Italia Nostra e WWF Litorale Laziale contro le grandi navi a Fiumicino. Lo dichiarano in un comunicato: “Quanti sono i porti tra Ostia e Fiumicino? Quante barche sono ormeggiate in questi porti?”.
Il progetto in discussione riguarda la realizzazione di un “altro porto turistico alla foce del Tevere per ospitare anche imbarcazioni molto più grandi e impattanti”.
Le associazioni rendono noto che "insieme al porto per piccole imbarcazioni, accanto al vecchio Faro di Fiumicino, si vuole realizzare un porto per accogliere le navi da crociera; il progetto iniziale del 2009 non lo prevedeva. Questa non è una semplice variante al progetto precedentemente approvato". Nel 2019 è stato consegnato inoltre il nuovo progetto per accogliere anche le navi da crociera.
Italia Nostra e WWF affermano che la viabilità è esigua: l’Amministrazione Comunale di Fiumicino, fanno sapere, si è impegnata in questi anni per organizzare in modo idoneo il reticolo viario, con buoni risultati in termini di qualità della vita. Il Ministero della Cultura osserva che “particolare attenzione andrà posta per superare il problema della presenza del ’fuori scala’ costituito dalle navi da crociera (caratterizzate da dimensioni, forme e materiali estranei al contesto) nella realtà dell’Isola Sacra, evitando impatti negativi, non solo visivi, che potrebbero scaturire dalla stridente differenza dimensionale-volumetrica rispetto a quelle circostanti”.
Inoltre il fondale non è idoneo, poiché profondo per accogliere le navi da crociera: questo porta a “importanti dragaggi per realizzare le batimetrie necessarie al passaggio delle navi, e non solo all’interno del bacino portuale”, da cui ne consegue “un rischio archeologico sul patrimonio sommerso, come osserva sempre il Ministero ma anche un fortissimo impatto sull’ambiente marino e costiero”.
In attesa del parere del Ministero dell’Ambiente sugli aspetti legati alle alterazioni provocate sull’ambiente naturale, le associazioni esprimono la loro preoccupazione per questo progetto.
E proseguono: "Altra prospettiva che ci inquieta profondamente, anche se il suo iter rimane ancora lungo e complesso, è il mega-porto commerciale previsto a nord del Canale di Fiumicino. Mentre il 31 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha finalmente approvato un decreto-legge che escluderà, in sintonia con l’Unesco, l’approdo della Grandi Navi dalla Laguna di Venezia, Fiumicino dovrebbe accogliere ancora altre navi da crociera (per 230.000 passeggeri all’anno), nonché imponenti cargo (per 3 milioni di tonnellate di merce all’anno) e traghetti (per 565.000 passeggeri all’anno)".
“Non ha nessun senso l’attracco delle enormi navi da crociera dati i collegamenti viari saturi tra Fiumicino e Roma e la completa mancanza di trasporto su rotaia, di cui invece è dotato il Porto di Civitavecchia che inoltre è dotato anche del raccordo diretto con l’autostrada” dichiara Gabriella Villani, Presidente del WWF Litorale Laziale". Infine, Francesco Spada, rappresentante di Italia Nostra Litorale Romano, conclude: “È con stupore, incredulità e indignazione che si prende atto della progettazione delle opere in oggetto. Tali opere, se realizzate, rappresenterebbero ad oggi, la più disastrosa e irresponsabile minaccia alla residua integrità ambientale del litorale laziale, proprio in un’epoca storica che ambisce o è costretta a raggiungere obiettivi di sostenibilità. Il litorale medio-tirrenico in corrispondenza del delta del Tevere è, infatti, sistema geo-morfologico di costa bassa di ben nota e scientificamente documentata, elevatissima vulnerabilità”.
“Come si può, mentre concetti quali la ’transizione ecologica’ diventano parole d’ordine istituzionali, continuare a pensare a uno sviluppo basato sulla cementificazione e sul consumo delle risorse? Perché non investire invece nella riqualificazione dei nostri splendidi litorali e nella promozione del turismo sostenibile?” si chiedono.
No alle grandi navi a Fiumicino. Italia Nostra e WWF protestano |