Un gruppo di ricercatori indiani ha scoperto una nuova specie di geco e ha deciso di dargli il... nome di Vincent van Gogh. La nuova bestiola è stata infatti chiamata “geco nano stellato di Van Gogh” e le è stato dato il nome scientifico di Cnemaspis vangoghi. La scoperta, fatta dal team di Thackeray Wildlife Foundation, è stata pubblicata nel numero di marzo della rivista scientifica ZooKeys, in un articolo firmato da Akshay Khandekar, Tejas Thackeray e Ishan Agarwal.
Questa specie vive in India, nelle foreste decidue a bassa quota attorno alla città di Srivilliputhur, aggiungendosi ai cinque vertebrati endemici conosciuti nella zona. I gechi mostrano un forte dicromatismo sessuale, sono diurni (e in particolare sono attivi durante le ore più fresche della giornata) e si trovano comunemente su rocce, edifici e occasionalmente alberi. “Questo micro-endemismo nelle specie a bassa quota”, scrivono i ricercatori di Thackeray Wildlife Foundation, “suggerisce che ci sono molte altre meraviglie da scoprire negli hotspot di biodiversità dell’India”.
Il piccolo geco è stato chiamato in onore di Van Gogh perché la sua colorazione ricorda uno dei dipinti più celebri del pittore olandese, La Notte Stellata.
Si tratta di una Cnemaspis, ovvero un geco di piccola taglia, di una famiglia diffusa in Africa e Asia, di piccole dimensioni, con lunghezza dal muso alla bocca inferiore ai 34 mm. Sul dorso presenta caratteristiche scaglie granulari, simili alle stelle di Van Gogh, da lisce a debolmente carenate mescolate con file disposte abbastanza regolarmente di tubercoli conici allargati, debolmente carenati. I maschi hanno la metà anteriore del corpo ocra, un singolo ocello centrale nero dorsale sul collo, un ocello bianco sul lato ventrolaterale del collo e uno sulla gola posteriormente alla mascella, e presentano un ventre di color bianco sporco con gola scura, mentre le femmine e gli esemplari giovani appaiono marroni, i giovani hanno anche una striatura sul dorso.
Il geco nano stellato di Van Gogh è stato trovato solo in due località ravvicinate (Ayyanar Kovil e Settur Reserve Forest, entrambe nella Riserva della tigre di Meghamalai-Srivilliputhur) entro meno di 15 km di distanza in linea retta. La nuova specie è stata registrata nella foresta tropicale stagionalmente secca con un mix di specie sempreverdi e decidue tra altitudini di 250–400 metri sul livello del mare, sui pendii orientali dei Ghati occidentali.
Gli individui della nuova specie sono stati osservati attivi durante il giorno (approssimativamente tra le 08:30 e le 14:00) su rocce e tronchi d’albero a meno di 2 metri di altezza dalla base. In entrambe le località è stato osservato un gran numero di individui (più di 25 all’ora), indicando un’elevata abbondanza di questa specie nella zona. Ad Ayyanar Kovil, alcuni individui sono stati osservati inattivi, mentre riposavano sulle rocce durante la sera e la notte (18:00-20:30). “Un caso interessante di micro-endemismo nelle specie a bassa quota”, lo ha definito Ishan Agarwal.