Il Mose (Modulo sperimentale elettromeccanico), il sistema di dighe mobili che difende Venezia dall’acqua alta, è entrato in funzione per la prima volta di notte e ha salvato la città dalla marea che altrimenti, con una punta prevista di 135 cm nella nottata (il picco massimo è stato poi di 129 cm alla diga del Lido), avrebbe allagato il centro storico. Per questo fine settimana è previsto maltempo a Venezia e, fa sapere il Comune, le paratoie del Mose rimarranno sollevate fino a domenica pomeriggio (alcune saranno abbassate momentaneamente solo oggi pomeriggio per consentire il transito di alcune navi).
Grazie al Mose, in laguna il livello dell’acqua è rimasto stabile a 75 cm, mentre, come detto, alla diga del Lido è stata misurata una punta di 129 cm, e con un vento di scirocco che soffiava fino ai 75 chilometri orari, l’acqua sarebbe entrata nella laguna arrivando a punte simili e invadendo la città. È un risultato importante, perché quando in laguna la marea tocca i 130 cm, si arriva a una percentuale di allagamento del 46% del centro storico, evenienza scongiurata dunque grazie all’entrata in funzione delle dighe del Mose.
Il sistema replica così il successo dei primi due veri test, quello del 3 ottobre, quando erano previsti sempre 135 cm per mezzogiorno, e quello del 15 ottobre (altra marea di 135 cm). Il protocollo prevede che il sistema entri in azione quando la marea prevista è di 130 cm. Al momento è previsto un altro picco simile, di 130 cm, per le 13:50 di domani, 6 dicembre, mentre per lunedì l’emergenza maltempo dovrebbe rientrare. “Grazie a tutte le persone adesso impegnate nelle operazioni al Mose”, commenta soddisfatto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. “Ore 22.30 di venerdì 4-12-20 Venezia è difesa dall’acqua alta!”.
Venezia, il Mose in azione per la prima volta di notte: la città salvata dall'acqua alta |