Visita in Ucraina per la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, che è stata tra ieri e oggi a Kyiv, Chernihiv e Odessa per incontrare le massime autorità nazionali. In particolare, durante la sua visita, Azoulay ha avuto modo di conferire con il presidente Volodymyr Zelenskyy (incontrato nella regione di Chernihiv), con la first lady Olena Zelenska, con il ministro della cultura Oleksandr Tkachenko e con il viceministro degli esteri, nonché responsabile della Commissione nazionale Commissione dell’Ucraina per l’UNESCO, Emine Dzhaparova.
Il primo incontro della giornata è stato quello con Olena Zelenska, che ha espresso gratitudine ad Audrey Azoulay per aver sostenuto l’Ucraina nella resistenza all’aggressione russa, in particolare per la positiva decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale di iscrivere, lo scorso 25 gennaio, il Centro Storico di Odessa nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità e contestualmente di inserirlo anche nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo. “Questa decisione, presa durante la guerra in Ucraina, quando il nostro patrimonio storico e culturale è uno degli obiettivi strategici per il paese aggressore”, ha dichiarato Zelenska, “consentirà di proteggere il patrimonio culturale di Odessa e preservarlo dagli invasori russi, che hanno ripetutamente diretto i loro missili contro la città”. Olena Zelenska ha anche accolto con favore lo sblocco dei lavori del Comitato del Patrimonio Mondiale e la decisione di togliere alla Russia l’organizzazione della 45a sessione del Comitato (che avrebbe dovuto tenersi a Kazan, e si terrà invece, nel mese di settembre, a Riad in Arabia Saudita).
Il Ministro della Cultura, Oleksandr Tkachenko, ha parimenti ringraziato Azoulay per la sua visita, poiché, a suo avviso, è molto importante che lei possa vedere con i propri occhi cosa sta accadendo in Ucraina. “La visita dei nostri partner stranieri”, ha dichiarato Tkachenko, “è un contributo alle nostre relazioni stabili e un ulteriore sostegno. Perché, vedendo la nostra cultura, che continua a vivere e svilupparsi nonostante la guerra da un lato e l’entità delle perdite e delle distruzioni dall’altro, è impossibile rimanere indifferenti. C’è ancora molto lavoro da fare e speriamo in un ulteriore sostegno da parte dell’Unesco, poiché le perdite della sfera culturale dell’Ucraina dovute alla guerra ammontano già a 7 miliardi di euro”. Il ministro ha anche affermato che è in preparazione un dossier di candidatura per l’iscrizione del paesaggio culturale della città di Chernihiv nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco in pericolo (titolo provvisorio: “Paesaggio culturale di Chernihiv medievale e moderna con complessi edilizi storici”).
A sua volta, Audrey Azoulay ha sottolineato di sapere quanto sia importante la cultura per l’identità ucraina: “So quanto hanno fatto gli ucraini per proteggersi, per proteggere la loro cultura e il loro patrimonio”, ha detto la direttrice generale dell’Unesco. E noi vogliamo essere dalla loro parte. Da parte nostra, monitoriamo anche la distruzione di oggetti, in particolare, nella cultura. E questo è molto importante per il loro restauro in futuro. Abbiamo già fornito un’assistenza molto significativa e aumenterà nel prossimo futuro”. Ha inoltre osservato che l’UNESCO continuerà a mobilitare il sostegno internazionale, comprese le competenze, per sostenere l’Ucraina.
“La visita della direttrice generale”, ha invece sottolineato Emine Dzhaparova, “è un segnale forte di sostegno e solidarietà per l’Ucraina durante la guerra. L’anno 2022 è stato un punto di svolta nella storia delle nostre relazioni bilaterali con Odessa (il dossier di candidatura è stato considerato con successo dal Comitato del Patrimonio Mondiale), il dossier Borscht (è stato considerato positivamente anche dall’UNESCO), ecc. Siamo inoltre lieti di annunciare che abbiamo deciso di presentare la nostra candidatura al Comitato esecutivo per il periodo 2025-2029 e speriamo che i nostri partner ci sosterranno”.
