Prende il via oggi il ticket d’ingresso a Venezia, che diventa così ufficialmente la prima città italiana a munirsi di un contributo d’accesso per accedere al centro storico. Si continuerà a pagare anche nei giorni 26, 27, 28, 29 e 30 aprile, e poi ancora nei giorni 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25, 26 maggio, poi di nuovo nei giorni 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 giugno e infine quattro giornate a luglio, ovvero il 6, 7, 13 e 14. Il contributo di accesso, fa sapere il Comune di Venezia, “ha l’obiettivo di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città”.
L’importo per il 2024 sarà di 5 euro al giorno e non sono previste riduzioni. Non vi sarà neppure l’individuazione di una soglia di presenze oltre la quale applicare una maggiorazione del contributo di accesso. Il contributo sarà applicato solo alla città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, Sant’Andrea, la Certosa, San Servolo, San Clemente, Poveglia.
La riscossione avverrà direttamente dal Comune di Venezia, soprattutto attraverso una web-app raggiungibile all’indirizzo https://cda.ve.it, realizzata da Venis spa, accedendo alla quale si potrà ottenere il titolo (QR Code) da esibire in caso di controlli. Il titolo attesta il pagamento del contributo o la condizione di esclusione/esenzione e andrà sempre conservato con sé.
Il contributo dovrà essere pagato da tutti i maggiori di 14 anni che entrino nel centro storico di Venezia e che non soggiornano in strutture poste nel Comune di Venezia. Sono esclusi dal pagamento i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede nella Città antica o nelle isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’IMU nel Comune di Venezia. Sono invece esentati dal pagamento del Contributo di accesso, ma dovranno essere registrati sul portale https://cda.ve.it, tutti coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale (turisti pernottanti), i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell’ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il Contributo di accesso, ed una serie ulteriore di esenzioni previste nel Regolamento.
Quanti sono dunque coloro che oggi pagheranno? In realtà una frazione del totale, stando ai primi dati diffusi dal Comune. Su oltre 80mila persone che hanno registrato sull’applicativo la loro presenza in città per quest’oggi, soltanto 7mila hanno pagato il contributo. Gli altri sono tutti esclusi o esentati: ospiti delle strutture ricettive che insistono sul territorio comunale, cittadini veneti, bambini e così via. E si è già creato un movimento no ticket che spinge alla disobbedienza civile e organizza manifestazioni di protesta per ribadire la contrarietà al provvedimento. A guidare le proteste è la lista civica Tutta la Città insieme, per la quale il ticket d’accesso non è altro che uno strumento per fare cassa, che non ridurrà né conterrà i flussi turistici. “Non c’è nessuna riduzione dei flussi, ma c’è la volontà di fare cassa incrementandoli”, argomenta la lista. “Smart Control Room e tassa d’ingresso, non servono in alcun modo e non vengono utilizzati in alcun modo per regolamentare i flussi. Anzi, sembrano fare in modo di incrementarli in modo da avere un utile sempre maggiore. Significativa è anche l’esenzione del ticket per le isole, perché questo significa un incentivo maggiore ad andare a visitare le perle della laguna, che sono già sotto pressione e che registrano la necessità di corse suppletive che vengono attivate. Questo cozza contro i vari niet di Actv a linee o corse che possano aiutare i residenti. Queste le contraddizioni del ticket da un punto di vista di numeri e di utili di cassa, ma la cosa grave rimane il pagamento di un biglietto per entrare in una ‘città-museo’ o ‘parco divertimenti’ e di costringere i residenti a esibire le proprie generalità per potere vivere nella propria città o a dover denunciare le visite di amici e parenti di fuori regione o tante altre casistiche che arrivano a situazioni proprio paradossali. Se Venezia si trova in queste condizioni è perché non sembra più capace di immaginare se stessa, se non come attrazione turistica, nel suo incessante spopolamento. E Mestre da tempo si è messa sempre più a servizio del turismo, diventando dormitorio per i turisti che di giorno affollano Venezia”. E già nella mattinata di oggi si segnalano manifestazioni davanti alla stazione di Santa Lucia.
Venezia, parte oggi il ticket: 5 euro per entrare in città. Ma pagano solo in 7mila |