C’è un nuovo colpo di scena nell’annosa vicenda degli Archivi Legali Modigliani, tornata alla ribalta nelle ultime settimane, a seguito del libro-inchiesta L’affare Modigliani di Dania Mondini e Claudio Loiodice e dell’arrivo in Parlamento della questione, con l’interrogazione della senatrice Margherita Corrado (M5S) in merito alla titolarità di quello che possiamo definire come il tesoro di Amedeo Modigliani: gli Archivi Legali sono infatti un ingente patrimonio di 6.000 documenti (carte, lettere, fotografie, reperti, bozzetti) che costituiscono la base per certificare l’autenticità delle opere del pittore livornese. “Chi li controlla”, hanno scritto Mondini e Loiodice, “controlla un affare milionario”.
Il punto è che gli Archivi hanno conosciuto vicende fosche (passaggi di proprietà poco chiari, compravendite forse illegali e quant’altro) e ancora oggi non è chiaro di chi sia la titolarità del patrimonio di documenti (in questo articolo ne abbiamo riassunto la vicenda). Adesso un nuovo tassello si aggiunge alla vicenda: la Procura di Bellinzona ha infatti reso noto d’aver sequestrato gli archivi presso il Porto Franco di Ginevra, con lo scopo di fare luce sugli ultimi passaggi di proprietà della raccolta.
“La notizia dell’avvenuto sequestro, in Svizzera, dei cosiddetti Archivi Legali Modigliani, cioè la messe di documenti e di oggetti appartenuti al celebre pittore livornese o a lui correlati collazionata in quarant’anni dalla figlia Jeanne”, ha dichiarato Margherita Corrado, “mi riempie di soddisfazione e di speranza”. La delicata questione secondo Corrado è stata “insabbiata a causa dell’imbarazzo degli uffici pubblici protagonisti di una stagione di ambiguità e connivenze anche ad altissimo livello”, e come ricordato sopra è oggetto di una sua interrogazione parlamentare ancora inevasa. “Il sequestro è comunque un’ottima notizia per lo Stato italiano”, conclude Corrado, “sempre che il Ministero di Franceschini, oltre a farsi promotore dell’iniziativa non più procrastinabile di censire i falsi riconosciuti di Modigliani, voglia finalmente assumere su di sé l’onore e l’onere di un’eredità molto importante sul piano culturale, per la quale mi sono permessa di suggerire che la città di Livorno dovrebbe assumere il ruolo di protagonista, ma rilevantissima soprattutto sul piano economico. Il valore potenziale del marchio Modigliani, che gli Archivi consentono di gestire (la facoltà di autenticazione delle opere ha molto a che vedere con il fiorentissimo mercato dei falsi Modì), è infatti stimato in 100 milioni di euro”.
Sequestrati in Svizzera gli Archivi Legali Modigliani, la base per certificare le sue opere |