A partire dal 2025, visitare l’Acropoli di Atene e i suoi monumenti, a cominciare dal Partenone, costerà caro: la ministra della cultura della Grecia, Lina Mendoni, ha infatti annunciato che le tariffe subiranno un vistoso ritocco al rialzo, e chi vorrà recarsi nel luogo simbolo di Atene dovrà pagare 30 euro. Il nuovo prezzo sarà valido dal 1° aprile 2025, come ha dichiarato all’emittente radiofonica Skai. Al momento, il biglietto costa 20 euro durante l’alta stagione, ovvero dal 1° aprile al 30 ottobre, mentre dal 1° novembre al 30 marzo viene applicato il prezzo ridotto di 10 euro. Ci sono anche alcune giornate a ingresso gratuito: il 6 marzo, il 18 aprile, il 18 maggio, l’ultimo fine settimana di settembre, il 28 ottobre, e ogni prima domenica del mese dal 1° novembre al 31 marzo. La nuova tariffa di 30 euro rappresenta insomma un aumento secco del 50%.
Non sarà però questa l’unica novità introdotta dal Ministero della Cultura della Grecia, che gestisce l’importante sito archeologico. Dal 1° aprile 2024, infatti, ci saranno dei pacchetti speciali a prezzo maggiorato che consentiranno di prenotare dei tour privati con condizioni particolari. Per esempio, secondo quanto riporta il quotidiano Ekathimerini, potrebbe essere prevista la possibilità di esplorare l’Acropoli da soli, senza altri turisti lungo il proprio cammino: il costo per non avere nessuno tra i piedi dovrebbe aggirarsi attorno ai 5.000 euro e il tour sarà valido per un massimo di quattro gruppi di cinque persone ciascuno (anche se non è chiaro con quale frequenza). I tour privati non andranno a incidere sui normali orari d’apertura: Acropoli da soli sì, dunque, ma senza impedire agli altri, ovviamente, il sacrosanto diritto di visitare il sito. Sarà dunque possibile prenotare questi tour fuori dagli orari d’apertura, e cioè dalle 7 alle 9 (quindi subito prima dell’apertura a tutti) o dalle 20 alle 22 (subito dopo la chiusura).
I proventi dei tour privati saranno interamente reinvestiti in progetti culturali, secondo quanto riferito da Nikoletta Divari-Valakou, responsabile dello sviluppo delle risorse culturali del ministero. “Abbiamo deciso di implementare la misura”, ha dichiarato, “perché c’è domanda, la gente lo ha chiesto. Non danneggerà il sito archeologico, anzi contribuirà a promuoverlo meglio. E i ricavi verranno reinvestiti in progetti culturali e monumenti”. Se il progetto funzionerà, verrà poi esteso con tutta probabilità ad altri siti importanti.
Tutto questo arriva mentre solo pochi mesi fa, in agosto, il ministero aveva deciso per una stretta contro il turismo di massa introducendo il numero chiuso per l’ingresso all’Acropoli, in modo da regolare meglio i flussi di un sito archeologico che nelle giornate di punta viene visitato anche da più di 20mila persone.
Ci saranno infine aumenti anche in diversi siti e musei statali in Grecia, con ritocchi all’insù dei prezzi che si aggireranno tra i 2 e i 5 euro. Questo, ha spiegato sempre la ministra Mendoni, per adeguare le tariffe d’ingresso dei musei greci alle medie europee.
Immagine: l’Acropoli di Atene. Foto: Costantinos Kollias
Atene, dal 2025 visitare l'Acropoli costerà 30 euro. Decisi anche tour privati da 5.000 euro |