La Francia rivede le regole per l’esportazione dei beni culturali: come in Italia, infatti, le opere d’arte sono soggette al rilascio di un’apposita autorizzazione per poter circolare all’estero. In Italia la disciplina è stata riformata di recente, a seguito di un dibattito molto serrato: era il 2017 quando entrava in vigore la riforma dell’esportazione dei beni culturali che alzava la soglia temporale di tutela per le opere da 50 a 70 anni (significa che solo le opere più vecchie di settant’anni devono chiedere la partecipazione: quelle più recenti possono invece circolare semplicemente con autocertificazione) e introduceva una soglia di valore di 13.500 euro, ovvero le opere il cui valore venga ritenuto dal proprietario inferiore a tale cifra sono esentate dal normale iter autorizzativo (basta l’autocertificazione).
In Francia la legge prevede una soglia temporale di 50 anni (nella maggior parte dei casi), e soglie di valore che dipendono dalla tipologia del bene: 15.000 euro per dipinti, carte geografiche, disegni, stampe, poster, fotografie, film e monete posteriori al 1500, 1.500 per incunaboli, manoscritti, documenti antichi e reperti archeologici con più di cento anni d’età e monete anteriori al 1500 che non provengano direttamente da scavi o siti archeologici, 30.000 per gli acquerelli, 50.000 per le sculture, esemplari di collezioni zoologiche, botaniche, mineralogiche e anatomiche, pezzi d’interesse storico, paleontologico, etnografico, numismatico e filatelico, mezzi di trasporto, e altri oggetti non compresi nei primi 14 punti.
Il nuovo decreto, il 2020-1718, eleva le soglie per diverse categorie di beni: la soglia dei dipinti passa addirittura a 300.000 euro, gli acquerelli da 30 passano a 50.000, i disegni da 15 a 30.000, le stampe e i poster da 15 a 20.000, le sculture da 50 a 100.000, le fotografie da 15 a 25.000, gli incunaboli, i manoscritti, i documenti antichi passano a 3.000, le carte geografiche antiche passano da 15 a 25.000, e i reperti di carattere storico, paleontologico, etnografico, numismatico e filatelico da 50 a 100.000.
Infine, il decreto introduce una novità per snellire il processo: è prevista la possibilità, per l’amministrazione pubblica, di comunicare con i richiedenti in forma elettronica. La normativa è entrata in vigore il 1° gennaio, per i beni per i quali era stata fatta domanda prima si applicano le soglie precedenti.
Nella foto: ingresso della sede del Ministero della Cultura francese al Palais Royal.
Francia, nuove regole per esportare beni culturali: forti incrementi alle soglie di valore |