Dopo l’annuncio del Comune di Firenze che non potrà riaprire i musei civici il 18 maggio perché troppo costoso, la Biblioteca Nazionale Centrale del capoluogo toscano ha comunicato che riaprirà in quella settimana, nel rispetto delle norme di sicurezza previste per l’emergenza sanitaria.
Secondo quanto dichiara il direttore Luca Bellingeri, la Biblioteca avrà orario ridotto rispetto alle undici ore giornaliere abituali, gli ingressi saranno contingentati, ogni servizio sarà regolato da prenotazione online. “È la prima volta nella storia d’Italia che tutte le biblioteche sono state chiuse contemporaneamente” ha affermato il direttore e ha aggiunto “riapriamo fisicamente il portone, ma per tornare alla normalità. La strada è lunga e può cambiare di settimana in settimana: sono stati mesi di grandi sacrifici, più per i nostri utenti che per noi”. Una delle novità che saranno introdotte con le misure di sicurezza sarà la quarantena dei libri, almeno di dieci giorni, dopo ogni prestito o consultazione in sede, anche se “ci vorrà tempo per tornare alla media di trecento utenti al giorno”.
Il direttore specifica inoltre che “l’intenzione era aprire lunedì 18 maggio, ma siccome è necessario sottoscrivere protocolli di sicurezza con i sindacati e l’incontro definitivo si svolgerà questo giovedì, non ci sono i tempi tecnici. Apriremo comunque i primi giorni della prossima settimana. La sanificazione è stata fatta e ci siamo procurati tutto il materiale necessario, dalle mascherine al termoscanner”.
Per quanto riguarda il personale, spiega che “allo stato attuale la previsione è che la modalità ordinaria di lavori per tutta la pubblica amministrazione rimanga quello in remoto: finché non cambia questa norma non posso prevedere la presenza di tutto il personale”. In questa settimana, fa sapere, ne sono tornati in sede una ventina, ma organizzandosi a turni, in modo che non ci siano mai più di sei persone contemporaneamente.
La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze riapre, ma i libri andranno in quarantena |