È durata poco più di un mese l’avventura di Jacopo Tissi al Bolshoi di Mosca. Il giovane ballerino pavese, nato a Landriano nel 1995, ha infatti lasciato il teatro russo, di cui eradiventato étoile a metà gennaio, ed era stato il primo italiano a riuscire nell’impresa. La scelta di lasciare il Bolshoi deriva dalla situazione legata alla guerra in Ucraina.
“È difficile trovare le parole in questi giorni, tutti i momenti che ho vissuto fino ad ora e i tanti pensieri che mi girano per la testa”, ha esordito Tissi scrivendo un post su Instagram. “Sono scioccato da questa situazione che ci ha colpito da un giorno all’altro e, onestamente, per il momento, mi ritrovo impossibilitato a continuare la mia carriera a Mosca. Non riesco a descrivere quanto sia stato triste per me lasciare i miei insegnanti, i miei colleghi e amici; persone speciali che mi hanno fatto crescere come artista e come persona a cui sono e sarò sempre grato. Come essere umano provo empatia verso tutte le persone e le loro famiglie che stanno soffrendo. Nessuna guerra può essere giustificata. Mai. E io sarò sempre contro ogni tipo di violenza. Non possiamo lasciare che l’odio si diffonda, anzi, il nostro mondo dovrebbe essere pieno di armonia, pace, comprensione e rispetto. Spero davvero e prego che tutte le guerre e sofferenze cessino al più presto”.
Solo ieri il Bolshoi aveva perso un altro pezzo importante, il direttore Tugan Sokhiev, che aveva rassegnato le proprie dimissioni, anche lui sconvolto per ciò che sta accadendo.
Nella foto, Jacopo Tissi
Jacopo Tissi lascia il Bolshoi di Mosca. “Nessuna guerra può essere giustificata” |