Venezia piace, e attira turisti nonostante l’introduzione del ticket da 5 euro, superando le previsioni del Comune: dopo 8 dei 29 giorni nei quali era previsto l’ingresso a pagamento per i visitatori giornalieri erano già stati abbondantemente superati i 700mila euro che erano stati stimati come incasso da ticket per l’intero 2024 (tra il 25 aprile e il 14 luglio). Al 2 maggio erano stati 144.645 i visitatori giornalieri che sono entrati con il ticket per un totale di 723.225 euro, un milione di euro dopo l’undicesimo giorno. Al netto degli esenti che sono un nutrito numero: gli ospiti in strutture ricettive infatti non pagano in quanto già versano la tassa di soggiorno, non pagano gli studenti, i lavoratori pendolari, i proprietari di immobili che pagano l’IMU o i titolari di contratti di locazione che non hanno spostato la residenza nella Città antica, i parenti, le gite scolastiche, i residenti in Veneto; chi deve curarsi in una struttura all’interno del comune di Venezia; chi va a trovare una persona residente, che dovrà però fare richiesta per conto dei suoi ospiti.
In sostanza, paga chi visita Venezia in una giornata, cioè chi arriva in città e se ne va senza pernottare. I ‘mordi e fuggi’. Ma proprio sugli amici ospiti di veneziani si può aprire una breccia nel sistema: sono comparse infatti azioni di ‘protesta’ di veneziani contrari al ticket che si propongono di diventare ‘amici da dover ospitare’ per permettere quindi l’ingresso senza pagare. Sono già partite le contromosse attivando la polizia postale.
Ricordiamo che il contributo di accesso a Venezia si basa sulla normativa sperimentale che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021, e ha l’obiettivo di “definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città” e per il 2024 il calendario delle giornate in cui sperimentare il ticket erano i giorni 25, 26, 27, 28, 29 e 30 aprile; 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25, 26 maggio; 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 giugno; 6, 7, 13 e 14 luglio (con l’obbligo di prenotare e pagare per chi entra tra le 8.30 e le 16). Sul portale https://cda.ve.it/it/ è presente una sezione sempre aggiornata delle FAQ.
Un sistema che richiede ogni giorno circa 75 steward informatori in 16 aree; circa 40 steward verificatori e 35 accertatori in circa 15 punti di controllo, i principali dei quali saranno in zona Ferrovia, in zona Piazzale Roma e in zona San Zaccaria. 70 i totem informativi disseminati nei punti di accesso della città, oltre a Chioggia e a Punta Sabbioni.
I numeri dei turisti giornalieri erano stati sottovalutati per bocca dello stesso assessore al Bilancio del comune di Venezia, Michele Zuin: “Abbiamo inserito a bilancio cifre prudenziali”. Il sindaco Luigi Brugnaro ha voluto ricordare che “l’obiettivo del contributo d’accesso è rendere la Città vivibile, per residenti, lavoratori, studenti e turisti. La maggior parte della gente ha capito che vogliamo proteggere la città. È una misura correggibile, migliorabile, però sembra che non abbia dato particolari svantaggi. Nessuno nasconde i problemi e le difficoltà, ma cerchiamo di farcela. Un passo alla volta ce la faremo”. Aggiungendo che “Quest’anno spenderemo più [3 milioni a bilancio, ndr] di quanto incasseremo”.
“Non si è mai fatto nulla per regolare il turismo ed abbiamo creduto che fosse necessario fare qualcosa”, ha spiegato il sindaco di Venezia alla vigilia della prima giornata di sperimentazione. “La paura del cambiamento è legittima, ma anche questa può servire per migliorare ma se la paura blocca tutto non c’è progresso, non c’è futuro. Oggi spendiamo più soldi di quanti ne incassiamo, ma questa non è una spesa è un modo per far capire che bisogna cambiare e quindi diluire le visite alla città, evitando gli intasamenti e le persone lo stanno capendo. La sperimentazione sarà medio lunga dobbiamo raccogliere dati ed informazioni per poi tarare il sistema, offrire servizi come già fa il QR code. Non abbiamo più i finanziamenti della Legge speciale per Venezia, nonostante vengano trovati per il ponte di Messina. La maggior soddisfazione è stato vedere chi si avvicinava ai varchi sventolando il QR code d’accesso: queste persone hanno capito".
