Aveva fatto grande scalpore la notizia della non riapertura dei musei civici di Firenze: il Comune infatti aveva deciso di tenerli chiusi, nonostante il governo abbia concesso la possibilità di riaprire i musei il 18 maggio, in quanto non economicamente sostenibile secondo il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi. Adesso le cose cambiano e il Comune concede un’apertura parziale, che partirà il 2 giugno in via straordinaria da Palazzo Vecchio, Museo Bardini e Museo Novecento. Rimangono per ora chiusi tutti gli altri musei della città.
Ci saranno però delle limitazioni. Intanto sui giorni d’apertura: saranno attivi solo il sabato, la domenica e il lunedì, a partire dal 6 giugno. Poi, sugli orari: dalle 14 alle 19. Infine, sui percorsi: a Palazzo Vecchio saranno esclusi dal percorso museale il Camminamento di Ronda, la Torre di Arnolfo e gli scavi archeologici. Gli ingressi saranno contingentati e per accedere sarà obbligatorio acquistare i biglietti online con prenotazione. Lo stesso vale per i possessori della Card del fiorentino. Saranno inoltre sospese le visite guidate per tutto il mese di giugno: nelle sale si troverà però un mediatore culturale che a richiesta del pubblico illustrerà in modo sintetico gli spazi espositivi.
Il Comune fa sapere che i visitatori potranno frequentare i musei in sicurezza: sono stati acquisiti i beni e servizi necessari a garanzia della tutela della salute dei visitatori e degli operatori, e viene garantita un’azione regolare e ripetuta di sanificazione degli spazi. L’ente inoltre assicura che sono stati approntati protocolli per consentire un accesso sicuro e una visita pienamente soddisfacente per gli utenti con rilevazione della temperatura corporea all’ingresso del percorso, obbligo dell’uso delle mascherine, mantenimento della distanza di sicurezza, accesso ai percorsi museali contingentato.
“I nostri musei”, dichiarano il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, “sono rimasti finora chiusi per la pesantissima situazione economica del Comune. Anche grazie a questa presa di posizione forte e simbolica abbiamo ottenuto dal Governo l’impegno di un ristoro, seppur parziale e insufficiente, delle risorse necessarie all’attivazione dei servizi, compresi quelli culturali. Per questo abbiamo deciso di riaprire, in questa fase non ancora completamente, i nostri musei il 2 giugno, festa della Repubblica, come segnale di speranza e di rinascita, come segno del nostro fortissimo desiderio di poter di nuovo far fruire tutti del nostro patrimonio storico e artistico”.
Immagine: Palazzo Vecchio
Riaprono parzialmente i musei di Firenze. Il sindaco: “chiusura per motivi economici ha mosso il governo” |