Per la prima volta vanno in mostra i Vecchioni d’artista: Palazzo d’Accursio a Bologna, nella Sala della Manica Lunga, ospita fino al 9 gennaio 2022 la rassegna Vecchi Vecchioni. Capodanni d’artista in mostra per celebrare la caratteristica del Capodanno bolognese.
Da quasi un secolo il passaggio dal vecchio al nuovo anno è scandito nel capoluogo dell’Emilia Romagna dal rogo del Vecchione, gigantesca scultura che, allo scoccare della mezzanotte, viene bruciata in Piazza Maggiore, simboleggiando il saluto all’anno appena trascorso. Dagli anni Novanta del secolo scorso l’ideazione del Vecchione viene affidata dal Comune ad artisti legati alla città. La poetica delle artiste e artisti ha arricchito il rogo di messaggi diversi ogni anno, con pensieri legati alla condizione umana e alla attualità, proponendo riflessioni e simbologie: dal razzismo alle tematiche ambientali, dalla crisi economica ai rischi dell’individualismo, fino alle paure dei nostri giorni.
Il percorso espositivo intende restituire quasi trent’anni di storia attraverso manifesti d’epoca e prototipi realizzati dagli stessi artisti come miniature dei grandi fantocci che sono stati bruciati in piazza.
Aprono la mostra i cinque Vecchioni a misura d’uomo realizzati negli anni Novanta da Gabriele Lamberti, Pirro Cuniberti, Emilio Tadini, Tullio Pericoli ed Emanuele Luzzati, finora custoditi nei magazzini comunali. Si prosegue con i modelli in scala ridotta dei Vecchioni degli anni Duemila: il Mago Nero di Cuoghi Corsello (2005), da cui fuoriescono serpenti simbolo di pensieri funesti, la “Vecchia” dell’illustratrice e fumettista Francesca Ghermandi (2007), l’opera dello street artist Ericailcane (2008), figura antropomorfa con la testa dei suoi noti animali fantastici, la Rana di Marco Dugo (2010), il Palombaro di Paper Resistance che si spinge negli abissi della crisi economica e morale (2011), la Scimmia Meccanica di PetriPaselli (2012), che gli artisti hanno realizzato ex-novo proprio in occasione dell’esposizione. E ancora, l’annaffiatoio bucato del duo TO/LET, riflessione sulle problematiche ambientali (2013), il mostro a quattrocchi di Andreco (2015), la Donkeys Tower (Torre degli Asini) di Cristian Chironi, fantasiosa reinterpretazione di uno dei simboli cittadini (2015), l’Ussaro di Andrea Bruno, appello ad abbandonare la paura dello straniero (2016). Completano la mostra il Vecchione partecipato di Cantieri Meticci, realizzato insieme a un migliaio di cittadini vecchi e nuovi nel 2019, ultimo rogo acceso in Piazza Maggiore, e la proiezione del Vecchione digitale di Chiara Rapaccini, in arte RAP, che nel 2020 ha realizzato un poetico corto animato sulle note di Futura di Lucio Dalla, che ha ‘bruciato virtualmente’ sui canali digitali del Comune alla mezzanotte del 31 dicembre 2020.
Infine, il modellino del vecchione Vecchio come una torre, progetto del collettivo artistico Parasite 2.0, vincitore del bando di quest’anno, che, a causa della pandemia, non brucerà in piazza.
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30, compresi i festivi, ed è ad accesso gratuito.
Titolo mostra | Vecchi Vecchioni. Capodanni d'artista | Città | Bologna | Sede | Palazzo d'Accursio | Date | Dal 28/12/2021 al 09/01/2022 | Temi | Bologna |
Per la prima volta riuniti in una mostra i Vecchioni di Bologna |