Continua a far discutere il bando per il direttore del Museo Comunale di Arte Moderna, Informazione e Fotografia (MUSINF) di Senigallia: oggetto del contendere è il fatto che il direttore, per tre anni, non percepirà alcun compenso in quanto sarà tenuto a prestare servizio a titolo totalmente gratuito. Il bando ha dato adito a diverse polemiche, e il collettivo Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali, da sempre attivo per la tutela del lavoro nel settore della cultura, ha chiesto al Comune di Senigallia di ritirarlo.
Non ci sta però il sindaco del comune marchigiano, Maurizio Mangialardi, secondo il quale non c’è niente di cui scandalizzarsi perché il fatto che il direttore del MUSINF lavori a titolo gratuito non sarebbe una novità: il precedente direttore, Carlo Bugatti, ha guidato per ventidue anni il museo lavorando a titolo gratuito, ha spiegato il primo cittadino al quotidiano Vivere Senigallia (Bugatti, peraltro, è recentemente scomparso). Non solo: “nel nostro ente”, ha dichiarato Mangialardi, “esistono tanti altri ruoli apicali legati alla cultura che prestano la propria opera in modo totalmente gratuito. Penso al direttore del Museo della Mezzadria o a quello della Luas, la libera università della terza età”.
“Il bilancio”, ha concluso il sindaco, “in questo momento non può essere toccato e il Comune non può procedere con assunzioni. Di qui la scelta di continuare con una direzione del Musinf a titolo gratuito, situazione che per altro sarà transitoria e non definitiva. Mi preoccuperei se venissi accusato di sperperare i soldi pubblici, non di fare risparmiare denaro alla collettività. Francamente ritengo davvero sterile la polemica legata alla gratuità della prestazione”. E adesso è però facile immaginare che la polemica non si spegnerà, anzi: probabilmente investirà anche il concetto di “risparmio” del sindaco di Senigallia...
Immagine: il Musinf di Senigallia. Copyright Google
Senigallia, bando per direttore di museo che lavora gratis, il sindaco: “altri nostri direttori lavorano gratis, polemica sterile” |