Il documentario sul grande fotografo Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Roncocesi, 1992) intitolato Infinito. L’universo di Luigi Ghirri, realizzato in occasione del trentennale della sua scomparsa con la regia di Matteo Parisini e la voce di Stefano Accorsi, sarà protagonista di un tour italiano, grazie al sostegno di Marazzi Group. Il legame che unisce Marazzi Ceramiche, fondata a Sassuolo nel 1935 da Filippo Marazzi, e il fotografo Luigi Ghirri, che in una frazione di Sassuolo si trasferì con la famiglia subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, non è rappresentato soltanto dal territorio tra Modena e Reggio Emilia che fa da sfondo alla crescente fortuna della fabbrica e alla vita del fotografo, ma diventa un vero sodalizio che per dieci anni, dal 1975 al 1985, apre a Ghirri le porte della fabbrica, permettendogli di sperimentare e approfondire nuovi aspetti della sua ricerca. Questo legame è stato al centro, nel 2021, del progetto Luigi Ghirri. The Marazzi Years 1975 – 1985, che ha visto la produzione di un volume e la realizzazione di un focus espositivo e di due mostre.
Sostenuto da Marazzi, il documentario, dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma 2022, intraprende quindi il suo viaggio italiano facendo tappa in alcuni dei più importanti festival dedicati al cinema e nei luoghi legati al cinema d’autore e all’arte: giovedì 17 novembre alle ore 21.15 al Cinema Masetti di Fano; venerdì 18 novembre alle ore 21 al Cinema Rosebud di Reggio Emilia; sabato 19 novembre alle ore 18 negli spazi della Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a mare; lunedì 21 novembre alle ore 21.15 al Terminale Cinema di Prato; mercoledì 23 novembre alle ore 21.15 al Cinema Eden di Carpi. Venerdì 25 novembre grande appuntamento per due proiezioni alle 16.30 (Sala President) e alle 21.30 (Sala Rubino) alla presenza di Adele Ghirri e del regista Matteo Parisini al Cinema Anteo di Milano, in occasione del Milano Design Film Festival, con la partecipazione del film all’interno di MDFF Official Selection. Si proseguirà sabato 26 novembre alle ore 21 con una proiezione al Supercinema di Santarcangelo di Romagna e poi lunedì 5 dicembre 2022 alle ore 21 al Cinema Eliseo di Cesena; martedì 6 dicembre 2022 sempre alle 21 al Cinepark Apollo di Ferrara; martedì 6 dicembre 2022 alle ore 21 ai Cantieri Culturali Zisa di Palermo; martedì 13 dicembre 2022 alle ore 21 al Multicinema Galleria di Bari; sabato 17 dicembre ore 17 al Cinema D’Azeglio di Parma alla presenza del regista Matteo Parisini (prenotazione consigliata App Parma 2020+21, ingresso gratuito) e venerdì 27 gennaio 2023 ore 21 a Colonne 28, Parma.
In contrapposizione con le tendenze dell’epoca, Luigi Ghirri porta avanti un suo percorso personale e continua a interrogarsi per tutta la vita sul senso dell’immagine attraverso la parola scritta. Una scrittura prolifica (ben sessantanove testi in diciannove anni), che è insieme affermazione poetica, argomentazione esistenziale, diario che interroga il presente.
“L’aspetto riflessivo è un elemento fondamentale del lavoro di Luigi Ghirri”, dichiara il regista Parisini, “e come il suo pensiero si interseca strettamente con le sue fotografie, allo stesso modo io volevo far luce sul Ghirri sia uomo sia artista”. In un intenso lavoro di sintesi, il regista cesella il suo pensiero a cui l’attore bolognese Stefano Accorsi regala la sua voce.
La parole di Ghirri accompagnano tutto il documentario, che ripercorre i nuclei principali della sua carriera in un viaggio attraverso la provincia italiana anni Settanta, ancora in bilico tra un passato rurale e il boom economico, e nei paesaggi della Pianura Padana.
“Di Luigi Ghirri, oltre alle sue bellissime foto, mi ha colpito la sua capacità di analisi e sintesi anche con le parole”, ha commentato Stefano Accorsi. “È come se riuscisse a immortalare esattamente quello che vedeva e raccontava. Riusciva a raccontare il mistero che si cela dietro l’immagine”.
Il documentario affianca alle parole del fotografo le testimonianze delle figure fondamentali che lo hanno accompagnato nel suo percorso. Come gli artisti concettuali Davide Benati e Franco Guerzoni, con cui, su una vecchia macchina, si aggiravano per la provincia, il suo primo stampatore Arrigo Ghi e lo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle. Non meno importanti sono i racconti intimi, come quelli della famiglia, la sua ancora “per rimanere attaccato al mondo”, e del musicista Massimo Zamboni (CCCP, CSI), con cui il fotografo ha collaborato.
Il film è arricchito da numerose immagini e video inediti provenienti dall’Archivio Eredi Ghirri.
Infinito. L’universo di Luigi Ghirri è prodotto da Lorenzo Cioffi per Ladoc con la collaborazione di Adele Ghirri, Eredi Luigi Ghirri, con il sostegno del Comune di Modena e della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, con il contributo di Marazzi e Bper Banca, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e con Film Commission Regione Campania e Regione Campania, Sky Arte e Rai Cultura.
La distribuzione internazionale è di Rai Com.
Il film su Luigi Ghirri va in tour nelle città italiane per il trentennale della scomparsa del fotografo |