Franceschini: “abbiamo bisogno di assumere giovani nella pubblica amministrazione”


Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini è intervenuto oggi al Question Time della Camera sul tema del lavoro dei giovani nella cultura e del volontariato nei beni culturali sollevato dalla deputata pentastellata Rosa Alba Testamento. Ecco cosa ha dichiarato. 

Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini, intervenendo oggi al question time della Camera, ha avuto modo di parlare del tema delle assunzioni al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. La questione è stata posta dalla deputata del Movimento 5 Stelle Rosa Alba Testamento che sul tema ha rivolto un’interrogazione al ministro. “Le diverse strutture del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo”, rileva Testamento, “già da un po’ di anni, presentano notevoli carenze di organico, situazione inasprita dalla crisi sanitaria da COVID-19 che sta attraversando il nostro Paese; per farvi fronte, infatti, è stato adottato un piano di assunzioni per il triennio 2019-2021 che prevede l’avvio di procedure di selezione su 5.920 posti disponibili, tuttavia non adeguato e sufficiente a causa dei continui blocchi delle procedure concorsuali e delle diverse difficoltà relative all’emergenza attuale”.

Tuttavia, fa sapere Testamento, “la necessità di sopperire alle carenze di organico ha condotto all’utilizzo sempre più costante, all’interno delle strutture appartenenti ai beni culturali, di figure professionali meno qualificate, assunte con contratti di collaborazione e a tempo determinato e all’impiego di personale volontario”, e “l’aumento di personale volontario nel settore culturale italiano ha sicuramente consentito negli ultimi decenni di recuperare una parte importante del patrimonio culturale, destinato in alternativa a essere abbandonato o a rimanere semisconosciuto, ma ha contribuito all’aumento del precariato e all’utilizzo di figure non altamente specializzate, pregiudicando la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano”. Testamento, pur riconoscendo “il valore dell’opera prestata dai volontari in ambito culturale”, fa sapere che “è essenziale precisare che le forme volontaristiche non possono sostituirsi alle prestazioni lavorative vere e proprie e specializzate nel settore”. Secondo la deputata pentastellata, “il quadro normativo attuale ha agevolato la trasformazione del volontariato in vero e proprio lavoro gratuito mascherato, nonché incentivato il suo sistematico utilizzo in sostituzione del lavoro retribuito e qualificato. Tale situazione non ha fatto altro che alterare il mercato del lavoro nel settore, condizionandone non solo le possibilità di accesso da parte dei professionisti e i loro livelli retributivi, ma anche la qualità dei servizi culturali offerti”. Testamento ha dunque chiesto quali iniziative il ministro intenda adottare al fine di valorizzare e incrementare i professionisti del settore dei beni culturali, per garantire una più adeguata qualificazione e professionalità nel settore culturale, in quanto cardine del benessere socio-economico del paese.

Franceschini ha risposto premettendo che “i temi sollevati sono assolutamente fondati, sia perché si tratta di dare la possibilità di uno sbocco adeguatamente riconosciuto a tutte le persone che hanno studiato (e sono tante) e che si sono professionalizzate nel settore dei beni culturali nel nostro paese, sia contemporaneamente di dare funzionalità ed efficienza al ministero che, come in generale tutta la pubblica amministrazione, ma in particolare anche nel mio settore, ha un un’età media molto avanzata, che richiede innesti di giovani competenze, di tecnologie, di competenze nuove e al passo coi tempi”.

“Con il Piano triennale dei fabbisogni del personale 2019-2021”, ha detto Franceschini, “si è previsto anche il reclutamento di 250 professionalità specialistiche di qualifica non dirigenziale. Sono bibliotecari, archivisti, architetti, storici dell’arte, archeologi, paleontologi, biologi. Già nel periodo 2017-2018, grazie a un concorso bandito nel 2016 (era un periodo di blocco assunzionale in cui si riuscì ad avere una deroga) sono stati assunti mille funzionari tecnici, quali archeologi, architetti, storici dell’arte, bibliotecari, archivisti, esperti di promozione e formazione che sono già mediamente giovani di grande qualità in servizio presso il Ministero. Il decreto-legge n. 104, il cosiddetto decreto Agosto, ha previsto la possibilità di svolgere un apposito corso-concorso (è una novità per la nostra Pubblica amministrazione) per reclutare dirigenti dotati di specifiche professionalità tecniche nei settori della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, sulla base di una specifica collaborazione tra la scuola del patrimonio del Ministero e la Scuola nazionale di pubblica amministrazione, ed è già in fase attuativa”. Franceschini si riferisce a una misura contenuta nel decreto agosto e ufficialmente approvata a ottobre con la conversione in legge del decreto.

“In aggiunta a questo”, ha affermato poi Franceschini, “sono state adottate nell’ultimo decreto specifiche misure ispirate alle esperienze positive realizzate a Pompei e in altri Istituti autonomi, la possibilità per gli uffici periferici del Ministero di ricorrere a contratti di collaborazione per professionisti esperti in materia di tutela del patrimonio culturale”.

“Basta questo?”, si domanda Franceschini. “No, assolutamente non basta”, conclude il ministro. “Potrei ricordare il Fondo giovani per la cultura e altre misure. C’è un bisogno di innestare nuove professionalità, non è soltanto il tema di dare uno sbocco ai tanti che studiano in questo settore, ma anche di far funzionare i settori della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, che hanno bisogno di energie nuove. Io lo voglio dire, come tema di carattere generale: è finita la stagione in cui le assunzioni nella Pubblica amministrazione sollevavano ondate di critiche e sospetti di clientelismo; oggi noi abbiamo bisogno, se vogliamo tenere il passo con le nuove tecnologie, con la digitalizzazione, con l’aspirazione di semplificazione, di abbassare l’età media e di portare giovani professionalità all’interno della Pubblica amministrazione. Ce ne è un grande bisogno e credo che sarà una delle scelte che il Governo e il Parlamento dovranno affrontare nei prossimi mesi”.

Franceschini: “abbiamo bisogno di assumere giovani nella pubblica amministrazione”
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