Ma guardiamo i numeri in alcune giornate significative. Il giorno di partenza, il 25 aprile, si sono registrate 113.000 persone, di cui 15.700 paganti. Tra gli esenti: quasi 40.000 ospiti in strutture ricettive (che pagano già la tassa di soggiorno), 2.100 parenti di residenti e 2.000 amici di residenti. Inoltre, registrati per tutto il periodo 13.000 studenti e 20.400 lavoratori. In più vanno considerati tutti i residenti e i nati nel Comune di Venezia che possono entrare ed uscire dalla città senza registrazione, esibendo solo il documento di identità. I controlli svolti hanno verificato in totale quasi 14.000 persone, senza rivelare particolari criticità.
Domenica 28 aprile sono stati 16.038 i paganti, in riduzione rispetto al picco del venerdì precedente di 23.600. Numeri complessivamente ridotti confermati anche dalle celle telefoniche. Tra gli esenti: oltre 58.000 ospiti in strutture ricettive, perché pagano già la tassa di soggiorno. Stabili gli esenti residenti in Veneto. Confermati, in quanto sono condizioni permanenti e quindi hanno un voucher fino al 14 luglio, il numero degli studenti (13.000), dei lavoratori (20.500) e dei proprietari di immobili che pagano l’IMU o i titolari di contratti di locazione (6.700) che non hanno spostato la residenza nella Città antica. I controlli svolti hanno verificato in totale 16.409 QR-code, senza rivelare particolari criticità. Bene le presenze nelle isole di Murano e Burano e qualche migliaio di persone ha raggiunto il Lido per il primo vero sole primaverile.
Per la giornata del 30 aprile si sono registrati 16.093 paganti, in calo rispetto al weekend precedente. Stabili, fermandosi a 49.000, gli ospiti in strutture ricettive, perché pagano già la tassa di soggiorno, in quanto il maggior numero si registra nel fine settimana. Da considerare che questo dato sovrappone diverse categorie: arrivi, alloggiati e partenze. Confermati nei numeri complessivi, in quanto sono condizioni permanenti e quindi hanno un voucher fino al 14 luglio, studenti, lavoratori, proprietari di immobili che pagano l’IMU o i titolari di contratti di locazione che non hanno spostato la residenza nella Città antica. I controlli svolti hanno verificato in totale quasi 15.001 QR-code, senza rivelare particolari criticità.
Il primo maggio si erano registrati 19.007 paganti. Stabili, fermandosi poco sopra i 50.000, gli ospiti in strutture ricettive, perché pagano già la tassa di soggiorno, in quanto il maggior numero si registra nel fine settimana. Da considerare che questo dato sovrappone diverse categorie: arrivi, alloggiati e partenze. I controlli svolti hanno verificato in totale quasi 18.864 QR-code, senza rivelare particolari criticità.
Il 5 maggio, undicesimo giorno di sperimentazione si sono registrati erano 12.250 paganti, in calo rispetto al dato di ieri, ed anche alla scorsa domenica. I codici emessi per gli esenti ospiti in strutture ricettive sono poco più di 50.000, che non sono tenuti al pagamento perché versano già la tassa di soggiorno. Da considerare che questo dato sovrappone diverse categorie: arrivi, alloggiati e partenze. Esenti perché residenti in Veneto o nella Città metropolitana: 9.673. Confermati nei numeri complessivi, in quanto spesso sono condizioni permanenti e quindi hanno un voucher fino al 14 luglio, studenti (16.464), lavoratori (22.370), proprietari di immobili che pagano l’IMU o i titolari di contratti di locazione che non hanno spostato la residenza nella Città antica (7.091), nonché per i parenti (2.715). Richieste di esenzione “per altri motivi” a quota 1.304 e gite scolastiche 262. I controlli svolti hanno verificato in totale 13.211 QR-code, senza rilevare particolari criticità.
Foto: Comune di Venezia
Come sta andando il ticket d'accesso a Venezia? Meglio delle previsioni |
L'autore di questo articolo: Andrea Laratta
Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.