Il ruolo dei privati è fondamentale per la tutela del patrimonio culturale del paese. Lo ha detto oggi il ministro della cultura Dario Franceschini durante il suo intervento alla presentazione del restauro dell’affresco dell’Aurora di Guido Reni (1613-1614) nel Casino dell’Aurora Pallavicini, l’edificio fatto erigere nel Seicento da Scipione Borghese sul sito delle Terme di Costantino al Quirinale e poi nel 1704 acquistato dai Pallavicini Rospigliosi, dai quali prende il nome e che sono tuttora i suoi proprietari. L’edificio non va confuso con l’altro Casino dell’Aurora, quello dei Ludovisi dove si trova l’unico dipinto murale di Caravaggio, e che è attualmente in vendita.
Alla presentazione sono intervenuti, oltre al ministro, la soprintendente speciale di Roma, Daniela Porro, la direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti, il capo Dipartimento di pittura italiana e francese del Prado, David García Cueto, e le restauratrici Laura Cibrario e Fabiola Jatta, che si sono occupate materialmente dell’intervento.
Il Casino dell’Aurora Pallavicini è oggi gestito da una società privata, che lo apre al pubblico una volta al mese (la struttura è utilizzata come centro congressi e location per eventi di vario genere). “Un restauro di immenso valore e una storia di grande collaborazione tra le istituzioni, tra pubblico e privato”, ha detto il ministro Franceschini. “Questa esperienza di successo impone a tutti, a partire dal Ministero, di lavorare con ancora maggiore convinzione alla valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale sia statale che privato. Credo che il nostro Paese dovrebbe avere maggiore consapevolezza dell’importanza di questa ricchezza unica che abbiamo”.
“La collaborazione tra lo Stato e i privati”, ha aggiunto Franceschini, “è perfettamente in linea con i dettami della nostra Costituzione che, all’articolo 9, richiede un impegno complessivo e condiviso di tutti, anche dei cittadini. Purtroppo non è stato sempre così nel passato anche a causa di alti e bassi normativi in questo settore. Noi abbiamo invertito la tendenza, ma dobbiamo fare sempre di più. Anche perché se l’ordinamento impone, come giusto e inevitabile, dei vincoli e dei limiti, lo Stato deve anche riconoscere aiuti, sostegni, protezione, tutela in modo convincente, anche per quanto riguarda il patrimonio custodito dai privati. È importantissima la parte pubblica, ma è anche larghissima e diffusa la bellezza di arte e cultura di proprietà dei privati che è giuridicamente patrimonio di questi ultimi, ma appartiene alla ricchezza del Paese. Grazie, quindi, alla famiglia Pallavicini per quanto fatto per il restauro di questo affresco, ma anche per quello che ha fatto nei decenni per la tutela di queste bellezze e di questi manufatti”.
Franceschini ribadisce: “i privati sono fondamentali per la tutela del patrimonio” |