Il Crocifisso di San Marcello ha problemi conservativi ed è in restauro al Vaticano. Le conferme ufficiali


Il Fondo Edifici di Culto ha fatto sapere quali sono le condizioni in cui versa il Crocifisso di San Marcello dopo l’esposizione in piazza San Pietro.

A seguito dell’articolo del Messaggero in cui si parlava di danni che il trecentesco Crocifisso di San Marcello avrebbe subito in occasione dell’esposizione in piazza San Pietro per la benedizione urbi et orbi di papa Francesco lo scorso venerdì 27 marzo, abbiamo voluto chiedere al Fondo Edifici di Culto (FEC), ovvero l’ente, rappresentato dal Ministero dell’Interno, cui è in capo la gestione dell’opera (che è di proprietà dello Stato italiano), quali sono le condizioni in cui versa la scultura (un’opera dalla lunga storia), se l’ostensione del Crocifisso ha procurato danni (e nel caso quali), e chi si occuperà dell’eventuale restauro.

“A seguito della collocazione temporanea del Crocifisso sul sagrato di San Pietro”, fanno sapere dal FEC, “il Laboratorio Restauro Dipinti del Vaticano ha effettuato un controllo dello stato di conservazione dell’opera per la verifica di eventuali problematiche conseguenti alla recente esposizione di venerdì 27 marzo. Al termine dell’esposizione il Crocifisso è stato collocato in deposito nei locali della Floreria dove è stato sottoposto ad un attento esame nel corso del quale sono stati evidenziati alcuni problemi conservativi non strettamente riconducibili alle ultime fasi di trasporto, fatta eccezione per una caduta della doratura sotto una piega del perizoma. È stato notato che detta mancanza è in corrispondenza di una zona dove sono presenti sollevamenti e distacchi della finitura dorata, sicuramente già presenti da tempo”.

Le analisi hanno rilevato ulteriori problemi: “nella parte anteriore del braccio sinistro sono presenti numerose stuccature di restauro prive ormai dell’integrazione pittorica. Nella stessa zona sono presenti anche alcuni sollevamenti della finitura policroma originale che, secondo quanto emerso dalla relazione della predetta restauratrice, apparterrebbero a problematiche conservative già esistenti. Piccoli sollevamenti e micro cadute sono riscontrate anche sui capelli”.

L’opera è stata dunque ricoverata per procedere con un intervento di restauro. “Il 30 marzo”, ci hanno dichiarato i responsabili del FEC, “la Direzione Centrale del Fondo Edifici di Culto, proprietaria del bene in questione, ha chiesto alla Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma di coordinare i lavori di restauro che sono attualmente in corso”. L’intervento si sta volgendo in Vaticano, sotto il diretto controllo del Capo Restauratore Francesca Persegati. L’intervento viene condotto senza oneri da parte del FEC e della Soprintendenza SABAP di Roma, e consiste nel consolidamento e nella riadesione dei sollevamenti degli stati pittorici tramite infiltrazione di idonei adesivi, nella stuccatura della lacuna sul perizoma e nella reintegrazione pittorica.

Il Crocifisso di San Marcello ha problemi conservativi ed è in restauro al Vaticano. Le conferme ufficiali
Il Crocifisso di San Marcello ha problemi conservativi ed è in restauro al Vaticano. Le conferme ufficiali


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