Il 31 ottobre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il testo del disegno di legge di bilancio per il 2019 (la cosiddetta “manovra”), bollinato dalla Ragioneria di Stato: il disegno sarà dunque ora trasmesso alle Camere per l’iter parlamentare (quindi, ovviamente, i contenuti saranno passibili di modifiche). Sono previste alcune misure per la cultura, ecco quali (in ordine di come appaiono): si tratta soprattutto di riduzioni di spesa.
Istituzione di un fondo di investimenti per gli enti territoriali con risorse per l’edilizia pubblica, la manutenzione della rete viaria, la prevenzione del dissesto idrogeologico e del rischio sismico, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali. All’articolo 16 del testo bollinato (“fondo investimenti enti territoriali”) è prevista la creazione di un fondo per gli enti territoriali che sarà dotato di 3 miliardi di euro per il 2019, 3,4 miliardi per il 2020, 2 miliardi per il 2021, 2,6 miliardi per il 2022, e cifre sempre superiori ai 3 miliardi fino al 2033, quindi di 1,5 miliardi per il 2034. Le ripartizioni delle risorse tra le varie voci di spesa, si legge nel testo, sono individuate “con Decreto dei Ministri competenti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa Intesa in sede di Conferenza unificata, entro 90 giorni dalla pubblicazione dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri DPCM di cui al periodo precedente”.
Mille assunzioni al MiBAC e scorrimento delle graduatorie. All’articolo 28 (“assunzioni nella pubblica amministrazione”) si legge che entro il 2021 il MiBAC dovrà assumere mille unità di personale, 500 all’anno: “al fine di perseguire più efficacemente le missioni istituzionali, il Ministero per i beni e le attività culturali è autorizzato, in deroga ai limiti assunzionali previsti dalla normativa vigente, nel rispetto dell’attuale dotazione organica, ad espletare procedure concorsuali per l’assunzione, a decorrere dall’anno 2020, di 500 unità di personale non dirigenziale, di cui 250 unità Area III-F1 e 250 Area II-F1 e, a decorrere dall’anno 2021, di ulteriori 500 unità di personale di qualifica non dirigenziale, di cui 250 unità Area III-F1 e 250 Area II-F1. Agli oneri assunzionali derivanti dall’attuazione del presente comma, pari ad euro 18.620.405 per l’anno 2020 e ad euro 37.240.810 a decorrere dall’anno 2021, si provvede a valere sulle risorse del fondo di cui all’articolo 1, comma 365, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, lettera b), come rifinanziato ai sensi del comma 1 del presente articolo”. Inoltre, è previsto lo scorrimento delle graduatorie del concorso del 2016: “al fine di garantire una migliore azione di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale, è consentito lo scorrimento, nel limite massimo di spesa di 3,75 milioni, per un numero di posizioni superiore al 100% dei posti messi a concorso, delle graduatorie relative alle procedure di selezione pubblica bandite ai sensi dell’art. 1, commi 328 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015 n. 208, nel rispetto della dotazione organica di cui alla tabella B allegata al regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171. Alla copertura degli oneri, a decorrere dall’anno 2019, si provvede a valere sulle risorse del fondo di cui all’articolo 1, comma 365, della legge 11 dicembre 2016. n. 232, lettera b), come rifinanziato ai sensi del comma 1 del presente articolo”.
Risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche. Vengono prorogate fino al 2020 le funzioni del commissario straordinario per il risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche: le risorse per il mantenimento di tali funzioni verranno reperite riducendo le risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo. Lo si legge all’articolo 46, “risanamento delle fondazioni lirico sinfoniche”.
Tagli ai crediti d’imposta su librerie e sale cinematografiche. La manovra prevede, all’articolo 59 (“ulteriori misure di riduzione della spesa”), la riduzione dei crediti d’imposta su librerie e cinema. “Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, per ciascuno dei crediti d’imposta di cui all’elenco n. 1 allegato alla presente legge, sono stabilite le quote percentuali di fruizione dei crediti d’imposta in maniera tale da assicurare effetti positivi sui saldi di finanza pubblica non inferiori a 5.590.250 euro annui a decorrere dall’anno 2020”. Nell’elenco viene stabilito un taglio di 3.965.250 euro al credito d’imposta per gli esercenti delle sale cinematografiche, di 1.250.000 ai crediti d’imposta (sugli importi pagati a titolo di IMU, TASI, TARI e spese di locazione) per le attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio dei libri, e di 375.000 ai crediti d’imposta delle imprese produttrici di prodotti editoriali che investono in beni strumentali o in programmi di ristrutturazione economica produttiva.
Tagli al bonus diciottenni. Subisce un taglio di 20 milioni di euro il fondo per il bonus cultura riservato ai diciottenni. Lo si legge nello stesso articolo 59: “gli stanziamenti iscritti in bilancio ai sensi della legge 27 dicembre 2017, n. 205 per le finalità di cui all’articolo 1, comma 979, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e successive modificazioni, per l’anno 2019, pari a 290 milioni di euro, sono ridotti per un importo pari a 20 milioni di euro”.
Taglio al contributo per il contenimento della spesa ai musei autonomi. In ragione del fatto che i musei autonomi attuano misure volte ad “assicurare una più efficace realizzazione degli obiettivi istituzionali perseguiti volti a garantire maggiori entrate proprie a decorrere dall’anno 2019”, si legge sempre all’articolo 2019, viene ridotto di 2.350.000 euro il contributo per il contenimento della spesa destinato agli istituti autonomi.
Nell’immagine: Palazzo Montecitorio. Ph. Credit Manfred Heyde.
Mille assunzioni, tagli a librerie, cinema e bonus 18enni: ecco le misure per la cultura nella manovra |