I responsabili dell’imbrattamento dei pilastri del Corridoio Vasariano sono... due conterranei del direttore degli Uffizi, Eike Schmidt. Il vandalismo è stato infatti compiuto da due tifosi tedeschi del Monaco 1860, storica formazione di Monaco di Baviera un tempo in Bundesliga e oggi nella terza divisione del campionato di Germania. Gli autori del gesto sono stati catturati dalle telecamere di videosorveglianza.
Il tutto è avvenuto verso le 5:20 di ieri mattina. Le telecamere hanno ripreso due giovani, con cappellino in testa e in mano un sacchetto bianco (presumibilmente quello che conteneva le bombolette spray con la quale i due hanno imbrattato i pilastri del Corridoio Vasariano lasciando una sigla, “DKS 1860”, riconducibile alla tifoseria organizzata della squadra tedesca, con “DKS” che sta per “DrunkArts”, ovvero “arti ubriache”, espressione usata dai tifosi per “firmare” i loro capolavori, e l’anno di fondazione della squadra), seguiti da un terzo giovane, mentre camminavano sotto il Corridoio. Nel video si vede uno dei due mentre sale sul parapetto del Corridoio.
La bravata rischia di costare cara ai tifosi: il Codice Penale prevede infatti che l’imbrattamento di beni culturali venga punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa che va da 1.500 a 15.000 euro. È però in corso un iter legislativo che porterà all’inasprimento delle sanzioni.
Identificati gli imbrattatori del Corridoio Vasariano, sono tifosi tedeschi |