Orvieto si prepara a celebrare nel 2023 i 500 anni dalla scomparsa di Luca Signorelli


Orvieto si prepara a celebrare nel 2023 i 500 anni dalla scomparsa di Luca Signorelli, che affrescò la Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto: previste conferenze, incontri, un video, un programma musicale, uno spettacolo dal vivo.

Orvieto si prepara a celebrare, nel 2023, la ricorrenza del cinquecentenario della scomparsa di Luca Signorelli (Cortona, 1445 circa – 1523), autore dei fondamentali affreschi della Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto, promuovendo un ciclo di conferenze ed appuntamenti culturali che dal prossimo mese di marzo 2023 approfondiranno ed esamineranno la figura del “magister Lucas de Cortona”. Dalle sacre scritture della Bibbia, l’Opera del Duomo diOrvieto ha scelto di trarre ispirazione per descrivere le celebrazioni che ricorderanno il 500esimo anniversario della morte di Luca Signorelli: E vidi un Cielo Nuovo e una Terra Nuova. Arte, architettura, teologia, storia e teatro, saranno gli argomenti su cui si incentrerà il percorso culturale che vedrà la partecipazione di relatori come Francesco Federico Mancini e Cristina Galassi, docenti dell’Università degli Studi di Perugia, Tom Henry, professore di storia dell’arte presso l’Università di Kent e direttore del istituto di Kent a Roma, Antonio Natali, storico dell’arte, già direttore della Galleria degli Uffizi e attualmente membro del consiglio di amministrazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore, monsignor Gualtiero Sigismondi, Vescovo della Diocesi di Orvieto – Todi, e padre Jean Paul Hernandez, docente presso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Pontificia Università Gregoriana.

Luca Signorelli assunse nell’aprile del 1499 l’incarico di completare la decorazione delle due vele rimaste incompiute dal lavoro iniziale del Beato Angelico. L’intervento del Signorelli fu così mirabile che l’Opera del Duomo di Orvieto scelse di affidare all’artista anche la realizzazione del ciclo del Giudizio Universale. Il 23 aprile del 1500, il pittore sottopose al vaglio dei committenti i progetti per gli affreschi delle pareti e quattro giorni dopo ricevette ufficialmente l’incarico di portare a termine la decorazione dell’intera cappella. Tra il 1499 e il 1504 Luca Signorelli illustrò nella Cappella di San Brizio il più importante ciclo rinascimentale dedicato alla trattazione di soggetti escatologici, comprendente Le Storie dell’Anticristo, il Finimondo, La Resurrezione della Carne, L’Inferno, L’Antinferno, La Chiamata degli Eletti e Il Paradiso. “Luca Signorelli”, spiega lo storico dell’arte Giordano Conticelli, “ha creato un mirabile effetto prospettico-illusionistico inserendo le grandi scene narrative e le decorazioni entro una falsa struttura architettonica, che sembra dilatare lo spazio della cappella sfondando le pareti verso l’infinito orizzonte delle visioni apocalittiche. Signorelli inserisce all’interno di questo vasto loggiato le sue potenti scene che prendono vita di fronte all’osservatore come fossero sul proscenio del grande teatro della Fine. Delimitate all’interno da una cornice a finta cassettonatura, le scene si dispiegano su un campo astratto quasi a volerne sottolineare il carattere atemporale e, da un punto di vista artistico, suggerendo la possibile intenzione di Signorelli di mantenere un legame quasi impercettibile con l’approccio compositivo del primo Rinascimento, in continuità con le pitture lasciate dall’Angelico nelle vele”.

C’è però anche altro: l’esperienza della vita di Luca Signorelli e del suo rapporto con la Cattedrale di Orvieto vivrà infatti nel video che l’Opera del Duomo di Orvieto ha realizzato, per la produzione di Ruvido Produzioni e la regia di Igor Molino Padovan, che vede protagonista il noto geologo, divulgatore scientifico e conduttore televisivo Mario Tozzi. Il video documentario sarà pubblicato in occasione della prossima edizione di Umbria Jazz Winter che si terrà ad Orvieto la fine del mese di dicembre, tramite il sito internet e i canali social dell’Ente e diffuso in città mediante totem interattivi e impianti multimediali.

Il programma delle iniziative prevede, inoltre, una proposta musicale curata dalla Cappella Musicale del Duomo di Orvieto, su tre appuntamenti che impegneranno l’organista, maestro Riccardo Bonci e la Corale diretta dal maestro Stefano Benini. Previsto anche il contributo musicale della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” di Orvieto che nel corso del 2023 presenterà un concerto per pianoforte all’interno della Cappella di San Brizio, del Maestro Riccardo Cambri.

Ancora, per l’autunno del 2023 sarà allestito dalla Compagnia Lombardi-Tiezzi lo spettacolo L’Oltremondo, Luca Signorelli a Orvieto: Fabrizio Sinisi compone per Sandro Lombardi un testo che, continuando la ricerca intorno alle Vite di Giorgio Vasari inaugurata da Federico Tiezzi, attraversa la vita di Luca Signorelli a Orvieto, immaginandone il capolavoro come un teatro di visioni, una vasta e crudele profezia dell’oggi.

Le iniziative per celebrare i 500 anni dalla morte di Luca Signorelli vedranno la collaborazione dell’Opera del Duomo con la Diocesi di Orvieto-Todi e le istituzioni amministrative e culturali della città. Saranno inoltre previste della attività che coinvolgeranno il mondo della scuola e dell’associazionismo. Tutti gli appuntamenti del calendario dedicato al Signorelli saranno trasmessi in diretta streaming sui canali social dell’Opera del Duomo per meglio diffondere la possibilità di seguire le iniziative, di alto spessore culturale, non solo in presenza.

Nella foto: gli affreschi di Luca Signorelli nel Duomo di Orvieto

Orvieto si prepara a celebrare nel 2023 i 500 anni dalla scomparsa di Luca Signorelli
Orvieto si prepara a celebrare nel 2023 i 500 anni dalla scomparsa di Luca Signorelli


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