Atene, all'Acropoli stretta contro il turismo di massa: introdotto il numero chiuso


Stretta contro il turismo di massa all’Acropoli di Atene, con l’introduzione del numero chiuso: non potranno entrare più di 20.000 visitatori al giorno, un limite che nei periodi di massimo afflusso viene spesso superato. Le nuove regole partiranno a settembre.

Stretta sul turismo di massa per l’Acropoli di Atene, che a partire da settembre adotterà il numero chiuso. Lo ha annunciato, durante un’intervista all’emittente radiofonica Real FM, la ministra greca della cultura Lina Mendoni, riferendo le prossime azioni al giornalista Giorgos Psaltis. In particolare, a partire da settembre comincerà un progetto pilota messo a punto a seguito di uno studio realizzato dall’Organizzazione per la Gestione e lo Sviluppo dei Beni Culturali – ODAP (un ente pubblico che gestisce le risorse dei musei statali e ne cura la valorizzazione), che prevede un tetto massimo di 20.000 visitatori giornalieri all’Acropoli. Nel 2022, la media annuale complessiva era stata di 16.000 visitatori al giorno, con punte che però superano i 20.000 nei periodi di massimo afflusso turistico (durante alcune giornate particolarmente intense sono stati toccati anche i 23.000 visitatori: numeri che pongono anche problemi di sicurezza secondo la ministra).

I visitatori accederanno all’Acropoli per fasce orarie, dalle 8 alle 20 (con il numero massimo distribuito per fasce orarie: per esempio, tra le 8 e le 9 potranno entrare 3.000 visitatori, tra le 9 e le 10 2.000, e così via), e le nuove disposizioni si applicheranno sia ai visitatori singoli, sia ai gruppi. La ministra della cultura ha anche fatto riferimento alle misure per proteggere i visitatori durante l’ondata di caldo, rilevando che agli ingressi sono state installate tende oscuranti, che saranno probabilmente riutilizzate il prossimo anno, ma con la necessaria attenzione che lo spazio richiede.

Lina Mendoni ha parlato anche del fenomeno del bagarinaggio con servizio “salta la fila”, evidentemente un problema non solo in Italia, ma anche in Grecia: la ministra ha sottolineato che si tratta di un inganno nei confronti del pubblico, poiché una cosa del genere non può essere attuata, per la natura del monumento. Mendoni ha rilevato che è stata riscontrata l’alterazione del codice a barre di specifici biglietti, che ha indotto l’ODAP a intraprendere le necessarie azioni legali. “Proprio perché abbiamo visto che abbastanza spesso si verificano fenomeni del genere, cioè visitatori muniti di biglietti, che vengono venduti, dai privati, a un prezzo più alto del biglietto per visitare l’Acropoli, abbiamo di recente diramato un avviso in cui segnaliamo che a causa per la natura dei Propilei, non si può ‘saltare la fila’”, ha detto il ministro della Cultura.

Il progetto pilota si terrà da settembre a marzo. Poi dal 1° aprile 2024, con l’inizio della nuova stagione turistica, entrerà definitivamente in vigore. “Abbiamo avuto, tre settimane fa, un incontro con tutti i professionisti che dialogano con i visitatori, con gli uffici turistici, le guide turistiche, le compagnie di crociera e ci siamo confrontati con loro, anche perché siamo nel in piena stagione turistica, al culmine direi, e non dovremmo stravolgere particolarmente la loro programmazione”. E proprio dal confronto con gli operatori è emersa la necessità di partire il 1° settembre con le nuove regole.

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