Imprenditore lancia una campagna per portare in Veneto la Maddalena ritrovata di Canova


L’imprenditore bassanese Paolo Bolognesi lancia una campagna rivolta alle aziende e alla Regione Veneto per portare a Possagno la splendida Maddalena distesa di Antonio Canova, il capolavoro che si riteneva perduto e che è stato da poco ritrovato: andrà in asta a luglio.

Il Veneto si mobilita per portare a casa la Maddalena distesa, il capolavoro di Antonio Canova (Possagno, 1757 - Venezia, 1822) che si riteneva perduto e che è stato riscoperto poche settimane fa in Inghilterra. L’opera andrà all’asta a luglio, con una stima tra i 5 e gli 8 milioni di sterline, e l’imprenditore veneto Paolo Bolognesi di FORTELIMPIDO Consulting di Bassano del Grappa (Vicenza), conscio dell’importanza dell’opera, e riconoscendo nella notorietà internazionale del Canova anche un elemento di forte attrattività nel settore del turismo culturale, intende invitare le migliori aziende italiane e la Regione Veneto a cooperare affinché sia possibile aggiudicarsi all’asta l’opera, portandola ad essere visibile nel Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.

La vicenda è piuttosto rocambolesca: l’attuale proprietario aveva acquistato l’opera nel 2002 in un’asta di statue da giardino (poiché tale era ritenuta la Maddalena distesa) per sole 5.200 sterline. Portata quest’anno da Christie’s per una valutazione, è stata riconosciuta come l’opera che fu commissionata a Canova dal primo ministro inglese del tempo, Robert Banks Jenkinson, secondo conte di Liverpool. Lo specialista Mario Guderzo, esperto di Canova, aveva detto: “È un miracolo che un eccezionale capolavoro di Canova, ritenuto a lungo perduto, sia stato ritrovato duecento anni dopo la sua realizzazione. Quest’opera è ricercata dagli studiosi da decenni, quindi la scoperta è di fondamentale importanza per la storia del collezionismo e la storia dell’arte”. Si tratta, peraltro, di una delle ultime opere note dell’artista: il modello in gesso, conservato proprio a Possagno, è datato settembre 1819.

La splendida statua in marmo fu consegnata al primo ministro britannico l’11 novembre 1822, e alla scomparsa di quest’ultimo, nel 1828, passò a suo fratello. Nonostante diversi passaggi proprietari, la scultura è sempre rimasta in Inghilterra, anche se negli anni si perdette la memoria del suo autore, e già nei primi decenni del Novecento nessuno pensava più che fosse un’opera di Canova. Adesso, dunque, Bolognesi vorrebbe riportare l’opera nel luogo in cui è nata, e fa notare peraltro che chiunque donerà una somma per poter acquistare l’opera potrà giovarsi delle detrazioni fiscali previste dalla legge Art Bonus. Per tutte le informazioni è possibile scrivere all’indirizzo mail dedicato alla campagna, lamaddalenadistesa@gmail.com.

“Il ritrovamento della Maddalena distesa del Canova mi ha istantaneamente portato ad iniziare una campagna per riportare la statua a Possagno, paese natìo dello scultore”, dichiara Paolo Bolognesi. “Qualcosa mi diceva dentro: riporta a casa la Maddalena distesa. E’ stata dimenticata per anni… trattata alla stregua di una statuetta anonima nel retro del giardino di una casa nella campagna inglese. Voglio ridarle la dignità”.

“L’attrattività di un’opera di eccezionale qualità, finalmente ritrovata, e il territorio italiano, ad iniziare da quello di Possagno, dove ha sede il Museo Gypsotheca Antonio Canova”, aggiunge l’imprenditore, “trova il suo nesso economico con il turismo. Tutto il mondo guarda all’Italia come ad un paese d’arte, perché così è effettivamente. Ecco quindi un buon motivo per proporre agli operatori internazionali sui mercati turistici culturali ed heritage, una meta motivata da un evento importante, a due passi da Venezia. Mi propongo di riuscire a coniugare l’aspetto divino della Maddalena, che fu compreso e consolidato eternamente nel marmo dal Canova, con l’importante impegno finanziario che comporta acquisire la statua all’asta. Penso che l’impegno delle pubbliche istituzioni degli imprenditori e perché no di privati amanti dell’arte, insieme ad una giusta comunicazione verso i tour operator potrà produrre la ricomparsa della Maddalena distesa accanto alle altre grandi opere di Antonio Canova esposte al Museo di Possagno”.

Immagine: Antonio Canova, Maddalena distesa (1819-1822; marmo, 75 x 176 x 84,5 cm)

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