“Ti piace raccontare la bellezza dei luoghi che ami? Sei convinto che il territorio in cui vivi sia ricco di tesori eccezionali che ti piacerebbe far conoscere agli altri? Condividi con noi la tua passione: diventa volontario per le Giornate FAI d’Autunno!”: è questo il testo del post che il FAI - Fondo Ambiente Italiano ha pubblicato lo scorso 11 settembre alle 16:30 su Facebook, promuovendolo peraltro con una sponsorizzata. Come tutti gli anni, il FAI, in occasione delle sue giornate (quelle d’Autunno, in questo caso, che al contrario degli anni scorsi non saranno su un unico fine settimana, ma su due: il 17 e il 18, e il 24 e il 25 ottobre) ha infatti pubblicato l’annuncio per la ricerca dei volontari che conducono il loro pubblico alla scoperta dei tanti tesori artistici, disseminati su tutta la penisola, durante le giornate.
Quest’anno però le cose non sono andate come il FAI sperava, dal momento che il Fondo Ambiente è stato travolto dalle critiche, per la maggior parte da professionisti della cultura, molti dei quali guide turistiche che quest’anno hanno perso il lavoro a causa dell’emergenza sanitaria. In poche ore, il post sponsorizzato ha collezionato oltre 300 commenti, pressoché tutti fortemente indignati e critici nei confronti delle scelte del FAI, che continua imperterrito a fare uso di volontari, spesso senza esperienza e senza formazione, per portare il pubblico nei luoghi delle Giornate.
Sono pertanto fioccati commenti impietosi: chi si è limitato a un “basta con i volontari”, chi ha ricordato l’articolo 4 della Costituzione (“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”), chi ha rammentato che al supermercato, dal dentista o dal benzinaio i lavoratori si pagano, chi ha fatto presente che in questo momento in cui tante guide soffrono è inopportuno cercare volontari, chi se la prende direttamente con l’organizzazione (“Ancora una volta il FAI si dimostra cieco e sordo nei confronti dei professionisti del settore turistico e culturale promuovendo il lavoro gratuito svolto dai volontari”), chi bolla il loro volontariato come “moderna schiavitù”, e molti che hanno fatto sapere che non rinnoveranno la loro adesione al FAI.
Alla fine, il FAI, verso le 9 di stamattina, ha rimosso il post, senza fornire spiegazioni. Si tratta di una situazione inedita: per quanto le scelte del FAI siano state molto criticate in passato, mai, almeno a quanto è dato ricordare, un loro post aveva ricevuto una valanga così travolgente di commenti negativi, e mai il FAI era stato costretto a rimuovere un post dalla sua bacheca Facebook. Adesso ci si domanda dunque se le Giornate d’Autunno in programma per metà ottobre potranno svolgersi regolarmente, e soprattutto se il FAI, data la batosta subita, si deciderà a cambiare i proprio modelli.
Nell’immagine, il post subissato di critiche.
FAI, la ricerca di nuovi volontari è un enorme flop: travolti da critiche, rimuovono post |