Sangiuliano: “dobbiamo sdoppiare alcuni grandi musei, esponiamo le opere dei depositi”


Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, a margine di un sopralluogo a Palazzo Fuga a Napoli, ribadisce la sua idea: “sdoppiare” alcuni grandi musei per esporre le opere dei depositi. E Palazzo Fuga potrebbe diventare la sede del “MANN 2”.

Sdoppiare alcuni grandi musei italiani per mostrare al pubblico le opere dei depositi. L’idea, già annunciata alcune settimane fa dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano quando aveva parlato di “Uffizi 2”, è stata ribadita l’altro ieri, in occasione di un sopralluogo a Palazzo Fuga a Napoli. “L’idea che ho messo anche nelle linee programmatiche del ministero che ho presentato alle Commissioni Cultura riunite di Camera e Senato”, ha detto Sangiuliano, “è quella di poter sdoppiare alcuni grandi musei che fanno parte dell’immaginario italiano”.

“L’Italia”, ha ricordato il ministro, “ha 5 milioni di opere d’arte, di cui ne esponiamo soltanto 480mila. Se gli stranieri avessero quello che noi abbiamo nei depositi farebbero faville. Per esempio ieri il direttore del Mann mi ha mandato anche una sua proposta su alcune collezioni che possono essere allocate qui ma che vi garantisco sono collezioni di livello internazionale, magari le avessero gli americani o i tedeschi”. È dunque necessario, secondo il titolare del Collegio Romano, “rendere fruibile anche quello che abbiamo all’interno dei depositi”.

Sangiuliano suggerisce che in quest’operazione un ruolo potrebbe essere svolto dallo stesso Palazzo Fuga, sede del Real Alberto dei Poveri: “abbiamo recuperato le risorse per intervenire su Palazzo Fuga, che conosco benissimo perché sono nativo di questo quartiere e ogni volta che sono passato qui davanti, ho guardato questo edificio così grande, così monumentale e mi sono domandato quante potenzialità potesse avere un edificio di questo tipo, che opportunamente ristrutturato, riattivato, può essere un polmone di cultura per Napoli che sta avendo tanta capacità di attrarre turisti che devono, però, incrociare la cultura, la storia, l’identità, il sedimento comunitario di questa città”.

Intanto, lunedì è previsto un incontro con i tecnici del ministero, cui seguirà un ulteriore incontro con quelli del Comune di Napoli, con l’idea di giungere a un accordo tra Ministero e Comune nell’arco di un mese. Il ministro ha detto che Palazzo Fuga dovra essere uno “spazio aperto”. Si parla però già di un progetto di valorizzazione e rigenerazione urbana del Real Albergo dei Poveri e di Piazza Carlo III, via Foría, Piazza Cavour, che verrà finanziato dal MiC con una somma complessiva di 100 milioni di euro (a cui si aggiungono ulteriori 15 milioni previsti per l’incremento dei costi delle materie prime), e che si inserisce all’interno del piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc) al PNRR. Il Ministro è al lavoro per recuperare ulteriori risorse, con l’obiettivo di rendere nuovamente fruibile la più grande infrastruttura sociale storica della città di Napoli e di restituire al monumento una vocazione sociale e culturale.

Sono molte le destinazioni immaginate per il nuovo Real Albergo dei Poveri. Si è molto parlato (anche con notevoli strascichi polemici, e la questione dunque è ancora in forse) di trasferire a Palazzo Fuga la Biblioteca Nazionale di Napoli, ma si parla anche di aprire nell’edificio un “MANN 2”, in modo da poter esporre le tantissime opere che ora giacciono nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Inoltre l’Università Federico II avrà qui uno spazio, sul modello già realizzato a Napoli est nel quartiere San Giovanni.

Ad ogni modo sono già previsti interventi di consolidamento della struttura, riconfigurazione architettonica dei volumi, attività di restauro, recupero e riuso della corte centrale e del connettivo, sistemazione impiantistica e allestimento degli spazi e in tutte le operazioni necessarie all’insediamento della nuova destinazione d’uso. L’importo dei lavori, comprensivo degli oneri di sicurezza, è di 67.140.000 di euro a cui si aggiungono il costo di forniture servizi per un totale di 9 milioni di euro e costi del personale per un importo di 3 milioni di euro. Attualmente risulta in fase di completamento il progetto di fattibilità tecnica economica rafforzato che verrà ultimato per la seconda metà di febbraio, a cui seguirà la verifica del progetto e successivamente la contrattualizzazione con l’impresa aggiudicataria dell’appalto.

Sangiuliano: “dobbiamo sdoppiare alcuni grandi musei, esponiamo le opere dei depositi”
Sangiuliano: “dobbiamo sdoppiare alcuni grandi musei, esponiamo le opere dei depositi”


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