Undici anni dopo il terremoto che colpì l’Emilia nel 2012, finalmente riapre la Civica Pinacoteca di Cento “il Guercino”, che divenne inagibile dopo quella data e per tornare visitabile ha richiesto lunghi lavori di restauro. La pinacoteca si presenta dunque di nuovo al suo pubblico, con 120 opere tra pitture e sculture, 46 disegni e 20 affreschi staccati: l’appuntamento per l’inaugurazione è per sabato 25 novembre. Il pubblico e gli appassionati d’arte potranno ammirare 16 pale d’altare e quadri, 20 affreschi staccati e 11 disegni di Giovanni Francesco Barbieri (Cento, 1591 – Bologna, 1666), detto il Guercino, insieme a tante altre opere di artisti di pregio come Scarsellino, Guido Reni, Ludovico Carracci, Matteo Loves per citarne alcuni, ritornati nella loro sede dopo essere stati custoditi per tanti anni nel centro di raccolta di Sassuolo, tornando di tanto in tanto visibili in occasione di mostre, come quella che si è tenuta proprio a Cento nel 2019 e che ha in parte restituito le opere dell’artista alla città.
Confermandosi la sede museale con la concentrazione maggiore al mondo delle opere del Guercino, tra cui i capolavori come La cattedra di San Pietro, Cristo risorto appare alla Madre, La Madonna con Bambino benedicente, e anche grazie ai prestiti di due importanti realtà quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento (9 opere, tra le quali il primo affresco realizzato dal giovane Guercino, che raffigura la “Madonna di Reggio”, ovvero la Madonna della Ghiara) e Credem Banca (6 opere, tra le quali il Matrimonio mistico di Santa Caterina, capolavoro giovanile del pittore centese), la Civica Pinacoteca conclude così un cantiere durato circa due anni. I lavori, affidati dal Comune allo studio bolognese Open Project, sono stati resi possibili grazie al finanziamento del Commissario Delegato per la Ricostruzione Sisma 2012 Regione Emilia Romagna pari a € 2.955.000,00 e grazie a un contributo ministeriale di € 988.900,00 ottenuto tramite il Fondo Cultura 2021 che ha permesso di realizzare l’allestimento museale e la nuova immagine del museo.
Il percorso scientifico ed espositivo, a cura dell’Ufficio Cultura del Comune di Cento, in particolare di Lorenzo Lorenzini ed Elena Bastelli, è studiato sui due livelli dell’edificio: al piano terra, con un criterio cronologico, si ricostruisce il tessuto storico e culturale della città in base alle opere qualitativamente più rilevanti del territorio. Il primo piano è invece dedicato interamente a Guercino e alla sua scuola, comprese le due ultime sale dedicate alla pittura di genere e al ritratto nel quale sono presenti significativi esempi della bottega. Questa peculiarità offrirà al visitatore la possibilità di percepire in un unico luogo l’evoluzione stilistica non solo del maestro, ma anche dei suoi allievi e collaboratori.
In dialogo con il percorso ideato dai curatori, tutte le lavorazioni di miglioramento sismico e allestimento museale sono state svolte da Open Project sotto la supervisione dell’architetto Beatrice Contri, Dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Cento, e responsabile di tutte le fasi del procedimento di gara e appalto.
L’importanza di questa riapertura è stata sostenuta, oltre che dalla Regione Emilia Romagna, anche dal Comune di Bologna, che proprio in questi giorni sta celebrando il maestro della pittura barocca con diverse iniziative, non solo in città: dall’8 ottobre con il progetto espositivo Guercino e i suoi allievi. Dalle “teste di carattere” ai ritratti a cura di Silvia Battistini presso le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna; a seguire la mostra Guercino nello studio a cura di Barbara Ghelfi e di Raffaella Morselli dal 28 ottobre alla Pinacoteca Nazionale di Bologna; e per concludere il 3 dicembre presso la Pinacoteca “Graziano Campanini” - “Le Scuole” di Pieve di Cento, inaugurerà una piccola mostra in cui sarà esposto uno dei cicli di affreschi di Casa Pannini sempre realizzati dal Guercino. A tutto questo si aggiungono una serie di percorsi permanenti (“itinerari”) curati da Bologna Welcome e dedicati alla riscoperta del maestro del barocco emiliano nel suo territorio.
In occasione della riapertura della Pinacoteca, Cento festeggerà con un ricco programma di iniziative a partire da venerdì 24 fino a domenica 26. Per citarne alcune: la proiezione del documentario di Giulia Giapponesi Guercino. Uno su Cento; numerosi concerti alla scoperta di luoghi legati alla vita e alle opere del Guercino; una giornata di studi curata dal Centro Studi Internazionale “Il Guercino”, che vedrà l’intervento dei maggiori studiosi internazionali del pittore; la rievocazione storica del mercato contadino seicentesco ispirato alla tela di Guercino La Fiera sul Reno Vecchio; laboratori didattici e tanto altro.
Sarà inoltre possibile acquistare presso il bookshop della Pinacoteca il catalogo della Pinacoteca, a cura di Lorenzo Lorenzini con il supporto tecnico di Silvana Editoriale, reso possibile grazie al contributo di tre realtà locali: Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, Imprenditori Centesi per la Cultura e Amici della Pinacoteca.
Infine, con uno sguardo al futuro, l’8 febbraio 2024 Cento ricorderà il Guercino con un concerto di musica barocca nella Basilica Collegiata di San Biagio. Per la prima volta sarà esposto il Libro dei Battesimi dell’Archivio Parrocchiale di San Biagio, con l’atto originale del battesimo del Guercino (così soprannominato a causa di un forte strabismo causato ancora in fasce, per sua stessa testimonianza, da uno spavento improvviso), avvenuto l’8 febbraio 1591 proprio nella chiesa di San Biagio.