della Gola del Diavolo. Il piccolo abitato ha origini medievali (risale a un periodo compreso tra il X e l’XI secolo e le sue radici sono legate alla famiglia Sanseverino, principi di Salerno). Il borgo oggi è disabitato, in quanto abbandonato tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, soprattutto per la posizione scomoda dell’abitato: si possono vedere dall’esterno i resti diroccati delle sue abitazioni (a cominciare dal Palazzo Baronale) e le rovine del Castello e della Torre Longobarda, oltre alle chiese di San Nicola e di Santa Maria degli Angeli. Il borgo abbandonato ospita anche un museo, il Museo dell’Emigrante Cilentano.

San Severino di Centola. Foto: Wikimedia/Casafacilefelice
San Severino di Centola. Foto: Wikimedia/Casafacilefelice

7. Serramezzana

A cinquecento metri sul livello del mare, è uno dei borghi più alti del Cilento. Si trova a una decina di chilometri dalla costa, a poca distanza da San Mauro Cilento e il suo stesso nome fa riferimento alla collocazione dell’abitato: “Serra Mediana” indica infatti che il borgo si trova su di una dorsale collinare “di mezzo”. Caratteristico il centro storico con le sue abitazioni in pietra, il sontuoso Palazzo Materazzi, la chiesa di San Nicola. Oltre a essere uno dei borghi più alti del Cilento è anche uno dei più tranquilli, ed è noto per la sua vocazione agricola: i fichi e l’olio sono i due prodotti che meglio identificano Serramezzana.

Serramezzana. Foto: Wikimedia/Geofix
Serramezzana. Foto: Wikimedia/Geofix

8. Roscigno Vecchia

Anche Roscigno Vecchia è un borgo abbandonato (a causa delle frane che lo hanno reso pericoloso: i suoi abitanti lo lasciarono all’inizio del XX secolo), ma molto caratteristico. L’abitato si sviluppa attorno alla caratteristica piazza Nicotera, con le sue case di pietra a due piani che si dispongono attorno alla fontana al centro della piazza. Da vedere la chiesa di San Nicola di Bari, con la sua singolare torre campanaria di forma tozza e squadrata. Aggirarsi per i vicoli di Roscigno Vecchia è come compiere un viaggio nel tempo, in un borgo dove tutto è rimasto com’era un secolo fa: una tappa da non perdere durante il viaggio in Cilento.

La chiesa di San Nicola a Roscigno Vecchia. Foto di Roberto Vito Gerardo
La chiesa di San Nicola a Roscigno Vecchia. Foto di Roberto Vito Gerardo

9. Ascea

Dominata dalle torri che guardano il borgo e il mare, Ascea nacque attorno all’anno Mille accogliendo gli abitanti dell’antica Velia che si trasferirono più in alto. Il centro storico altro non è che un gruppo di case in pietra che si sviluppano attorno a piazza Bovio, oggi attraversata dalla strada regionale 447, e dove sorge il centro mostre di Elea, l’antica città greca che si trovava più a valle e che i romani poi chiamarono Velia. Dopo una breve visita al centro si può scendere per andare a visitare il Parco Archeologico di Elea-Velia, e poi a Marina di Ascea, frazione moderna immersa nelle pinete, il cui lungomare è uno dei più belli e meglio curati del Cilento.

La torre di Velia ad Ascea
La torre di Velia ad Ascea

10. Camerota

Camerota è nota soprattutto per la sua Marina, dove ci sono alcune delle spiagge più belle del Cilento, meta di un intenso turismo estivo, mentre meno noto, ma non meno interessante, è il suo centro storico, che sorge su di una collina ed è noto anche come “Camerota Alta”. Si tratta di un borgo medievale che si sviluppa attorno al Castello Marchesale, di origini medievali, oggi sede del Museo della Civiltà Contadina e dell’Artigianato. Il nome deriva dal greco kamarotós che significa “incurvato” ed è un riferimento alle grotte calcaree che si trovano nel territorio. A proposito di grotte, nel centro storico è possibile visitare la particolare cappella rupestre di San Biagio, scavata nella roccia.

Camerota. Foto: Wikimedia/Geofix
Camerota. Foto: Wikimedia/Geofix

Borghi del Cilento, quali visitare: i 10 da non perdere
Borghi del Cilento, quali visitare: i 10 da non perdere


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