Il sottosegretario ai beni culturali, Gianluca Vacca (Movimento 5 Stelle), ha risposto alle critiche di quanti hanno fatto notare che la manovra 2019, in fatto di cultura, contiene per lo più tagli. Con un post sulla sua pagina Facebook, Vacca ha voluto chiarire alcuni punti. Sulle assunzioni, ha assicurato che entro il 2021 il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali assumerà 4.000 persone: “Da qualche giorno si scrive e si parla con superficialità di tagli alla cultura nella legge di bilancio, con conseguenti accuse al governo. Non è così. I numeri, che non mentono mai, raccontano ben altro. E allora vale la pena di fare il punto, partendo da un dato di assoluto rilievo: il piano di assunzioni varato dal Mibac, che porterà ad integrare gli organici entro il 2021 con circa 4000 nuovi assunti, mille dei quali extra turnover. Mille persone, cioè, in aggiunta a quelle che verranno assunte per la naturale turnazione dovuta ai pensionamenti. Il tutto, per un capitolo di spesa strutturale aggiuntivo di 37 milioni di euro all’anno. Rispondiamo così alla prima urgente necessità di ripristinare gli organici, visto che chi ci ha preceduto non se ne è occupato lasciando le strutture che operano sui beni culturali con gravi vuoti, ad ogni livello”.
Il sottosegretario fa riferimento al cosiddetto ddl concretezza, un disegno di legge che, qualora approvato, introdurrà lo sblocco del turn-over con possibilità, per le pubbliche amministrazioni, di assumere personale per una spesa pari al 100% di quella relativa al personale di ruolo che ha terminato il servizio l’anno precedente: poiché al MiBAC sono previsti tremila pensionamenti di qui al 2021, se il ddl concretezza si trasfomerà in legge, il ministero stesso potrà assumere tremila nuove unità. Le altre mille unità sono invece quelle previste dalla manovra 2019.
Quanto ai tagli sul bonus per i diciottenni Vacca, ha ammesso che “l’unica voce rivista è quella relativa al bonus cultura”, ma ha motivato i tagli: “nei primi due anni, il totale stanziato – 290 milioni di euro all’anno – non è mai stato speso per intero, perché non tutti i ragazzi si sono iscritti a 18app e tra quelli che si sono iscritti non tutti hanno speso l’intero ammontare di 500 euro. Il trend è in crescita, ma pensare a una rimodulazione dello stanziamento complessivo non solo è giusto, è doveroso. Così come è doveroso assegnare il bonus a chi ne ha più bisogno, privilegiando quindi le fasce economicamente più deboli, e non darlo indiscriminatamente a tutti, anche a chi può tranquillamente permettersi libri, cinema, concerti. È il caso di ricordare anche che il Mibac ha aumentato il numero di giornate a ingresso libero nei musei per tutti e che, per avvicinare in particolare i giovani alla cultura, ha varato importanti provvedimenti per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni, come il biglietto a soli 2 euro per musei e siti archeologici e come l’iniziativa di riservare loro alcuni posti in teatro, per assistere agli spettacoli d’opera, sempre al prezzo vantaggiosissimo di 2 euro”.
Per quel che riguarda le riduzioni al credito d’imposta di cinema e librerie, Vacca ha evidenziato che “si tratta di interventi che riguardano solo una parte delle agevolazioni e che comunque non incidono sul 2019. Cercheremo di ripristinarle già nella legge di bilancio del prossimo anno. Lavoreremo in Parlamento per trovare subito le risorse necessarie e, in generale, per introdurre ulteriori misure anche questa legge di bilancio. Intanto abbiamo varato un piano di investimenti per la sicurezza sui luoghi della cultura da ben 109 milioni, con uno sforzo senza eguali in passato, e, per il 2018, abbiamo assegnato 10 milioni di euro in più al Fondo Unico per lo Spettacolo, recuperando una mancanza della scorsa legislatura”.
Occorre tuttavia sottolineare che sia la manovra 2019 sia il ddl concretezza sono ancora allo stato di bozza, quindi entrambe le proposte di legge sono tuttora passibili di modifiche.
Nella foto: Gianluca Vacca
Gianluca Vacca (M5S): “ma quali tagli? Stiamo investendo in cultura. 4.000 nuovi assunti al MiBAC entro il 2021” |