Il Comune di Firenze: “il 18 maggio non riapriremo i musei, costa troppo e non abbiamo i soldi”


Il Comune di Firenze ha annunciato che il 18 maggio non riaprirà i musei: costa troppo per le casse dell’ente.

I musei a Firenze non riapriranno il 18 maggio: è infatti troppo costoso per le casse del Comune. Lo ha fatto sapere oggi l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi. “In questi giorni”, ha spiegato l’assessore, “abbiamo raccolto le stime e le valutazioni dell’area tecnica di Palazzo Vecchio: un mese e mezzo di apertura parziale, solo nel weekend, di appena tre musei, costerebbe mezzo milione di euro. Sono soldi che non abbiamo e senza le rassicurazioni che abbiamo richiesto al Governo nelle ultime cinque settimane sul ristoro anche parziale della tassa di soggiorno non possiamo impegnare questa spesa”.

A tenere chiuse le porte saranno alcuni tra i musei più importanti della città e d’Italia: saranno dunque sbarrati Palazzo Vecchio, il Museo Novecento, Palazzo Medici Riccardi, il Complesso di Santa Maria Novella, la Cappella Brancacci, il Museo Stefano Bardini, il Forte di Belvedere, il Murate Art District, la Fondazione Salvatore Romano, la Torre San Niccolò. Messi assieme, sono musei che sommano più di un milione di visitatori l’anno.

Sacchi afferma che il Comune ha fatto di tutto per evitare di arrivare a tanto: una decisione “dolorosa e anche fortemente simbolica”, la chiama Sacchi. “Ma siamo costretti a farlo”, aggiunge, facendo capire che riaprire i musei con pochi visitatori non conviene: “avremmo visitatori limitatissimi e spese alte per adeguarci alle indicazioni che sappiamo saranno disposte per far fronte al rischio sanitario. Il tutto con un ammanco totale nelle casse del Comune, ad oggi, di 190 milioni di euro”.

Il Comune di Firenze aveva provato a tenere aperti i musei fino all’ultimo secondo: il sindaco Dario Nardella aveva anche pensato a un’apertura gratuita per tutti nel fine settimana dal 6 all’8 marzo, e ne era nata una polemica social con il virologo-influencer Roberto Burioni (alla fine, si decise per l’annullamento dell’iniziativa).

Ma i musei non sono i soli a soffrire. Sacchi, che è anche presidente della Fondazione teatro della Toscana, ha infatti annunciato che neppure i teatri riapriranno. “Per quanto riguarda la graduale riapertura dei nostri teatri e d’intesa col direttore Marco Giorgetti”, ha fatto sapere, “abbiamo deciso di non riaprire: anche in questo caso troppo alti i costi di sanificazioni e dovuti alla riduzione del pubblico, si stimano 40 mila euro aggiuntivi al mese, con un pubblico giustamente prudente e colpito da questa crisi economica. Credo che sia meglio proseguire con gli ammortizzatori sociali e riaprire quando non ci sarà più rischio di ricadute o recrudescenze della pandemia”.

Il Comune di Firenze: “il 18 maggio non riapriremo i musei, costa troppo e non abbiamo i soldi”
Il Comune di Firenze: “il 18 maggio non riapriremo i musei, costa troppo e non abbiamo i soldi”


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