La Cina tenta di nuovo di far cancellare una mostra di Badiucao, in Polonia. Senza riuscirci


Ci risiamo: la Cina cerca di nuovo di far pressione su un paese europeo per far cancellare una mostra di Badiucao, artista dissidente, sgradito a Pechino. Questa volta in Polonia, come già aveva fatto a Brescia un anno fa. Ma il paese ovviamente dice di no, e la mostra si terrà regolarmente.

Ci risiamo: la Cina tenta di nuovo di premere su di un paese europeo per far cancellare una mostra di Badiucao, artista sgradito a Pechino (leggi qui una nostra lunga intervista a Badiucao). Ci aveva già provato nel 2021, quando l’ambasciata cinese aveva fatto pressione per far sì che Brescia annullasse la mostra La Cina (non) è vicina, prima personale dell’artista in Europa, che si è poi regolarmente tenuta (dal 13 novembre 2021 al 13 febbraio 2022) al Museo Santa Giulia, dato che la città si è opposta (l’ambasciata aveva inviato una lettera al sindaco Emilio Del Bono per lamentarsi dell’organizzazione dell’evento). In seguito Cina aveva tentato di far annullare un’altra mostra di Badiucao in programma al DOX Center for Contemporary Art di Praga, anche lì senza riuscirci: mostra regolarmente aperta dal 13 maggio al 18 settembre 2022.

Adesso tocca alla Polonia: il 16 giugno aprirà infatti presso il Castello Ujazdowski di Varsavia la mostra Tell China’s Story Well, debutto istituzionale di Badiucao nel paese, che vede la presenza di una settantina di opere, tra cui diversi inediti, per parlare soprattutto della soppressione della libertà di parola nel paese asiatico, con un racconto che tocca alcuni punti fondamentali della storia del dissenso in Cina, come la repressione di piazza Tienanmen del 1989, le proteste di Hong Kong del 2019 e le ribellioni contro le restrizioni per il Covid. E anche in questo caso siamo di nuovo al solito copione, con l’ambasciata cinese in Polonia che tenta di impedire l’apertura della mostra: il museo riferisce infatti che un rappresentante di alto rango dell’ambasciata ha visitato il Castello Ujazdowski chiedendo l’interruzione della rassegna, e anche il Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale, secondo quanto riportato dall’istituto, ha ricevuto lettere per chiedere quella che è di fatto una censura della programmazione del museo. Non solo: il sito del Castello Ujazdowski è stato bloccato in Cina dalle autorità del paese.

La mostra, naturalmente, si farà: azioni come queste servono infatti soltanto a... far diventare l’artista più famoso e a portare più pubblico alla mostra. Ferma è la risposta del museo: “Leggiamo le azioni sopra indicate come atti di censura preventiva, a cui ci opponiamo fermamente . Invitiamo tutti coloro che si impegnano per la libertà di parola e di espressione a sostenere noi e l’artista nel resistere a questa pressione visitando la prossima mostra e scrivendo lettere di sostegno al Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale”. Insomma, anche in questo caso la mostra di Badiucao si terrà regolarmente e il pubblico polacco potrà conoscere da vicino e senza problemi le opere dell’artista dissidente.

Immagine: Badiucao, Xi’s going on a bear

La Cina tenta di nuovo di far cancellare una mostra di Badiucao, in Polonia. Senza riuscirci
La Cina tenta di nuovo di far cancellare una mostra di Badiucao, in Polonia. Senza riuscirci


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