I capolavori del Museo Nazionale di Capodimonte rimarranno lontani da Napoli ancora per un bel po’: per quasi tutto il 2024. Una settantina di opere della collezione, tra cui pezzi di primissima importanza come la Crocifissione di Masaccio, l’Antea del Parmigianino, oltre alla Flagellazione di Caravaggio che pur non essendo proprietà del museo è da tempo esposto a Capodimonte, la scorsa primavera lasciavano l’istituto napoletano alla volta del Louvre a Parigi, dove, per effetto di un prestito molto discusso, rimanevano esposti, dal 7 giugno 2023 fino all’8 gennaio 2024, per la mostra Naples à Paris. Le Louvre invite le musée de Capodimonte. Adesso, la lontananza delle opere napoletane, come tuttavia era già stato annunciato, si prolunga di altri nove mesi.
Le opere, prima di tornare a Napoli, sosteranno infatti alla Reggia di Venaria, vicino a Torino, dove andranno a formare, dal 28 marzo al 22 settembre 2024, la mostra Capodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol. In una nota dell’istituto piemontese, la mostra viene definita come un “percorso espositivo imperdibile alla scoperta di una collezione straordinaria, ma anche di una storia affascinante: quella di una Reggia divenuta un grande Museo che, nel corso dei secoli, ha preservato alcune tra le più raffinate raccolte d’arte di tutta Europa”.
Questa mostra, curata dall’ex direttore di Capodimonte, Sylvain Bellenger, e da Andrea Merlotti, è resa possibile per effetto di un intervento del Ministero della Cultura, in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e i Musei Reali di Torino. Insomma, i napoletani per vedere le loro opere dovranno aspettare ancora diversi mesi...
Masaccio, Crocifissione (1426; tempera su tavola, 83 x 63 cm; Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte)
I capolavori di Capodimonte rimarranno a Torino fino a settembre |