Le Gallerie degli Uffizi e la Fondazione CR Firenze hanno annunciato l’avvio del nuovo programma espositivo degli Uffizi Diffusi, progetto che mira a portare l’arte fuori dai grandi circuiti museali e a valorizzare i piccoli musei del territorio toscano. La nuova intesa, presentata dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde e dal presidente della Fondazione CR Firenze Bernabò Bocca, nasce sulla scia del successo ottenuto con la precedente iniziativa Terre degli Uffizi, che negli ultimi quattro anni ha saputo coniugare qualità espositiva, incremento dei visitatori e promozione del patrimonio locale.
“Questa nuova concezione degli Uffizi Diffusi”, dice Simone Verde, direttore degli Uffizi, “punterà, grazie al partenariato strategico con Fondazione CR Firenze e alle sua insostituibile solidità, a uno slancio ulteriore con la nascita di veri e propri poli territoriali della cultura caratterizzati dallo sviluppo di competenze di lunga durata e di livello nazionale, così come merita un territorio culturalmente e storicamente ricco quale quello interessato”.
“La Fondazione CR Firenze”, sottolinea il presidente Bernabò Bocca, “è impegnata a promuovere lo sviluppo del territorio e il bene della comunità, attraverso un articolato sistema di erogazioni che abbraccia cinque ambiti principali, tra cui l’arte e la valorizzazione del patrimonio culturale. In questo contesto, la collaborazione tra enti locali e istituzioni culturali come Le Gallerie degli Uffizi rappresenta un elemento fondamentale per il successo delle iniziative della Fondazione, contribuendo in maniera significativa al raggiungimento della propria missione in ambito culturale con azioni di promozione e mediazione dei beni culturali, affinché la valorizzazione del patrimonio storico artistico, consenta opportunità di crescita e di sviluppo economico per le comunità. Con i nuovi Uffizi Diffusi prosegue quindi la nostra linea strategica di marketing culturale territoriale Piccoli Grandi Musei che da oltre 20 anni si occupa di promuovere le risorse culturali locali, dall’arte all’artigianato, dal paesaggio ai saperi tradizionali”.
La nuova intesa nasce dai risultati importanti raggiunti con gli Uffizi Diffusi (qui un’intervista sul progetto ad Eike Schmidt, il direttore degli Uffizi che ha ideato l’iniziativa) e in particolare con il progetto Terre degli Uffizi, partito nel 2020. In quattro anni, il programma Terre degli Uffizi ha portato alla realizzazione di 22 mostre in 13 Comuni, con il coinvolgimento di 15 musei nei territori del Valdarno, della Valdelsa, della Valdichiana e del Chianti fiorentino. Le esposizioni hanno messo in mostra 80 opere concesse in prestito dalle Gallerie degli Uffizi, portando a un aumento del 30% dei visitatori nei piccoli musei coinvolti. In tutto, il progetto ha portato 45.688 visitatori nel 2021, 63.865 visitatori nel 2022 e 35.443 visitatori nel 2023: numeri importanti per piccole realtà del territorio, spesso lontane dai grandi centri.
Un dato particolarmente significativo riguarda l’impatto sulle nuove presenze: il 72% dei visitatori ha dichiarato di aver visitato per la prima volta i musei coinvolti grazie alle mostre di Terre degli Uffizi. Tra i turisti che pernottano nelle zone interessate, il 30% ha indicato proprio queste mostre come motivazione principale del viaggio, confermando l’efficacia del progetto nel rilanciare il turismo culturale.
Uno sguardo all’età dei visitatori: più della metà è un pubblico con più di 46 anni (il 36,4% è over 60 e rappresenta la fascia maggioritaria, mentre il 24,1% ha tra i 46 e i 60 anni). Il 25,1% del pubblico è compreso nella fascia dai 31 ai 45 anni, l’11% sono giovani dai 18 ai 30 anni, mentre gli under 18 sono il 3,5% del pubblico. La maggior parte del pubblico viene dalla Toscana, ma una buona metà dei visitatori proviene da altre regioni italiane o dall’estero. Ancora, il 55% del pubblico è composto da visitatori che pernottano almeno una notte nel territorio, e di questi il 30% ha dichiarato che la visita alla mostra era proprio il motivo del viaggio. Si tratta per lo più di un turismo breve: il 53,5% soggiorna per un massimo di tre giorni, anche se c’è un buon 29,6% che sta tra i 4 e i 7 giorni, e un 13,7% che si ferma dagli 8 ai 15 giorni.
La novità più importante dell’accordo riguarda la call rivolta ai Comuni dei territori di riferimento della Fondazione CR Firenze. L’invito è chiaro: presentare progetti espositivi originali da allestire nei piccoli musei locali. I progetti, una volta presentati, verranno sottoposti alla valutazione di una commissione congiunta composta da esperti delle Gallerie degli Uffizi e della Fondazione CR Firenze.
L’iniziativa si propone non solo di dare visibilità al patrimonio artistico locale, ma anche di rilanciare il turismo culturale in aree meno frequentate, con un impatto concreto sull’economia dei territori coinvolti. L’accordo punta inoltre a rafforzare i piccoli musei dotandoli di sistemi di sicurezza all’avanguardia e servizi adeguati agli standard internazionali, oltre a favorire la professionalizzazione del personale del settore museale. L’obiettivo del nuovo programma “Uffizi Diffusi” è quello di ampliare ulteriormente il raggio d’azione dell’iniziativa, coinvolgendo nuovi musei, nuovi Comuni e offrendo un contributo concreto alla crescita culturale ed economica del territorio. La diffusione delle mostre in piccoli centri consentirà non solo di decongestionare i flussi turistici nelle grandi città, ma anche di portare l’arte a un pubblico più ampio. Se dunque il progetto Terre degli Uffizi ha saputo attrarre migliaia di visitatori e rilanciare l’immagine dei piccoli musei toscani, con il nuovo programma Uffizi Diffusi le aspettative sono ancora più alte. La professionalizzazione del personale museale e il miglioramento delle infrastrutture espositive consentiranno di offrire al pubblico un’esperienza di visita sempre più completa e coinvolgente, all’altezza degli standard internazionali. Il marchio Uffizi Diffusi si candida così a diventare un punto di riferimento per la promozione del patrimonio artistico toscano, consolidando il legame tra grandi istituzioni culturali come le Gallerie degli Uffizi e i piccoli musei di provincia.