Durante il colloquio con il presidente Zelenskyy, è stata sottolineata, da parte della massima autorità ucraina, l’importanza della solidarietà dell’Unesco con il popolo ucraino in mezzo all’aggressione russa. “Grazie per i risultati concreti del vostro lavoro e per il sostegno all’Ucraina”, ha detto Zelenskyy. “Stiamo combattendo sul campo di battaglia per i valori della democrazia, della nostra libertà e indipendenza, per il futuro dei nostri figli, nonché per i nostri valori storici e il nostro patrimonio culturale. È molto importante proteggerli”.
Secondo la presidenza ucraina, la prova della solidarietà dell’Unesco nei confronti dell’Ucraina è stata, in particolare, l’istituzione della sua presenza istituzionale nel paese con la creazione di un Ufficio di collegamento dell’UNESCO a Kyiv. Le parti hanno rilevato l’importanza dell’adesione dell’Ucraina all’Unesco, che dura da 69 anni ed è caratterizzata da un’attiva cooperazione internazionale nei settori scientifico, educativo e culturale.
Il presidente ha poi sottolineato separatamente l’inammissibilità dell’adesione della Russia all’Unesco e l’importanza di una risposta chiara e forte da parte dell’organizzazione e dei suoi organi alla guerra della Federazione Russa contro l’Ucraina. Volodymyr Zelenskyy ha informato Audrey Azoulay dei beni culturali ucraini distrutti o danneggiati dalla Russia, sottolineando che il loro numero totale è di circa 1190, nonché del furto e della rimozione illegale di valori culturali ucraini dai territori temporaneamente occupati (al momento, alla data del 22 marzo 2023, l’Unesco ha potuto verificare il danneggiamento di 248 siti dall’inizio della guerra, in particolare 107 siti religiosi, 21 musei, 89 edifici di interesse storico-artistico, 19 monumenti e 12 biblioteche). In questo contesto, il presidente ha sottolineato l’importanza del ruolo guida dell’Unesco nel coinvolgere i partner internazionali nel ripristino del patrimonio culturale danneggiato dell’Ucraina.
Zelenskyy, infine, ha molto apprezzato l’aiuto dell’Unesco nell’attuazione di una serie di progetti nel in Ucraina, particolare per garantire la continuità dell’istruzione e il programma di salute mentale attuato con il patrocinio della first lady dell’Ucraina. Nel corso dell’incontro, Audrey Azoulay ha consegnato al Capo dello Stato un certificato sull’inserimento del centro storico della città di Odessa nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo. Esprimendo gratitudine per la decisione riguardante Odessa, Volodymyr Zelenskyy ha sottolineato l’importanza di includere altri siti del patrimonio culturale ucraino nell’elenco dell’UNESCO, in particolare il centro storico di Chernihiv.
Audrey Azoulay, a margine della sua visita, ha dichiarato che la due giorni dell’Unesco nel paese è stata organizzata per “riaffermare il nostro supporto al popolo ucraino e far avanzare la ricostruzione culturale ed educativa laddove possibile”. L’Unesco, con il supporto della delegazione giapponese, “fornirà anche”, ha aggiunto la direttrice, “una serie di sessioni di traning on-site per la ricostruzione agli architetti, ai conservatori e agli urbanisti ucraini”. Azoulay ha poi annunciato che l’Unesco svilupperà quest’anno un progetto di recupero completo per il centro storico di Chernihiv. Quanto all’impegno economico, l’Unesco stanzierà più di 10 milioni di euro per rafforzare la risposta all’emergenza educativa nel paese (i fondi serviranno in particolare per estendere il supporto psicosociale per i bambini nelle scuole e per formare oltre duemila insegnanti sul tema delle piattaforme di e-learning), e ha stimato che nei prossimi dieci anni serviranno 6,9 miliardi di dollari per supportare la ripartenza del settore culturale e del settore turistico. “La nostra organizzazione”, ha dichiarato Azoulay, “sta mobilitando e coordinando i partner internazionali per rispondere alle esigenze nel settore della cultura”.