Niente asta per il Casino dell’Aurora, la dependance di Villa Ludovisi (distrutta nel 1885), dove si conserva l’unico dipinto murale noto di Caravaggio, che raffigura Giove, Nettuno e Plutone e fu eseguito nel 1597 per Francesco Maria Del Monte, all’epoca proprietario dell’immobile. Dopo una serie di aste andate deserte (il Casino era stato valutato 471 milioni di euro, alla prima asta di è partiti da 353 milioni di base, fino ad arrivare alla sesta, andata nuovamente deserta, con valore stimato in 144 milioni di euro), è stata risolta la disputa che aveva opposto i proprietari.
I proprietari, rivela infatti Repubblica, annunciano di “aver risolto ogni disputa ereditaria sul bene contenente l’unico dipinto murario di Caravaggio al mondo”. Non sarà più dunque il tribunale di Roma a dover gestire la transazione, che invece avverrà in privato. A fine aprile, la principessa Rita Jenrette Boncompagni Ludovisi, che risiedeva nel Casino dove viveva da vent’anni (è la vedova di Nicolò Boncompagni Ludovisi, scomparso nel 2018), è stata sfrattata, e con lo sfratto è terminata la lunga contesa ereditaria tra l’ultima moglie del principe e i figli. Una contesa complessa che aveva richiesto la necessità di mettere il Casino all’asta giudiziaria. C’è poi anche una questione relativa agli interventi da fare nell’edificio, dove il tribunale ha già riscontrato un “grave disinteresse alla situazione di pericolo generata dalla mancanza di conservazione del bene mettendo a rischio l’incolumità di persone e la tutela del suo inestimabile valore socio storico”.
Ad ogni modo, gli eredi hanno raggiunto un accordo “al fine di porre in vendita l’immobile”, affidato a un mediatore privato. La vendita, dunque, avverrà in privato. E al momento delle eventuali trattative non si sa ancora alcunché.
Niente più aste giudiziarie per il Casino dell'Aurora. Sarà venduto in privato |