Dopo la mostra del Mart di Rovereto di quest’inverno, la più grande rassegna di sempre su Alceo Dossena (Cremona, 1878 - Roma, 1937), le opere del leggendario falsario cremonese tornano protagoniste di un’esposizione: si tratta di Fakes, il falso nell’arte, in programma dal 7 aprile al 31 luglio 2022 a Ferrara, presso Palazzo Bonacossi.
Si tratterà di una mostra a intresso gratuito strutturata su di un percorso che partirà da Alceo Dossena, l’autore vissuto tra Otto e Novecento che creò capolavori attribuiti ai grandi maestri del passato e finiti anche in molte collezioni e musei all’estero, arrivando fino ai falsi Modigliani, con riferimento alla beffa del 1984, quando nel fosso reale di Livorno furono rinvenute due teste attribuite erroneamente all’artista più famoso della città toscana di cui correva proprio in quell’anno il centenario della nascita. In quell’occasione l’attuale presidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi, ideatore della mostra (e che presterà diverse opere, provenienti dalla Fondazione Cavallini Sgarbi), con Mario Spagnol, manifestò dubbi sull’originalità delle opere. Nella presentazione della mostra Sgarbi sottolinea come questa vicenda evidenzi che “la critica deve pronunciarsi autonomamente, mettendo in discussione anche gli accertamenti tecnici. Questo è il principio su cui si afferma il primato della critica”.
L’esposizione, fanno sapere dalla Fondazione di Ferrara Arte, sarà diversa rispetto a quella di Rovereto: non ci saranno le opere delle collezioni statali e il nucleo di Dossena conservato al Museo Civico di Pescia, ma ci sarà una sezione dedicata all’arte “neo-estense”, che documenterà, attraverso un gruppo di sculture, l’attività di falsari e copisti padani che operarono nell’area di Ferrara tra l’Otto e il Novecento. In tutto saranno circa 90 le opere in mostra: al centro della rassegna il tema del falso nell’arte attraverso i capolavori di Alceo Dossena formidabile creatore di sculture nello stile greco, etrusco e dei più grandi maestri italiani del Trecento e del Rinascimento, di Giovanni Bastianini, il più celebre scultore-falsario dell’Ottocento, delle opere realizzate per protesta dallo scultore Angelo Froglia e per scherzo da Pietro Luridiana, Pier Francesco Ferrucci e Michele Ghelarducci, autori, nel 1984, della beffa delle teste attribuite ad Amedeo Modigliani. Le opere scultoree dialogheranno anche con un piccolo ma prezioso nucleo di dipinti di Icilio Federico Joni e Umberto Giunti, che si specializzarono in tavole dal fondo oro, che ricalcano lo stile dei Primitivi senesi.
“Quello che apriremo a Bonacossi”, afferma l’assessore alla cultura Marco Gulinelli, “sarà un percorso curioso e avvincente tra casi di falsi eclatanti e colpi di scena. C’è chi, come Sainte-Beuve, si è spinto a dire che ’l’ultima parola dell’arte la trovo nella contraffazione’. Senza arrivare a queste considerazioni così tranchant e forse discutibili, non c’è dubbio che la storia dell’arte sia stata percorsa da casi di falsari ’eccellenti’ e di altrettanto ’eccellenti’ false attribuzioni che hanno segnato la stessa storia dell’arte rivelando, come nel caso di Dossena, un evidente ’talento’ anche nella mano di certi copiatori e falsari”.
La mostra, come anticipato, sarà ad accesso gratuito con apertura al pubblico il giovedì e venerdì, dalle 15 alle 18,30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 18,30, salvo ulteriori aperture straordinarie che potranno essere valutate anche in coincidenza di iniziative particolari o festività.
Titolo mostra | Fakes, il falso nell'arte | Città | Ferrara | Sede | Palazzo Bonacossi | Date | Dal 07/04/2022 al 31/07/2022 | Artisti | Alceo Dossena, Icilio Federico Joni, Umberto Giunti, Giovanni Bastianini | Temi | Novecento |