Non è ancora risolta la triste vicenda delle Oceaniche di Giulio Turcato (Mantova, 1912 - Roma, 1995), l’opera che venne donata nel 1990 dal maestro dell’astrattismo italiano al Comune di Viareggio: l’opera adornava la centrale piazza Puccini, e a fine 2019 venne rimossa dalla sua collocazione, in attesa di restauro. Già allora però il caso suscitò molta indignazione, perché la scultura di uno dei più grandi artisti italiani del Novecento era stata smontata e lasciata in un deposito comunale, all’aperto, poggiata a terra sull’erba e dietro i cassonetti. Si era fatta sentire anche la Soprintendenza, che il 31 dicembre 2019 aveva ricordato al Comune di Viareggio il suo dovere di garantire la corretta conservazione dell’opera in vista della sua ricollocazione in piazza Puccini.
Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, aveva assicurato che l’opera, nota in città come “le vele”, sarebbe stata adeguatamente restaurata. Ma alla data del 19 luglio non risultavano ancora determine né delibere sull’opera, e nel settembre scorso la situazione non era cambiata: la giornalista Rossella Martina, che era candidata per il consiglio comunale di Viareggio nella lista civica “Più Democrazia per Viareggio”, aveva diffuso alcune immagini delle Oceaniche accatastate in un capannone della SEA, la società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti nella città tirrenica.
Adesso si aggiunge un ulteriore capitolo, senza che peraltro la sorte dell’opera di Turcato, almeno in apparenza, sia cambiata. La gallerista Barbara Paci, gallerista, nome noto dell’arte contemporanea ma anche capogruppo del gruppo misto del consiglio comunale di Viareggio e candidata alla carica di sindaco nelle passate elezioni, ha dichiarato alla stampa locale di aver “ritrovato” le Oceaniche, che al momento si troverebbero all’interno di un’ala di villa Borbone, e ha criticato l’operato dell’amministrazione comunale sulla vicenda: Paci ha diffuso, questa mattina, un video (pur senza specificare la data in cui è stato girato) nel quale si vede l’opera poggiata direttamente a terra, malamente coperta con un telo, e ricoperta di polvere e sporcizia. “Le ho trovate in pessime condizioni”, ha scritto Paci a commento del video postato sul suo profilo Facebook, “non riposte come un’opera d’arte di quel valore, sia artistico che economico, richiederebbe. Le ‘vele’, o meglio, le Oceaniche di Giulio Turcato devono essere assolutamente restaurate al più presto e ricollocate in piazza Puccini, nel luogo dove l’artista le voleva donandole alla Città di Viareggio”.
Ai giornali locali, Paci ha dichiarato di non comprendere i motivi per i quali un’opera dell’importanza delle Oceaniche giaccia in stato di abbandono, e adesso chiede tempi certi per il restauro dell’opera e per la sua ricollocazione. Del Ghingaro, si apprende sempre dalla stampa viareggina, ha però dato mandato ai suoi legali di sporgere querela per diffamazione nei confronti di Barbara Paci. La gallerista conferma commentando su Facebook: “io ho fatto semplicemente ciò che ritenevo giusto dicendo la verità. Il sindaco ha già annunciato che mi querelerà”.
Ma si aggiunge anche un altro tassello alla vicenda: Viareggio potrebbe infatti perdere le Oceaniche. Nella discussione sui social è intervenuto anche Roberto Gigli, amico di Turcato, che si occupò materialmente della donazione della scultura. “Stiamo valutando legalmente”, ha fatto sapere, “la revoca della donazione alla città di Viareggio e di ricollocarle a Villa Bertelli al Forte [Forte dei Marmi, ndr] per salvarle da mani sciagurate”. E perdere le Oceaniche sarebbe per Viareggio uno smacco molto grave.
Nell’immagine: a sinistra, le Oceaniche di Turcato quand’erano ancora in piazza Puccini. A destra, un fotogramma del video di Barbara Paci in cui si vedono le opere a terra, a malapena coperte, e sporche.
Viareggio, gallerista denuncia lo stato delle Oceaniche di Turcato, il sindaco la querela |