Arriva finalmente la normalità per i musei civici di Carrara, che a oggi erano ancora privi della figura del direttore scientifico: il CAP (Centro Arti Plastiche), il museo d’arte contemporanea della città, e il nuovo CARMI (Museo Carrara e Michelangelo), il museo che racconta Michelangelo (aperto a giugno 2018) hanno i loro direttori. E malgrado le nomine vadano a colmare una grave lacuna dopo anni di discussione soprattutto tra gli addetti ai lavori, per il sindaco Francesco De Pasquale si tratta comunque di una scelta “rivoluzionaria rispetto al passato, finalizzata a garantire identità, continuità e coerenza alla programmazione museale, nella convinzione che il museo debba rappresentare un riferimento culturale tra passato e presente non solo per i turisti ma anche per tutti i cittadini di tutte le età”. Il mandato dei nuovi direttori scadrà il 31 dicembre del 2020.
Per il CAP la scelta è andata su Laura Barreca, storica dell’arte e curatrice palermitana, dal 2014 direttrice del Museo Civico di Castelbuono (Palermo) dove ha condotto un progetto di ricerca legato all’identità mediterranea e alla rilettura dei linguaggi della contemporaneità. Partecipante al Forum dell’Arte Contemporanea Italiana, insegna dal 2011 Fenomenologia dei Media all’Accademia di Belle Arti di Palermo, ed è inoltre professore di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nella sua esperienza figurano diverse esperienze di spicco: un dottorato di ricerca alla Columbia University di New York, conseguito nel 2008, esperienze di insegnamento all’estero, curatela di mostre (come il City Pavilion di Palermo alla nona Biennale di Shanghai nel 2012) e collaborazioni con istituti come il PAN - Palazzo delle Arti Napoli, il Riso-Museo Regionale d’Arte moderna e contemporanea della Sicilia, il MAXXI, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Fondation Ariane de Rothschild di Parigi, l’Istituto Italiano di Cultura di New York, la Fondazione Pastificio Cerere di Roma.
Il nuovo direttore del Carmi è invece Marco Ciampolini, storico dell’arte senese, professore di Storia dell’Arte Moderna all’Accademia di Belle Arti di Carrara dal 2005. Tra le sue numerose esperienze figurano la riorganizzazione, assieme a Fabio Bisogni, del Museo Civico di Siena e la curatela di diverse mostre, a cominciare dalla monografica su Bernardino Mei del 1987 (Bernardino Mei e la pittura barocca a Siena), realizzata sempre assieme a Bisogni, per proseguire poi con la mostra L’Arte nella città nel contesto della Triennale di Milano del 1997, la monografica sull’iconografia del Palio di Siena (2001), la prima grande mostra sui disegni senesi del Cinque e del Seicento realizzata negli Stati Uniti (ad Athens, Georgia, nel 2002), la mostra Pittura fra Toscana e Liguria nel Seicento con opere dalle collezioni bancarie raramente esposte al pubblico (2015). Ha inoltre curato la pubblicazione di un corposo repertorio Pittori Senesi del Seicento, uscito in tre volumi nel 2010. Al CARMI aveva già lavorato lo scorso anno, realizzando la sezione didattica della mostra Carrara 1800-1850 Maestri e Studenti in Viaggio verso Roma, allestita nelle sale del museo carrarese.
I musei civici di Carrara hanno finalmente i loro direttori: Barreca al CAP e Ciampolini al CARMI |