La redazione di Finestre sull’Arte e il direttore responsabile Federico Giannini desiderano esprimere la propria piena solidarietà ai colleghi di Artribune e in particolare al direttore editoriale Massimiliano Tonelli per gli insulti e le offese recapitati al suo indirizzo dall’ufficio stampa della mostra di Emanuele Giannelli a seguito di un articolo di critica sulle opere dello scultore toscano che da qualche giorno sono esposte nel centro storico di Firenze.
È inammissibile che l’ufficio stampa di una mostra si comporti in questo modo dopo che il lavoro di un suo cliente riceve una critica del tutto legittima. Capita spesso, nel nostro lavoro, di prendere posizioni negative nei riguardi di una mostra o di un’operazione culturale: tuttavia, non accade praticamente mai che un ufficio stampa risponda con reazioni scomposte a un articolo di critica, perché chi lavora in un ufficio stampa è consapevole del fatto che il giornalista o il critico devono fare il loro lavoro e di conseguenza, qualora ritengano che un prodotto non sia all’altezza e qualora ritengano che sia il caso di condividere il proprio giudizio col pubblico, non si astengono dal prendere una posizione. Accade, anzi, che lo scambio di opinioni venga incoraggiato, e che si assista dunque a dibattiti che vengono semmai favoriti dall’ufficio stampa, anche qualora un giornale si esprima in termini critici o negativi nei riguardi del prodotto che l’ufficio stampa ha deciso di comunicare. Sorprende dunque che l’ufficio stampa della mostra in questione abbia reagito in questi termini, non risparmiando neppure commenti pubblici su Facebook giunti persino sotto la nostra pagina e sul profilo personale di Luca Rossi, autore di un articolo dai toni calmi e moderati che si focalizzava piuttosto sulle reazioni degli addetti ai lavori che sulla mostra in sé.
È grave, dunque, che l’ufficio stampa di una mostra, a maggior ragione se si tratta di una mostra patrocinata da istituzioni importanti, a seguito di una critica negativa decida di rispondere in questo modo e con questi toni. Mai la risposta a una critica dovrebbe essere l’insulto o la minaccia di azioni legali. Quello che è accaduto ad Artribune lascia allibiti, è inqualificabile, e richiede risposte ufficiali: la critica è la base di un giornalismo culturale sano.