Domani, sabato 13 giugno, si terrà a Livorno una manifestazione di solidarietà nei confronti di George Floyd, l’afroamericano di 48 anni ucciso a Minneapolis lo scorso 25 maggio durante un fermo di polizia, e nei confronti di tutte le vittime del razzismo e degli abusi di potere. La manifestazione, apartitica, si tiene alle ore 17 in piazza Micheli, davanti alla statua dei Quattro Mori, capolavoro bronzeo di Pietro Tacca (Carrara, 1577 - Firenze, 1640), realizzato tra il 1621 e il 1626, che esalta la vittoria di Ferdinando I de’ Medici (celebrato dalla statua in marmo di Giovanni Bandini) sui corsari barbareschi, rappresentati come quattro schiavi mori in catene a i piedi del granduca di Toscana. Così infatti venivano ridotti i pirati sconfitti: la schiavitù era del resto diffusa all’epoca, ed era praticata sia dai Cavalieri di Santo Stefano, che riducevano in schiavitù le vittime delle loro imprese corsare, sia dai corsari barbareschi che razziavano le coste italiane e schiavizzavano a loro volta le vittime. Si tratta di un indiscusso capolavoro del primo Seicento, che rappresenta un’opera, ha scritto la storica dell’arte Franca Falletti, “dove la nuda modellazione del bronzo raggiunge un’evidenza tattile che è forse quanto di più vicino al Bernini si sia prodotto in terra toscana”.
La manifestazione, dalla quale sono banditi simboli partitici, persegue naturalmente dei fini nobili: “l’abuso di potere da parte della polizia”, hanno scritto gli organizzatori in un comunicato, “è un problema che non possiamo non considerare anche nostro. Casi come quelli di Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Riccardo Magherini e molti altri rappresentano una triste costante di abusi in Italia. In piazza, quindi, per solidarietà agli afroamericani, vittime da sempre di episodi di razzismo, ma anche per costruire un ponte che riunisca idealmente in un abbraccio chiunque, in ogni angolo del pianeta, abbia subito abusi e atti di violenza. Saremo in piazza anche per opporci all’ipocrisia di tanti soggetti e partiti che stanno cavalcando l’onda di un antirazzismo che non appartiene loro: è necessario ora più che mai ribadire che le nostre lotte sono contro gli abusi della polizia nei confronti delle persone non bianche, tanto quanto contro chi, come Minniti, stringe accordi con la Libia e legittima l’esistenza di veri e propri lager per persone nere, così come contro chi porta avanti politiche fasciste e anti immigrazione e permette la morte di migliaia di persone ogni anno in mare”.
Dati però gli eventi degli ultimi giorni, i numerosi abbattimenti che si sono verificati nel Regno Unito e negli USA, ma anche gli imbrattamenti che in Italia si sono osservati a Torino, adesso c’è timore per il capolavoro di Tacca, perché non è da escludersi che qualcuno possa imbrattarlo o danneggiarlo come già accaduto in altri luoghi. Gli organizzatori hanno già rassicurato sul fatto che il presidio è totalmente pacifico e che la statua non sarà toccata. Ciò però non toglie che individui estranei alla manifestazione e animati da altri intenti potrebbero intervenire a turbare l’ordine, come successo altrove: gli utenti dei social sono dunque già in subbuglio per quello che potrebbe accadere al gruppo scultoreo. A Londra, malgrado il sindaco Sadiq Khan abbia manifestato il proposito di procedere a una completa revisione dei monumenti negli spazi pubblici, la contestata statua di Winston Churchill, già oggetto di alcune azioni nei giorni scorsi, è stata protetta con alcuni pannelli in vista di una manifestazione che si terrà domani. Forse non sarà il caso di fare lo stesso anche a Livorno?
Ovviamente, ciò non toglie che tutti ci auguriamo che le cose vadano per il meglio e che la manifestazione possa rappresentare un importante momento di approfondimento sul monumento e sul suo valore, oltre che, magari, l’inizio di una riflessione sul ruolo della statuaria pubblica in Italia.
Nell’immagine, un dettaglio del monumento.
Domani manifestazione Black Lives Matter ai Mori di Livorno, si teme per il capolavoro: sarà il caso di proteggerlo? |