Sono durate pochissimo le intenzioni di Marco Goldin di interrompere le sue mostre. Il sindaco di Padova, Sergio Giordani, e l’Assessore alla Cultura, Andrea Colasio, insieme a Marco Goldin, hanno infatti annunciato un nuovo progetto, di cui Goldin è come al solito ideatore e creatore, dal titolo Padova. La meraviglia del colore. Il progetto, che sarà organizzato con Linea d’ombra, si concretizzerà tra il 2020 e il 2022.
Presentando l’accordo, Sergio Giordani ha voluto ribadire che “Investire in cultura, a partire dalla tutela e dalla valorizzazione del nostro patrimonio, significa scommettere sulle potenzialità di Padova come grande realtà metropolitana, in grado di svolgere una vera e propria funzione di magnete, di attrattore di energie creative. Significa pensare Padova come luogo dell’innovazione e della ricerca, ma anche della sperimentazione dei linguaggi artistici e dell’inclusione sociale”, mentre Andrea Colasio ha affermato di essersi ispirato ad “André Malraux, ministro francese della cultura nel 1959, che intuì come, per poter avvicinare alla cultura gruppi di popolazione estranei ai ridotti circuiti della fruizione scientifica, fosse necessario generare dei processi inediti e ricorrere alla “meraviglia” che la bellezza può generare”. Ed ha aggiunto: “Nel definire il palinsesto degli eventi si è lavorato con Marco Goldin per ancorare le mostre all’eccezionalità e all’unicità del percorso che ha visto Padova ottenere la candidatura italiana Unesco per il 2020. Con queste mostre si apre pertanto un dialogo serrato tra l’identità profonda della città e gli eventi da essa ospitati. Un percorso e un progetto, questo della Urbs picta, incentrato proprio sulla meraviglia del colore suscitata, sin dal Trecento, dall’opera di Giotto e dei grandi artisti che ne hanno seguito le orme nella citta antenorea: un’eccezionalità del ciclo pittorico già sottolineata nelle cronache dell’epoca che rappresentavano la città come maravejosa”.
Il primo appuntamento di Padova. La meraviglia del colore, al Centro Altinate San Gaetano, si terrà dal 10 ottobre 2020 all’11 aprile 2021, dove protagonista sarà Vincent van Gogh. Sarà una rassegna ricca di capolavori. Saranno esposte infatti circa cento opere del celebre artista, tra dipinti e disegni, con prestiti di assoluta eccezione da molti musei europei e americani e in modo particolare dal Van Gogh Museum di Amsterdam e dal Kröller-Müller Museum di Otterlo.
Sergio Giordani ha inoltre dichiarato: “Un’occasione che poggia anche su uno specifico anniversario: i 25 anni di Linea d’ombra, nel 2021, e che la nostra Città è ben lieta di celebrare con l’organizzazione di queste mostre, che si inscrivono a pieno titolo in quel percorso fortemente innovativo che ha contraddistinto la storia di Marco Goldin sin dagli esordi. Goldin, in tutti questi anni, ha dimostrato di saper coniugare, con la sua grande professionalità, la curatela e l’organizzazione di grandi mostre, la cui cifra non è solo quella del rigore scientifico, ma anche quella di fungere da attrattore di un grande pubblico, affascinato dall’originalità e dalla “magia” dei suoi eventi”.
Ancora al Centro Altinate San Gaetano, dal 30 ottobre 2021 al primo maggio 2022, si terrà un’altra mostra: Storia dei cieli da Canaletto a Monet. L’incanto dell’azzurro e altri colori dai vedutisti agli impressionisti, un’ampia rassegna storica, di carattere tematico, che ben rappresenta uno dei filoni entro i quali si è sviluppata l’attività di Linea d’ombra soprattutto nell’ultimo decennio. Ma soprattutto una mostra che, dato il suo argomento, non può che farsi a Padova e per la città di Padova è espressamente pensata.
Infatti due giganti, Giotto con la Cappella degli Scrovegni e Galileo con i suoi studi e con l’utilizzo del cannocchiale, fanno da sfondo, segnandone idealmente l’incipit, a questo magnifico viaggio nella profondità dei cieli. Dipinti, e vissuti, con sensibilità diversissime da molti grandi artisti. La mostra si sofferma sugli ultimi tre secoli, a partire dal racconto documentario del Vedutismo veneziano, ma con l’anticipazione, nel prologo, dettata dal più grande pittore di cieli del XVII secolo, l’olandese Jacob van Ruisdael. È il momento in cui il cielo e la natura si consegnano finalmente alla verità del vedere. Poi saranno i capolavori tra gli altri di Canaletto, Bellotto e Guardi accanto a quelli di Turner, Friedrich e Constable. Quindi Corot, l’ingresso in scena della fotografia con Le Gray, i nuovissimi cieli impressionisti e soprattutto quelli del più grande tra tutti, Claude Monet, presente con 15 dipinti. L’epilogo si insinua nel pieno Novecento, come nel prologo con un’unica presenza. Quando il cielo, con Nicolas de Staël, non è più quanto sovrasta ma quello che è dentro ciascuno. Lui il più straziato pittore di cieli della storia pittorica del Novecento.
Saranno molteplici gli eventi collaterali legati alle due grandi esposizioni, che avranno spesso quale sede deputata il bellissimo auditorium sito all’interno del Centro Altinate San Gaetano.
“Con Padova. La meraviglia del colore, scegliamo di porci quale città di riferimento nel mondo dell’arte. Come città ci proponiamo di offrire ai visitatori di queste due bellissime mostre, la migliore accoglienza. Sia per gli stessi padovani sia per coloro che in questa occasione raggiungeranno Padova" ha concluso il sindaco.
Immagine: Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro grigio (1887; Amsterdam, Van Gogh Museum)
Fonte: comunicato
Titolo mostra | Padova. La meraviglia del colore | Città | sedi varie | Sede | sedi varie | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Temi | Vincent Van Gogh |
Goldin torna tra il 2020 e il 2022 con un progetto che porterà a Padova van Gogh, i vedutisti e gli impressionisti |