Il centro storico di Odessa, a partire da mercoledì 25 gennaio, è diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Si tratta quindi dell’ottavo patrimonio per l’Ucraina, e va ad aggiungersi agli altri sette già presenti nel paese: la Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, il centro storico di Leopoli, l’arco geodetico di Struve, le antiche faggete primordiali dei Carpazi, la Residenza dei metropoliti bucovini e dalmati, l’antica città di Cherson in Crimea (da non confondere con la Kherson moderna), gli Tserkvas in legno dei Carpazi. La decisione dell’Unesco di iscrivere il centro storico di Odessa nella Lista del Patrimonio Mondiale riconosce, afferma l’organizzazione delle Nazioni Unite per la cultura, “l’eccezionale valore universale del sito e il dovere di tutta l’umanità di proteggerlo”.
“Odessa, città libera, città mondiale, porto leggendario che ha lasciato il segno nel cinema, nella letteratura e nelle arti, è così posta sotto la tutela rafforzata della comunità internazionale”, afferma Audrey Azoulay, direttrice generale dell’Unesco. “Mentre la guerra continua, questa iscrizione incarna la nostra determinazione collettiva a garantire che questa città, che ha sempre superato gli sconvolgimenti globali, sia preservata da ulteriori distruzioni”.
Secondo i termini della Convenzione sul Patrimonio Mondiale, i 194 Stati Parti della Convenzione si impegnano a non intraprendere alcuna azione deliberata che possa danneggiare direttamente o indirettamente il sito del Patrimonio Mondiale e a contribuire alla sua protezione. Il Centro Storico di Odessa è stato inoltre iscritto contestualmente nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo, che gli dà accesso a una maggiore assistenza tecnica e finanziaria internazionale, che l’Ucraina può richiedere per garantire la protezione della proprietà e, se necessario, assistere in la sua riabilitazione.
La procedura d’iscrizione per Odessa è stata accelerata a causa della guerra in Ucrain: il Comitato del Patrimonio Mondiale ha infatti utilizzato una procedura di emergenza prevista dalle Linee Guida Operative della Convenzione del Patrimonio Mondiale. Già nell’estate del 2022, l’Unesco ha messo in contatto esperti internazionali con esperti ucraini per preparare la candidatura, con il sostegno di Italia e Grecia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha ufficializzato la presentazione nell’ottobre 2022, in un discorso online all’Unesco. Gli organismi di valutazione hanno esaminato la nomina nelle settimane successive, consentendo una revisione in occasione del Comitato straordinario del Patrimonio mondiale di questa settimana a Parigi. Inoltre, negli ultimi mesi, parallelamente al processo di iscrizione del Centro Storico di Odessa nella Lista del Patrimonio Mondiale, l’Unesco ha implementato sul campo misure di emergenza per aiutare a proteggere il sito. In particolare, l’organizzazione ha assicurato la riparazione dei danni inflitti al Museo di Belle Arti di Odessa e al Museo di arte moderna di Odessa dall’inizio della guerra. L’Organizzazione ha inoltre fornito attrezzature per la digitalizzazione di quasi 1.000 opere d’arte e della collezione documentaria dell’Archivio di Stato di Odessa. Sono state poi consegnate attrezzature per la protezione degli edifici e delle opere d’arte all’aperto. Queste misure fanno parte del piano d’azione globale dell’Unesco in Ucraina, che ha già mobilitato più di 18 milioni di dollari per l’istruzione, la scienza, la cultura e l’informazione.
Immagine: il centro storico di Odessa. Foto: Alexey Acepovsky, Yuri Filonenko, Dmitry Moiseev, Copyright GN Consulting Agency
Ucraina, il centro storico di Odessa entra nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità |